Circolo Fratelli d'Italia Atreju di nuovo nel mirino dei vandali: insegna rotta e tentativo di sfondare l'ingresso

L'insegna del circolo Atreju vandalizzata
L'insegna del circolo Atreju vandalizzata
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Giovedì 7 Dicembre 2023, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 18:46

Nuovo episodio di vandalismo ai danni del circolo territoriale di Fratelli d'Italia Atreju, nel centro storico di Brindisi. Nella mattinata di oggi, infatti, due persone incappucciate, due giovani secondo alcuni testimoni oculari, hanno distrutto l'insegna del circolo di FdI e poi hanno tentato di sfondare la porta di ingresso. Dopo di che, temendo di essere scoperti, si sono allontanati rapidamente.

Le reazioni

Immediata è stata la solidarietà di tutto il mondo politico locale. A partire dal Movimento 5 Stelle che, con Roberto FuscoPierpaolo Strippoli, ha espresso vicinanza al circolo ed al consigliere comunale Roberto Quarta che ne fa parte ed ha ricordato come proprio Quarta si sia «battuto coraggiosamente, a fianco ai consiglieri del M5S e di tanti altri consiglieri comunali, a difesa della città di Brindisi, su temi importanti quali il dissenso all’impianto Edison», assumendo «coraggiose posizioni».

Solidarietà anche dai consiglieri Pasquale Luperti e Michelangelo Greco, per i quali «il coraggio e la competenza con cui il consigliere comunale Roberto Quarta affronta il suo impegno politico e amministrativo evidentemente danno fastidio a qualcuno e quindi ancora una volta hanno colpito il circolo Atreju di cui proprio Quarta è l’ispiratore». La segreteria cittadina e provinciale della Casa dei Moderati, nonché il capogruppo e l’assessore Luciano Loiacono «condannano fermamente il vile attentato subito dal circolo culturale e politico Atreju» ed invitano uomini, donne e ragazzi del circolo a continuare «nella loro battaglia di civiltà a testimonianza che anche nella nostra città esistono realtà pensanti e propositive che senza chiedere nulla vogliono dare il loro contributo alla crescita politica, culturale e sociale». Infine il Pd cittadino esprime «piena e convinta solidarietà» nei confronti del circolo. «Pur nella differenze di idee, riteniamo - dicono - che il circolo Atreju costituisca un luogo di incontro e di confronto democratico, che ha il diritto di svolgere le proprie attività senza essere minacciato o intimidito».

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