Topo morto in una casa privata: assolto l'ex assessore accusato di aver chiesto agli operai della municipalizzata di rimuoverlo

Topo morto in una casa privata: assolto l'ex assessore accusato di aver chiesto agli operai della municipalizzata di rimuoverlo
di Roberta Grassi
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Mercoledì 4 Novembre 2020, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 10:48

BRINDISI - Il giudice del Tribunale di Brindisi Vittorio Testi ha assolto l’ex assessore e consigliere comunale Pasquale Luperti dall’accusa di concorso in abuso d’ufficio “perché il fatto non sussiste”. La vicenda risale a qualche anno addietro. L’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, aveva ipotizzato un abuso in quanto Luperti aveva chiesto a dipendenti della Brindisi Multiservizi di rimuovere un topo morto dal giardino di una abitazione privata.


Il Tribunale di Brindisi, invece, ha accolto le tesi del difensore, Laura Beltrami, ed ha assolto Luperti.
Il processo traeva origine da una inchiesta su Multiservizi, società partecipata all’interno della quale nell’anno 2016 vi sarebbero state secondo l’accusa “turbolenze” elettorali, in termini di pressioni fatte per condizionare il voto alle amministrative dell’epoca e altri atteggiamenti ritenuti dall'accusa censurabili tra cui proprio la rimozione del topo, unica contestazione per Luperti, che proprio dopo aver appreso di essere indagato, nel 2018, aveva ritirato la candidatura alle amministrative.

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