La denuncia dell'operatrice: «Canile sotto sequestro, i randagi muoiono nell'indifferenza»

La denuncia dell'operatrice: «Canile sotto sequestro, i randagi muoiono nell'indifferenza»
di Alfonso SPAGNULO
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Lunedì 2 Luglio 2018, 06:30
FASANO - Un vero e proprio eccidio di animali. La denuncia, forte, un vero e proprio grido d’allarme giunge da Antonella Colucci, presidente dell’associazione “Quattrozampe nel cuore” che tra l’altro gestisce il canile comunale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso un episodio accaduto qualche giorno fa.
«Due ragazzi stavano portando a passeggio il proprio cane nella periferia fasanese, in via Roma, alle spalle di un noto negozio di articoli per bimbi – spiega la Colucci -. Hanno slegato il cane per farlo sgambettare e lui si è diretto verso una cassetta di legno capovolta abbaiando ed attirando l’attenzione dei giovani che sono accorsi incuriositi. Avvicinatisi alla cassa l’hanno sollevata ed ecco la macabra scoperta: tre corpicini di cuccioli di gatto in avanzato stato di decomposizione. Praticamente non solo abbandonati ma imprigionati. Volevano farli morire. I ragazzi poi ci hanno chiamato, ma ormai i piccoli erano già morti in modo atroce». Ma la presidente non si ferma solo a questo triste episodio ma punta il dito anche sui continui abbandoni che ormai avvengono sul territorio di Fasano con la conseguente morte di molti cani avvelenati o investiti per strada. «Il nostro appello è quello di sterilizzare e microchippare gli animali – spiega ancora la Colucci - Ci sono molti abbandoni e i randagi aumentano. Il canile è ancora sequestrato, cosa che va avanti da due anni, e noi siamo stanchi di chiamate di aiuto da parte di cittadini ed anche della stessa Amministrazione comunale. Siamo sterilizzando branchi di randagi a nostre spese e le nostre case sono diventate canili. Non se ne può più. Occorre dissequestrare il canile. Gli animali sono pressoché prigionieri e non possiamo farli adottare. Siamo stanchi di questa situazione. E, questione ancora più grave, non possiamo portarli fuori neppure per farli curare. Molta gente del nord ha chiesto di adottare i nostri animali ricevendo risposte negative. Va bene tenere sotto sequestro la struttura fino a quando non sarà messa a norma ma che colpa hanno i cani? Chiediamo un provvedimento che ci permetta quanto meno di farli uscire con adozione o per essere curati come si deve».
La rabbia della presidente Colucci è irrefrenabile. «Ci stiamo addirittura facendo carico della rimozione delle carcasse – spiega ancora -. È un qualcosa che non spetta certo a noi ma se non lo facessimo resterebbero per strada chissà per quanto tempo». Il canile comunale di Fasano è sotto sequestro dal 19 gennaio 2017 per alcune criticità strutturali. La Giunta municipale ha già approvato il progetto esecutivo del “canile sanitario”, cioè della sezione nella quale vengono prestate le prime cure veterinarie ai cani, soprattutto attività preventive delle infezioni. E per di più sono anche stati assegnati i lavori alla Universal Export di Fasano. Alla ditta è stato aggiudicato il bando di gara per un importo contrattuale pari a 51.264,68 euro. A completamento degli stessi lavori, quindi, la struttura potrà essere dissequestrata. Ma la situazione è in fase di stallo e a pagare, al momento, sono solo i volontari dell’associazione a cui è stata affidata la gestione e gli stessi ospiti a quattro zampe del canile.
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