Corse extraurbane saltate ma inserite nel bilancio: quasi 30 gli autisti della Stp coinvolti nel fenomeno

Un autobus extraurbano della Stp
Un autobus extraurbano della Stp
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 13:55

Sono poco meno di trenta, secondo le indagini interne della Stp di Brindisi, gli autisti di autobus che non avrebbero effettuato, o avrebbero effettuato non correttamente, diverse corse extraurbane.

Il fenomeno

Un problema ben noto già dall’inizio dell’anno, tanto che non solo il presidente della Provincia Toni Matarrelli ma anche lo stesso presidente del consiglio di amministrazione, l’ex senatore Salvatore Tomaselli, aveva segnalato questi comportamenti alla Questura. Comportamenti che, sempre secondo quanto emerso dalle indagini, riguarderebbero l’intero arco dell’anno 2022 e la mancata percorrenza di transiti particolari e perfino il “salto” di intere corse su tratte come Brindisi-Mesagne, Brindisi–Latiano, Mesagne-Latiano, Ostuni-Carovigno-San Vito, Ostuni-Fasano, Ostuni-San Vito.

La scoperta

«Il 2 febbraio - ricostruisce il presidente della Provincia - vengo messo al corrente del fatto che ci sono alcune corse dichiarate, rendicontate e mai effettuate da parte di Stp. E mi riferisco al servizio extraurbano, perché di questo la Provincia si occupa. Comunico, naturalmente, la cosa al consiglio di amministrazione e vado a fare una denuncia in Questura. La Stp, dal canto suo, presenta anche una denuncia e avvia una indagine interna verificando che questo autista, effettivamente, non ha effettuato la corsa. E così parte la sanzione disciplinare. La cosa si chiude qui: solo un episodio, non un fenomeno diffuso. Noi però non ci siamo fidati molto, perché ci risultava che negli stessi turni ci fossero almeno altre quattro persone che facevano la stessa cosa e quindi abbiamo ritenuto di fare degli approfondimenti. Così, quando la Stp ha proposto di approvare il bilancio, nel mese di giugno, abbiamo rinviato perché ritenevamo che queste corse rendicontate fossero in numero maggiore rispetto a quelle effettivamente effettuate. Ora abbiamo il bilancio nella seduta del 27 e nel frattempo ci siamo dotati di alcune consulenze di esperti molto attrezzati ed abbiamo elementi per dire che queste corse non effettuate incidono sul bilancio».

Gli effetti sui conti

Non la pensa così, invece, il presidente del cda della Stp che, proprio nelle scorse ore, ha chiarito come le verifiche effettuate dal collegio dei revisori dei conti avrebbero dimostrato «che non ci sono impatti sul bilancio e le vicende di cui si parla sono assolutamente marginali. Spiace, se fossimo stati invitati avremmo potuto rappresentare questa verità che è oggettiva, perché le accuse generiche vanno circostanziate, il lavoro fatto in queste settimane si è basato su documenti e dati di fatto». Cosa significa questo? A spiegarlo è ancora Matarrelli. «Nel nostro contratto - dice - è previsto uno sforamento del 3 per cento rispetto all’importo previsto. Se si rimane in quel range, non paghiamo nessuna differenza. Quando a febbraio vennero a dirci che avevamo superato il 3 per cento ed eravamo al 5,2, e dovevamo quindi dei soldi alla Stp, abbiamo avviato gli approfondimenti. Ora loro stessi ammettono che non è più il 5,3 ma almeno tre punti in meno. Dicono che è vero, il problema c’è stato, ma è marginale perché siamo ancora all’interno di quel 3 per cento e quindi non c’è problema per l’approvazione del bilancio. Bene, evidentemente la differenza tra il mio punto di vista, che sono proprietario del 66 per cento dell’azienda, e quello di chi la gestisce, è proprio questa: dai numeri che stanno studiando, e non ci sono ancora i dati definitivi, emerge che incide e anche in maniera significativa sul bilancio 2022».

Si parla, secondo le prime stime, di centinaia di migliaia di euro.

Niente più fiducia

«Quei numeri - conclude Matarrelli - che qualcuno ritiene marginali per me non lo sono affatto. Anzi, lo ripeto, incidono sul bilancio. E comunque rimane grave il fatto che, per ammissione dello stesso presidente, siano state rendicontate corse non effettuate e su queste siano state fatte richieste di pagamento. Un fatto di per sé gravissimo, a prescindere dall’impatto sul bilancio. Un fatto che intacca il rapporto di fiducia con la società partecipata».

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