Lo scrigno dei finti Rolex. Nei guai un autista di bus

Lo scrigno dei finti Rolex. Nei guai un autista di bus
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Sabato 21 Novembre 2015, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 12:14
Un 49enne fasanese (nativo di Acquaviva delle Fonti) è stato denunciato a piede libero perché trovato in possesso di 34 orologi contraffatti. Sono stati in carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano a scoprire la presunta truffa: M. R. (queste le sue iniziali), è finito nei guai e ora dovrà giustificare al giudice il possesso di questo materiale ritrovato dai militari dell’Arma.

I carabinieri, coordinati dal capitano Pierpaolo Pinnelli, avevano avuto notizia di uno strano movimento che l’uomo, autista di pullman, stava mettendo in atto nell’ultimo periodo. Venerdì pomeriggio, durante un normale controllo in un’autorimessa di pullman di linea, sono spuntati da una busta numerosi orologi che (se originali) avrebbero avuto sul mercato un valore indubbiamente notevole.



Il 49enne, conducente di una compagnia di trasporti attiva su diverse tratte a lunga percorrenza nel sud Italia, si è ritrovato di fronte venerdì pomeriggio i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano. I militari dell’Arma, che si erano recati nella sede della società per un normale controllo, hanno incrociato il dipendente 49enne che maneggiava una busta bianca.



Forse era davvero quello che cercavano: gli hanno chiesto quindi di requisirla e controllarla e, seppur tra alcuni tentennamenti, l’autista del pullman l’ha consegnata ai militari dell’Arma. Dopo averla aperta, la scoperta: all’interno di essa c’erano 23 Rolex, due Omega, sette Audemars Piguet e due Officine Panerai. Orologi che, se fossero originali, varrebbero alcune decine di migliaia di euro.



A questo punto, i carabinieri hanno chiesto all’uomo cosa ci facesse con tutti quei orologi nella busta. Il 49enne ha cercato di fornire una spiegazione che, indubbiamente, non è sembrata credibile. Hanno così condotto l’autista del pullman in caserma per constatare la provenienza di quella merce. I militari dell’Arma, dopo alcune verifiche, grazie ad alcuni dettagli, hanno constatato che quegli orologi fossero contraffatti e valevano poche decine di euro.



A questo punto, gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno proceduto a denunciare a piede libero il 49enne con l’accusa di per ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi. La merce è stata posta sotto sequestro. Si indaga per risalire all’origine degli orologi. I carabinieri vogliono verificare la provenienza di quella merce e capire se l’autista del pullman facesse parte di un giro di compravendita di materiale contraffatto.



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