Niente palestra, mancano i bidelli: a Ostuni la rivolta dei genitori

Niente palestra, mancano i bidelli: a Ostuni la rivolta dei genitori
di Danilo SANTORO
4 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Settembre 2022, 21:20 - Ultimo aggiornamento: 21:28

Senza una scuola nuova, nonostante quella ufficiale sia stata appena ristrutturata. Costretti da tempo a frequentare le attività didattiche in un immobile datato (peraltro privo di scale di emergenza) ed ora per di più anche privati della palestra, non utilizzabile perché manca il personale ausiliario. È quanto stanno “subendo” gli alunni che frequentano la scuola media San Carlo Borromeo di Ostuni.

Edificio vecchio, aule strette e l’impossibilità di accedere agli spazi interni per l’attività fisica. Questa volta le responsabilità - secondo la denuncia delle famiglie - sarebbero da rintracciare nella mancata nomina di un operatore scolastico, che possa essere da supporto quando gli alunni giungono in palestra per svolgere le ore di educazione fisica. Contatti in corso con l’ufficio scolastico regionale per una soluzione. Al momento, però, così come era capitato nei giorni scorsi, attività didattica di solo teoria in classe per i ragazzini. Niente esercizi, niente sport, niente possibilità minima di svago: il tutto si svolge all’interno di quelle aule che da tempo necessiterebbero di un intervento complessivo di riqualificazione.

Intervento che, viceversa, è stato fatto nella scuola San Giovanni Bosco, quella in cui sono destinati gli alunni della San Carlo.

Il trasferimento “saltato”

Poche settimane fa il trasferimento nella nuova scuola sarebbe saltato, altro paradosso, proprio per l’assenza, questa volta fisica, della palestra. Ci sarebbe una tensostruttura da montare, già acquistata dal Comune. La decisione, presa, al momento, però, è quella di attendere di conoscere l’esito definitivo della candidatura di un progetto per realizzare in via Filangieri la struttura ex- novo. Perché l’amministrazione vorrebbe mettere a disposizione di famiglie e studenti una scuola nuova con tutti i servizi. Non si conoscono i tempi di definizione del bando, e così la scelta, seppur tra le polemiche degli stessi genitori, è stata quella di iniziare l’anno scolastico nuovamente in via Ludovico Pepe. E come se non bastassero le condizioni interne della San Carlo Borromeo, praticamente in coincidenza con l’inizio della scuola sono stati avviate anche le opere di rifacimento del marciapiede.

Genitori in rivolta

Un cantiere davanti all’ingresso della scuola che ha creato sin dai primi giorni della nuova stagione scolastica, non pochi pericoli e disagi alla viabilità, con gli studenti costretti a slalom tra le auto in marcia e le recinzioni che delimitano i lavori. Ed ora anche l’assenza del personale per poter svolgere le ore previste di educazione fisica. Situazione che si sarebbe potuta verificare anche nella nuova scuola, restano però le richieste della comunità ostunese di ritornare a rendere fruibile agli studenti quel plesso di recente riqualificazione. «Non è più opportuno – ha scritto la giunta del Forum della Società civile alla Commissione straordinaria - negare l’utilizzo dell’immobile al consistente numero di alunni, e di riflesso alle loro famiglie, residenti nella zona della città in cui è ubicata». Dal Forum aggiungono: «Il sovraffollamento dell’altro plesso scolastico, S. Carlo Borromeo in via Ludovico Pepe ove risultano tutt’ora provvisoriamente ospitati gli alunni della scuola S. G. Bosco, offre spazi di agibilità non propriamente sicuri e comunque insufficienti per lo svolgimento delle attività didattiche, di laboratorio e finanche ginniche stante la difficoltosa accessibilità della relativa palestra».

Secondo quanto riferiscono dallo stesso forum «sussiste anche il rischio della scadenza dei termini di garanzia della struttura pressostatica mai montata». Disagi su più fronti, malessere diffuso, ed ora anche l’assenza del personale per garantire l’apertura della palestra, in una scuola San Carlo Borromeo, ormai ritenuta non più «adeguata» ad ospitare non solo l’educazione fisica ma l’intero percorso di studi per gli alunni della scuola media

© RIPRODUZIONE RISERVATA