Promozioni alla Santa Teresa di Brindisi, Luperti all'attacco. La risposta di Marchionna «Mai andato oltre le competenze da amministratore»

I lavoratori della Santa Teresa
I lavoratori della Santa Teresa
di Francesco RIBEZZO PICCININ
4 Minuti di Lettura
Domenica 11 Giugno 2023, 09:18

Dopo un accesso agli atti per ottenere tutta la documentazione riguardante l’accaduto, torna all’attacco sul caso Santa Teresa il consigliere comunale di opposizione ed ex candidato sindaco Pasquale Luperti. Una vicenda, quella delle “promozioni” che sarebbero state distribuite dopo l’elezione a sindaco di Giuseppe Marchionna ma prima delle sue dimissioni da amministratore unico della società della Provincia.

Le difficili condizioni della società della Provincia

«È come se si stesse tentando - esordisce Luperti - di far cadere quanto accaduto nel dimenticatoio, forse con l’obiettivo di occultare responsabilità che invece sono sin troppo evidenti, anche alla luce delle preoccupanti notizie che il presidente della Provincia ha fornito nei giorni scorsi ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e che stranamente non hanno fatto registrare alcuna presa di posizione. Ma andiamo per ordine: la società Santa Teresa versa in condizioni economico-finanziarie disastrose, tanto è vero che ci sono tanti lavoratori che non vengono tenuti a zero ore di servizio e che gli ammortizzatori sociali stanno per giungere a conclusione.

A fronte di una situazione di tale drammaticità, non si vedono – al momento – prospettive per il futuro e questo mette a rischio decine e decine di padri e madri di famiglia».

Le promozioni e le accuse di Luperti

In una situazione di questo tipo, accusa Luperti, Marchionna «approva una determina con cui concede avanzamenti di livello a decine tra operai e impiegati della stessa Santa Teresa. Lo delibera ad aprile, ma – è questo l’aspetto preoccupante ed allo stesso tempo imbarazzante – lo comunica per iscritto ai lavoratori interessati il 30 maggio 2023, cioè il giorno successivo la sua avvenuta elezione a sindaco di Brindisi. In quel momento (quando ha firmato le lettere di avanzamento di livello) Marchionna era già primo cittadino di Brindisi (come riportato dal sito del ministero dell’Interno e dal sito della Prefettura) e quindi già in condizioni di accertato conflitto di interessi, con conseguenti elementi di ineleggibilità alla carica di Sindaco. Tale condizione, peraltro, come da noi evidenziato, trova maggiore consistenza anche nel fatto che proprio Marchionna ha candidato nella sua lista una dipendente della società Santa Teresa».

Mancata trasparenza negli atti amministrativi

Di tutti questi atti e documenti, sottolinea l’ex candidato sindaco, «non c’è alcuna traccia sul sito della Santa Teresa, in palese violazione della trasparenza». Ma non basta. Il presidente della Provincia Toni Matarrelli «ha chiamato Marchionna e lo ha invitato a sospendere l’efficacia della determina contenente gli avanzamenti di livello. Cosa che Marchionna ha fatto addirittura l’1 giugno 2023, peraltro citando proprio l’invito ricevuto dal presidente Matarrelli. È sin troppo evidente che i diretti interessati faranno valere in sede di giustizia civile del lavoro i propri diritti legati a quanto prima deliberato e poi “sospeso” senza che ce ne fosse una ragione attinente alle prestazioni di lavoro svolte dagli stessi. Ma i comportamenti assunti dal sindaco Marchionna, da noi più volte evidenziati, non possono finire nel silenzio generale, anche in considerazione dei possibili risvolti di natura penale».

L'esposto alla Procura della Repubblica

Un motivo in più, conclude Luperti che è intenzionato a consegnarela documentazione alla Procura, presso la quale è già stato presentato un esposto da parte del sindacato Usb, «perché ciascuno, sulla base dei ruoli ricoperti, rimuova comportamenti omertosi e favorisca un chiarimento “reale”, in tutte le sedi opportune».

Le spiegazioni del sindaco ed ex amministratore

Dal canto suo, il sindaco dice che si tratta di «questioni di ordine sindacale che vanno valutate nelle sedi competenti, non sono situazioni che attengono alla sfera giudiziaria. Almeno a me non sembra. Poi, per carità, sono stati interessati tutti gli organi competenti e io sono qui, serenissimo, convinto di non avere commesso alcun abuso né di essere andato al di là delle competenze proprie del ruolo dell’amministratore». I provvedimenti, ricorda poi, «risalgono al 20 gennaio e sono stati sospesi proprio per evitare che si potesse sospettare una indebita ingerenza nella campagna elettorale. E solo quando questa si è conclusa ho reso nota la decisione, che tra l’altro non coinvolgeva nessun candidato. L’invito del presidente Matarrelli a valutare l’opportunità di questa iniziativa, in un quadro di difficoltà societarie che non dipende da me né dalla Provincia, è stato immediatamente condiviso ed infatti ho sospeso l’applicazione di quelle iniziative».

© RIPRODUZIONE RISERVATA