In consiglio comunale le linee programmatiche dell'amministrazione Marchionna: «Cambiare il modello di sviluppo»

Brindisi e il suo porto dall'alto
Brindisi e il suo porto dall'alto
di Francesco RIBEZZO PICCININ
4 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Luglio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:52

Tra i primi atti formali che il consiglio comunale, che si riunirà domani per la prima volta dopo le ultime elezioni amministrative, sarà chiamato a licenziare c’è l’approvazione delle linee programmatiche della nuova amministrazione. In sostanza, la strada che il nuovo sindaco Giuseppe Marchionna e la sua maggioranza indicheranno per rendere la città in linea con la loro visione ed, evidentemente, con quella degli elettori che li hanno scelti per guidare Brindisi.

Linee programmatiche: ok della giunta, ora in Consiglio

E proprio nelle scorse ore, la giunta ha esaminato “le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato, esposte dal sindaco”, deliberando poi di “esprimere condivisione” rispetto a queste indicazioni politico-amministrative “da sottoporre al consiglio comunale”. Un documento intitolato “Valorizzare il presente per costruire il futuro”, che parte da un’analisi dell’attuale, nuovo modello socio-economico per indicare la necessità per le istituzioni pubbliche di “trasformarsi in tempi rapidi”.

Oggi, infatti, la vita delle istituzioni “è particolarmente influenzata dalla capacità dei suoi rappresentanti di cogliere l’emergere del nuovo, di adeguarsi alla permanente necessità di capire e imparare, traendo spunto dalle continue sollecitazioni che giungono dalla società civile”.

L'analisi del contesto e le idee per sconfiggere l'antipolitica

Nelle linee programmatiche della nuova amministrazione si prende atto di un fenomeno del quale il sindaco Marchionna ha parlato più volte in campagna elettorale e che, secondo il primo cittadino, va contrastato: il distacco tra cittadini e vita pubblica. Una crisi “determinata da una condizione di sfasamento culturale che è figlia dell’incapacità comunicativa e di interazione tra mondi ormai abituati a parlare lingue tra loro troppo diverse, come lo sono quelle del circuito istituzionale (vita dei partiti, confronto politico, lessico istituzionale), in rapporto al mondo dei comuni cittadini”. In un quadro simile, “appare abbastanza naturale che l’antipolitica si nutra dell’idea che vi sia un divorzio, ormai insanabile, tra i problemi, i bisogni e le richieste dei cittadini e le dinamiche autoreferenziali dei partiti e dei rappresentanti eletti”. Occorre, dunque, un nuovo rapporto tra la politica e le persone. Ed in questo senso, la priorità è quella di costruire “un inedito modello di partecipazione dei cittadini ai processi di decisione politica, che si ponga l’obiettivo di colmare l’abisso che attualmente separa gli abitanti di una città dalle istituzioni che li governano, minando alla base il concetto di rappresentanza politica”.

Dialogo con la cittadinanza e partecipazione alle scelte

I cittadini dunque, secondo le linee programmatiche dell’amministrazione Marchionna, “hanno bisogno di essere informati e persuasi della bontà di una decisione. Di conseguenza una decisione efficace deve essere necessariamente costruita, discussa e condivisa con tutti coloro che da essa verranno interessati. Se un tessuto civico e associativo non trova gli strumenti di un dialogo con le istituzioni, apre la via del conflitto”. E mentre prova a ricostruire questo rapporto ormai compromesso, l’istituzione Comune deve allo stesso tempo “assolvere a un principio elementare e al contempo inderogabile: fornire servizi adeguati per quantità e qualità all’impegno dei cittadini che forniscono il loro contributo pagando le tasse e i tributi”.

Le critiche alla passata amministrazione

E sono, in effetti, proprio questi i punti che, prima di ogni altra cosa, il centrodestra ha sempre contestato alla passata amministrazione, guidata dall’ormai ex sindaco Riccardo Rossi: lo scarso coinvolgimento della cittadinanza, la mancanza di dialogo con tutte le categorie professionali ed economiche della città e la drastica riduzione, in termini numerici e di qualità, dei servizi forniti dal Comune. Sottolineando in ogni occasione, tra l’altro, di essersi astenuti e, dunque, di non avere votato contro le linee guida dello stesso Rossi nel primo consiglio comunale. Un voto che il centrodestra ha sempre definito “di grande apertura” nei confronti della rottura col passato promessa dall’ex primo cittadino. Apertura che, è facile immaginare, la nuova maggioranza ora si aspetterà dall’opposizione di centrosinistra.

I consiglieri pronti a sostituire gli assessori

Il consiglio comunale di domani, ad ogni modo, dovrà affrontare diverse altre incombenze, a cominciare dalla surroga dei consiglieri entrati in giunta: Tiziana Martucci e Nicola Didonna per Forza Italia, Jacopo Sticchi per Fratelli d’Italia, Maurizio Colella per la Casa dei Moderati, Giuseppe Carletti ed Antonio Monetti per la civica Marchionna Sindaco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA