Brindisi, soldi alla Lonely Planet. L'ex assessore: «Uno spreco, il sindaco ritiri la delibera»

Brindisi, soldi alla Lonely Planet. L'ex assessore: «Uno spreco, il sindaco ritiri la delibera»
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Mercoledì 22 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:05

L’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Brindisi Pasquale Luperti all’attacco dell’amministrazione comunale, in particolar modo su marketing territoriale e promozione turistica. «Mistero svelato - scrive infatti - sui tanto annunciati “risultati” conseguiti nei primi sei mesi di “Destinazione Brindisi”, il programma di rilancio turistico promosso dalla giunta-Rossi. Nei giorni scorsi è stata presentata in conferenza stampa, come “ospite d’eccezione”, l’autrice della guida di viaggio più autorevole al mondo in campo turistico, Lonely Planet, Cinzia Rando».

L'investimento

In realtà, fa notare Luperti, «sbirciando tra le delibere approvate dalla giunta municipale di Brindisi lo scorso 17 settembre, il servizio che questa rivista dedicherà a Brindisi sarà pagato a caro prezzo. A Lonely Planet, infatti, il Comune di Brindisi riconoscerà un compenso di ben 19.520 euro. Il tutto, senza alcuna analisi comparativa con possibili altre forme di pubblicità per la nostra città e forse senza neanche verificare quanto hanno pagato gli altri comuni. Bari, ad esempio, pur essendo molto più grande di Brindisi, sta pagando la stessa cifra, mentre la capitale d’Italia, Roma, addirittura pagherà quattromila euro in meno (15.860 euro, iva compresa)». Insomma, sintetizza l’ex assessore, «troppo facile fare una comparsata sulle riviste di settore pagando l’inserzione. Non è d’accordo il sindaco Rossi? E come mai al momento della discussione di questa delibera erano assenti due assessori del Pd? (l’assessore Pinto è stato presente alle altre delibere approvate nella stessa seduta). Non condividevano (giustamente) il contributo concesso alla rivista? Vogliono “scaricare” l’assessore Taveri perché non condividono il suo operato?».

Il silenzio dell'amministrazione

Nessuno, dall’amministrazione comunale, vuole rispondere alle accuse. Ma da palazzo di città si fa notare che si tratta soltanto di un impegno di spesa, dunque che per il momento non è stato versato neanche un euro.

Cosa che potrebbe, tra l’altro, non accadere mai. Al momento dell’approvazione della delibera, tra l’altro, l’unico assessore Pd assente era Oreste Pinto mentre Dino Borri e Francesco Saponaro non hanno partecipato alla seduta per differenti motivazioni.

L'accusa: altri sprechi

«Questa “spesa allegra” - prosegue Luperti cambiando argomento - va ad aggiungersi allo spreco registrato nei giorni scorsi, quando personale della Bms ha dapprima cancellato uno stallo di parcheggio “blu” per poi rifarlo a distanza di qualche ora. E non è diversa la situazione dello spazio verde di via Ciciriello, ripulito con tanto clamore dal Comune, come detto dallo stesso sindaco Rossi il quale entusiasticamente aveva parlato di “restituzione alla città”. E invece la stessa area poco dopo è stata nuovamente recintata (e quindi non più a disposizione dei cittadini)». In effetti, pochi giorni dopo la ripulitura effettuata dal personale della Multiservizi, l’area, che è formalmente di competenza dei vigili del fuoco, è stata recintata e dunque, a differenza di quanto accaduto nei primi giorni dopo la ripulitura, non è più accessibile da parte dei cittadini «Chi paga - chiede l’ex assessore all’Ubanistica ipotizzando uno spreco di risorse pubbliche - tutti questi errori? Di tutto questo qualcuno darà conto alla Corte dei conti? Ed allora, il sindaco Rossi, così come accaduto per le strisce di parcheggio rifatte in poche ore, si risparmi l’ennesima brutta figura e ritiri in autotutela la delibera del contributo a “Lonely Planet”, così come paghi di tasca propria la ripulitura “abusiva” dell’area di via Ciciriello. Lo faccia per i cittadini di Brindisi e per riconquistare un minimo di coerenza rispetto a quando faceva il censore dai banchi di opposizione».

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