Dal canile di Taviano alla ricerca di persone scomparse. La storia di Ultimo

Dal canile di Taviano alla ricerca di persone scomparse. La storia di Ultimo
di Pierangelo Tempesta
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Martedì 6 Settembre 2022, 21:51 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 21:39

Dal canile al campo di addestramento per la ricerca di persone scomparse. È la storia di Ultimo, un cane meticcio che un anno fa era stato abbandonato a Taviano e che ora, dopo l'adozione e mesi di lezioni e allenamenti, potrà essere impiegato per ricercare le persone scomparse.

Il racconto della proprietaria

«Nel mese di agosto del 2021 - racconta la proprietaria, la signora Adriana Castellani - mi sono trasferita da Milano a Bari. Avevo già una cagnolina, ma volevo adottare un maschietto che le facesse compagnia. Così su Facebook ho cercato tra gli appelli lanciati dalle varie associazioni pugliesi e mi sono imbattuta in un post di Matteo Cazzato, dell'associazione “Spirito randagio” di Taviano, che chiedeva aiuto per l'adozione di un piccolo meticcio che si trovava in canile».

Adriana ha subito contattato l'associazione e, dopo pochi giorni, Ultimo era nella sua auto, libero finalmente dal canile, direzione Bari.

 

«Dopo circa un mese e mezzo abbiamo iniziato a frequentare un campo di addestramento base. Da lì, poi, siamo passati all'addestramento per la ricerca di persone scomparse. A breve ci sarà l'esame finale». Ultimo è entrato a far parte di un progetto promosso dalla federazione delle associazioni “Misericordia” di Puglia per la costituzione di un nucleo cinofili specializzato nella ricerca di dispersi. «Facciamo parte della colonna mobile nazionale e regionale - spiega Michele Accetta, responsabile tecnico del progetto e istruttore di riferimento - e abbiamo ritenuto necessario dotarci di questo nucleo da mettere a disposizione in caso di necessità. La federazione si avvale della collaborazione dell'associazione sportiva “Future Rescue Dog” di Modugno, che si occupa proprio di addestramento». Il corso seguito da Ultimo è chiamato “mantrailing”, contrazione dei termini inglesi “man” (uomo) e “trailing” (inseguendo): è la ricerca di persone disperse tramite l'utilizzo di cani da utilità appositamente addestrati per sfruttare le loro sviluppatissime capacità olfattive. Si tratta, in poche parole, del corso che forma i cani molecolari, che annusano indumenti o oggetti appartenuti al disperso, opportunamente repertati, per seguirne le tracce e arrivare così al ritrovamento. «Il progetto - spiega Accetta - è stato avviato circa due anni e mezzo fa. Generalmente per questo tipo di attività ci si rivolge a razze selezionate nel tempo, ma c'è anche il coinvolgimento di meticci, come Ultimo, con particolari capacità innate che li rendono idonei allo scopo».

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