Sul deposito di gnl Edison resa dei conti in Fratelli d'Italia, Caroli: «Si adeguino alla linea, altrimenti non costringiamo nessuno a restare»

Un rendering del deposito Edison
Un rendering del deposito Edison
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Lunedì 21 Agosto 2023, 05:00

Le opposizioni non vogliono entrare nelle beghe interne a Fratelli d’Italia e sulle contestazioni del consigliere Roberto Quarta e del circolo Atreju Brindisi su Edison e non solo. Allo stesso tempo, tuttavia, sono in molti a dirsi preoccupati degli effetti di questa instabilità sull’azione amministrativa.

La preoccupazione di Cannalire

«Lo scontro in Fratelli d’Italia - sottolinea il segretario cittadino e capogruppo del Partito democratico Francesco Cannalire - è una faccenda tutta interna al partito per cui, pur avendo chiara la genesi, non riteniamo di intervenire. È pur vero, d’altronde, che i motivi di contrasto riguardano argomenti politicamente molto delicati come, per esempio, la posizione sulla realizzazione dell’impianto Edison. Questa situazione di scontro, certamente, non depone a favore della stabilità della stessa maggioranza, evidentemente caratterizzata da diverse inquietudini interne dovute a scelte non propriamente entusiasmanti in questo inizio di consiliatura, che a breve dovrà affrontare le forche caudine della revisione del piano di riequilibrio che comporterà scelte importanti e impopolari sui servizi comunali, e in generale sulla salvaguardia degli assetti finanziari del comune, e sul salvataggio della Bms. Naturalmente questa situazione di grave incertezza ci preoccupa tantissimo poiché si riverbera sull’azione dell’amministrazione comunale e di riflesso su tutti i brindisini».

Le critiche di Fusco

Simile la posizione di Roberto Fusco, che sottolinea innanzitutto come il «rispetto istituzionale» imponga di non intervenire sulle questioni interne ad altri partiti. «Posso solo dire - commenta - che nel consiglio comunale dello scorso 11 agosto, notando una serie di assenze significative, anche alla luce della mancata riassunzione del ricorso al Tar contro l’autorizzazione al deposito di gnl Edison, avevo chiesto che si aprisse un dibattito in aula, perché il consiglio comunale è la sede in cui devono essere discusse le questioni che interessano la città. Ho chiesto, quindi, al sindaco di portare subito in discussione la vicenda Edison, alla luce del nuovo progetto. Mi è stato risposto che l’argomento non interessava più né il sindaco né la giunta. Da lì, oltre che dalla mancata consegna del bilancio della Bms, la mia decisione di uscire dall’aula, definendo il sindaco Ponzio Pilato. Per due mancanze di rispetto ai consiglieri che, invece, devono essere informati e devono poter dibattere sulle questioni principali che riguardano la città. Una richiesta che, comunque, riformulerò, ferma restando ogni altra iniziativa, sia politica che giudiziaria, del Movimento 5 Stelle per impedire che un progetto così dannoso venga realizzato». Sulla questione, prosegue Fusco, «confidavo nella decisione dei giudici, come ho sempre detto in campagna elettorale. Ma poiché la città è stata privata della possibilità di avere certezze circa la legittimità della procedura seguita e circa la pericolosità o meno dell’impianto, è evidente che occorrerà trovare altre forme affinché questi aspetti vengano valutati». A parte il rispetto per le dinamiche interne dei partiti, Fusco apprezza comunque, «considerato che la tutela dell’ambiente, della salute e dello sviluppo economico della città vengono prima di tutto, il fatto che anche alcune forze di maggioranza si associno alle iniziative per fermare il progetto». L’ex candidato sindaco, infine, sottolinea come «Marchionna abbia dichiarato chiusa la questione mentre il presidente dell’Autorità di sistema Patroni Griffi ha ricordato che l’efficacia della concessione è subordinata al nuovo Nulla osta di fattibilità ed all’autorizzazione paesaggistica del Comune».

Le stilettate di Luperti

Per il consigliere di opposizione Pasquale Luperti, infine, «non esiste in questo consiglio comunale una maggioranza. Ognuno va per conto suo e segue i propri interessi. Anzi, a dire il vero non è neanche Marchionna il vero sindaco».

Caroli al contrattacco

Il coordinatore provinciale di FdI Luigi Caroli, dal canto suo, definisce l’atteggiamento di Quarta e del circolo Atreju «censurabile e irriguardoso delle linee nazionali del partito. Faremo tutte le dovute valutazioni ma non consentiremo che si possa seguitare ad andare avanti così. Stiamo lavorando per creare un circolo ed un coordinamento cittadino di quantità e qualità. O si attengono ai dettami del partito o di certo non imporremo a nessuno di rimanere all’interno di FdI». Per quanto riguarda la contestazione di avere partecipato ad un incontro a favore del traffico passeggeri dell’aeroporto di Grottaglie, mossa dallo stesso consigliere Quarta oltre che da Riccardo Rossi, Caroli chiarisce di avere solo incontrato il vice ministro ai Trasporti Galeazzo Bignami ma di non avere partecipato al vertice con il comitato per l’aeroporto di Grottaglie. «Qualcuno deve avermi confuso - dice - con il collega Perrini. Io ho sempre sostenuto che è necessario puntare sull’aerostazione di Brindisi per i passeggeri mentre quella di Grottaglie dovrebbe avere un altro posizionamento. Se Quarta o altri non hanno contezza di quello che dicono, è il caso che facciano qualche percorso riabilitativo».

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