Le reazioni dopo il discorso del Vescovo Intini: «Il suo monito è condiviso»

Monsignor Giovanni Intini durante il discorso al termine della processione a mare dei santi patroni di Brindisi
Monsignor Giovanni Intini durante il discorso al termine della processione a mare dei santi patroni di Brindisi
di Francesco TRINCHERA
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Lunedì 4 Settembre 2023, 05:00

Il richiamo su ambiente e lavoro dell’arcivescovo di Brindisi ed Ostuni, Giovanni Intini, ha lasciato una serie di spunti di riflessione per i vari attori territoriali. Ed uno dei temi caldi è quello sul deposito di gas naturale liquefatto di Edison. Ne parlano il sindaco Giuseppe Marchionna, l’ex sindaco Riccardo Rossi ed il sindacalista Gianfranco Solazzo. 

Le reazioni


Il sindaco Marchionna parla della parte del discorso del vescovo che invita ad avere attenzione alle preoccupazioni sul nuovo deposito del gas da creare a Costa Morena Est: «Il suo monito ad approfondire la vicenda e a informare la gente è sicuramente condiviso: è quello che il Comune di Brindisi farà coinvolgendo la conferenza dei capigruppo, prima di dedicare un consiglio monotematico alla vicenda».

Non solo questo, comunque: il primo cittadino mette anche l’accento sull’«approccio concreto e insieme disponibile al confronto. Il riferimento al Progetto Policoro in favore dei giovani (che personalmente seguo da prima della mia elezione) ha confermato che la chiesa locale è seriamente impegnata a sostenere una battaglia che è anche la mia: quella di investire sui giovani per bloccare l’emorragia che subiamo».

L'opposizione


L'’ex sindaco Riccardo Rossi ha colto soprattutto il riferimento alla dicotomia ambiente e sviluppo: «Ho ascoltato ed apprezzato il pensiero del vescovo, perché ha richiamato ciascuno alle proprie responsabilità, per non considerare Brindisi come eternamente sotto ricatto occupazionale. Una città che negli ultimi 60 anni ha dato tantissimo all’industria con impatti significativi sul piano ambientale: siamo un sito di interesse nazionale per le bonifiche e le indagini epidemiologiche hanno certificato anche danni sanitari». L’ex primo cittadino, quindi, rimarca come Intini abbia «invitato ad ascoltare chi è preoccupato di un nuovo impianto nel porto di Brindisi, sull’onda di quello di cui si è discusso in questi giorni a partire dalla torcia ma anche dalle prospettive di sviluppo che si vogliono per la città». Una questione che per Rossi è particolarmente delicata, in funzione della storia passata della città: «Sembra essere sempre sacrificata – sottolinea Rossi – per grandi interessi nazionali e di grandi aziende, in cui Brindisi non trova mai all’interno di sé stessa le forze per poter costruire uno sviluppo armonico e rispondente al rispetto dell’ambiente, della salute e del lavoro».
Un aspetto che, per l’ex sindaco, si pone ancor di più in questi tempi di nuove tecnologie e fonti di energia rinnovabile in chiave industriale. «Spero – conclude - che tutta la classe non solo politica ma di ogni articolazione della città sia scosso da queste parole».

Il sindacato


Gianfranco Solazzo della Cisl esprime apprezzamento per le parole dell’arcivescovo, nel solco anche di quanto dice papa Francesco nella Laudato si’: «Ovvero che non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale». Solazzo ritiene che «come Cisl, abbiamo sempre ritenuto essenziale una grande pacificazione della comunità brindisina, con l’approdo ad un vero patto sociale territoriale quale risultato di un confronto sereno, trasparente, coerente, che coinvolga anche le opportune competenze scientifiche ed universitarie». Infine, la speranza è che le parole di Intini possano orientare il dibattito comunitario per una coesione sociale, in un territorio «che deve misurarsi a schiena dritta con una transizione storica senza precedenti».

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