Idrogeno e rinnovabili per disegnare il futuro di Brindisi

Carlo Bonomi, Riccardo Rossi, Michele Emiliano e Gabriele Menotti Lippolis
Carlo Bonomi, Riccardo Rossi, Michele Emiliano e Gabriele Menotti Lippolis
di Francesco RIBEZZO PICCININ
4 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:25

Tra prospettive di grandi investimenti, soprattutto sul fronte delle rinnovabili e dell’idrogeno, opere da realizzare nell’ambito del Pnrr, richieste di attenzione e sostegno dal governo nazionale, endorsement politici ma anche qualche diversità di visione è andata in scena ieri, nel teatro Impero, l’assemblea pubblica 2021 di Confindustria Brindisi “Insieme. Costruiamo il futuro. Con coraggio”. Padrone di casa, il presidente degli industriali Gabriele Menotti Lippolis, che ha portato sul palco il presidente della Regione Michele Emiliano, il sindaco e presidente della Provincia Riccardo Rossi ed il presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi. Ma in platea c’erano molti altri rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico, compreso l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci. Assente invece, per un impegno a Napoli, il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna. In rappresentanza del governo, tuttavia, era presente il sottosegretario alla Giustizia Anna Macina.

Nuove tecnologie

Ad aprire la mattinata, il prefetto Carolina Bellantoni, particolarmente apprezzata dalla platea confindustriale per avere contribuito, con la sua mediazione, alla nascita del cosiddetto “Metodo Brindisi”, piattaforma condivisa promossa da Confindustria e sindacati confederali per il rilancio del territorio. Poi è stata la volta del sindaco Rossi, che dopo avere ripercorso la storia economica e soprattutto industriale del capoluogo, ha dato atto dell’importanza dell’industria per lo sviluppo anche sociale del territorio, ricordando tuttavia anche «le ferite all’ambiente ed alla salute» che la città ha dovuto patire. Tutto questo, ha sottolineato, ha generato «una società divisa tra le ragioni del lavoro da una parte, dell’ambiente e della salute dall’altra». Ma oggi, ha aggiunto, «l’innovazione tecnologica ci permette di uscire dall’epoca del carbone per entrare in quella delle fonti rinnovabili». Poi, il primo cittadino ha espresso il proprio dispiacere per l’assenza del ministro Carfagna, auspicando di essere finalmente ricevuto per discutere di Just transition fund e di un Contratto istituzionale di sviluppo fermo ormai da troppi mesi. «Quello che chiediamo al governo, da tempo, è che Brindisi, con le dovute proporzioni per le differenze ma anche i punti di contatto, riceva le stesse attenzioni di Taranto.

Crediamo fortemente che Brindisi debba ricevere i fondi del Just transition fund, altrimenti la nostra città rimarrà sola ad affrontare la perdita dei posti di lavori causata dalla trasformazione industriale».

Decarbonizzazione

Il presidente della Regione, dal canto suo, dopo avere auspicato di poter lavorare insieme al sindaco Rossi anche nei prossimi anni, lanciando quindi di fatto la sua ricandidatura per le amministrative del 2023, ha rivendicato gli «interventi che stiamo realizzando nella provincia di Brindisi per trasformare questa importante città portuale e industriale nella capitale della innovazione tecnologica salentina». Un percorso che passa attraverso la decarbonizzazione della centrale Enel. «Nessuno di noi è schiavo delle ideologie o di fissazioni pseudo ambientaliste», ha chiarito. «Sappiamo - ha aggiunto - che ci sono delle nuove tecnologie e Brindisi sembra fatta apposta in particolare per l’idrogeno. Certo, non è immediatamente disponibile», ha ammesso. «Per noi - ha chiarito - questa progettazione del futuro attraverso nuove modalità energetiche è il progetto che stiamo realizzando con il sindaco, dove la filiera delle rinnovabili è centrale».

Gli investimenti

Il “padrone di casa” Lippolis, dal canto suo, ha innanzitutto annunciato le importanti richieste, da parte di Falck Renewables e Scandiuzzi, di insediare nella Zona franca doganale di Capobianco impianti di produzione di componenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare, Falck vorrebbe realizzare proprio a Brindisi un hub per gli i campi eolici flottanti che saranno realizzati in tutto il Mediterraneo. Lippolis ha poi ribadito la necessità di «un tavolo di governo aperto su Brindisi, così come è successo per altri territori, in modo da avere la possibilità di fare investimenti all’interno di quel recinto, avendo una serie di semplificazioni per realizzare infrastrutture, creare posti di lavoro, consentendo alle aziende di investire nei giusti tempi». Molti i punti di convergenza tra industriali e politica locale e regionale. Ma non solo. In particolare, sul deposito di gas naturale che Edison vorrebbe realizzare nel porto, progetto appoggiato da Autorità di sistema portuale e Confindustria e avversato, almeno nella sua localizzazione a Costa Morena, da amministrazione comunale e Regione. Infine, il presidente Bonomi ha concluso con una lunga serie di riferimenti alla situazione politico-economica nazionale, auspicando inoltre la nomina, in tempi brevi, dei commissari straordinari delle Zes, compresa quella Adriatica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA