Marino: «D'Attis ha fatto saltare l'accordo»

Marino: «D'Attis ha fatto saltare l'accordo»
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 25 Gennaio 2017, 17:51
Non ha rinunciato a mandare a casa l’amministrazione Nando Marino, che resta fiducioso, anche se non ha ancora deciso circa una sua eventuale ricandidatura a sindaco.
Perché non siete riusciti a raccogliere tutte le firme?
«Innanzitutto la volontà di firmare, da parte di tutti, c’era e c’è ancora. All’inizio della riunione, però, D’Attis ha richiesto una riflessione politica sulla possibilità di non andare al voto subito, dando mandato al notaio di depositare le firme dopo il 25 febbraio, per votare nel 2018 dopo un anno di commissariamento. Si è creata quindi una situazione di tensione che è sfociata con la richiesta di Luperti di aggiornarci a più tardi. Poi, Luperti è uscito per parlare in maniera più serena con la consigliera Rollo».
Ma non è più tornato.
«Ha detto che non cambierà idea. Ci sarà una nuova riunione domani (oggi per chi legge, ndr), perché la responsabilità di andare al voto anticipato dobbiamo prendercela tutti. Ma non posso non dire che è un peccato: se D’Attis non avesse preso la parola con quella riflessione, avremmo già chiuso questa esperienza amministrativa. Mi fanno notare tra l’altro che proprio D’Attis, nei giorni scorsi, aveva dato il via libera all’idea delle elezioni nel 2017. Ora, però, si è rimangiato le affermazioni fatte pubblicamente. Non capiamo il motivo per il quale appena ha visto la stampa ha chiesto di fermarsi. Credo sia qualcosa su cui riflettere. Sono sicuro, comunque, che nessuno alla fine cambierà idea. Anche se mi dispiace, perché stiamo tenendo in ansia la cittadinanza».
Non solo ansia. A giudicare dai social, c’è molta rabbia per quella che sembra una sceneggiata.
«Nessuna sceneggiata. Solo una discussione tra persone adulte che a volte non la pensano allo stesso modo. Io, tra l’altro, non condivido l’operato di D’Attis ma è comunque giusto che ognuno possa fare le proprie considerazioni».
C’è la possibilità di recuperare nelle prossime ore oppure si attenderà la mozione di sfiducia in consiglio comunale?
«No, ci rivedremo tutti e 17 per ricondurre il filo logico e politico di questa importante decisione volta al bene della città, dei suoi giovani, dei suoi imprenditori. Dobbiamo resettare questo periodo nero della politica brindisina per far sì che i partiti e le persone moderate e tranquille, che hanno a cuore la città, si rimettano a lavorare per le elezioni, per creare le migliori coalizioni, senza litigi e l’arte di offendersi l’uno con l’altro».
Se si dovesse votare, si ricandiderebbe?
«Avrei concluso la mia carriera politica stasera (ieri per chi legge, ndr) se avessimo firmato. Sono molto deluso da quanto è accaduto ma non bisogna arrendersi. Brindisi merita una nuova amministrazione, merita gente che abbia a cuore la città e che non faccia politica per un mero scopo personale».
E se si firmerà nelle prossime ore, finirà comunque la sua carriera politica o ci sta ripensando?
«In questo momento ho a cuore solo una cosa: chiudere questa brutta pagina politica. Poi ci siederemo tutti attorno a un tavolo e prenderemo la decisione. Ma quello che abbiamo vissuto nelle ultime 48 ore è qualcosa di indescrivibile. La gente ci ferma per strade per chiedere di mandare a casa una giunta che non ha fatto nulla se non discutere di poltrone. Non è questa la città che amo, dove voglio continuare a vivere e a lavorare, dove voglio invecchiare con i miei figli».
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