Pd, la carica dei big pugliesi in direzione nazionale: tutti i nomi

Pd, la carica dei big pugliesi in direzione nazionale: tutti i nomi
di Antonio BUCCI
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Lunedì 13 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:37

«Chi aveva scommesso contro di noi ha perso, siamo ancora qui, più forti e uniti e stiamo arrivando. Sarà per noi una nuova primavera» scandisce Elly Schlein dal palco dell’assemblea nazionale. Per i dem è il giorno dell’incoronazione della prima segretaria del partito, del passaggio di consegne con Enrico Letta e dell’abbraccio dello sfidante Stefano Bonaccini, che su proposta della leader diventa presidente dell’assemblea. Con la missione di tenere unito il Pd che verrà e una cinghia di trasmissione dal forte tratto pugliese: ha il volto di Loredana Capone, che siede sullo scranno più alto del Consiglio regionale. E ora anche su quello di numero due del governatore dell’Emilia Romagna, in assemblea. Viene eletta all’unanimità, al pari della deputata Chiara Gribaudo: «Mentre lo scrivo, non ci credo ancora», commenta a caldo. 

Le dichiarazioni di Schlein e i nomi pugliesi

«Questo congresso costituente deve proseguire, con un confronto stabile sui temi, favorendo quel “ricongiungimento familiare” tra il partito, le persone e i territori. Per questo c’è bisogno che le nostre assemblee siano aperte e nessuno pensi di sentirsi in un fortino», rilancia subito Capone. Prima di lei, era toccato a Domenico De Santis vestire gli stessi galloni. Ora, la osserva dalla platea, in attesa di avere le chiavi della sede regionale di via Re David, a Bari: «Una nomina che onora il partito pugliese», le tributa, estendendo gli auguri a tutti i componenti della direzione nazionale. Non solo un fatto di organigramma ma anche di pesi e contrappesi. C’è Francesco Boccia, che ha coordinato la mozione nazionale e potrebbe guidare il gruppo a Palazzo Madama, e ci sono gli onorevoli Ubaldo Pagano e Marco Lacarra, vicini al governatore Michele Emiliano e al presidente Anci, Antonio Decaro. C’è il franceschiniano Alberto Losacco e una pattuglia di big di via Gentile. A partire dal vicepresidente Raffaele Piemontese e da Titti De Simone, consigliera del presidente e prima linea della mozione pugliese. Come l’ex segretario del partito, Michele Mazzarano: «Elly Schlein è destinata a cambiare la politica e la sinistra italiana. La Puglia e Taranto hanno dato un contributo importante», rivendica. Laura Manta è prima cittadina di Collepasso - a lei e a Capone gli auguri del segretario provinciale salentino Luciano Marrocco per «lo sforzo collettivo per rafforzare il partito» -, Rosa Cascella è capogruppo a Barletta (il primo a inviarle le congratulazioni è l’omologo regionale, Filippo Caracciolo), Paola Romano è titolare delle politiche giovanili nell’esecutivo barese di Decaro e il suo è uno dei nomi che si rincorrono per la successione. Si vedrà. Adalisa Campanelli, invece, è vicesegretaria regionale di Articolo 1, un pezzo di quei mondi che si sono riavvicinati, al pari del movimento delle “Sardine”: «Lavorerò sin da subito per riportare al centro del dibattito temi a noi da sempre cari, scuola e sanità pubblica, lotta alle diseguaglianze, lavoro e clima», promette. 

Il governatore

Guai a parlare di correntone.

La segretaria mette al bando «capibastone e cacicchi»: «Mali da estirpare», tira dritto. Emiliano gioca di sponda: «Il voto alle primarie e il tesseramento nel partito devono essere liberi e senza pressioni di sorta così come è sempre stato nel Pd pugliese. Mi auguro che Elly riesca a sciogliere tutte le correnti ed evitare che ne nasca una sua, suo malgrado». Qualche giorno fa, parlava da garante alla prima riunione dei sostenitori del nuovo corso. Stavolta, se la prende con «i leader che non erano capaci di vincere le elezioni neanche nel loro comune e che non si candidavano nei collegi ma solo nelle liste bloccate» e invita a fare piazza pulita di «tutti i nomi del passato che non riuscivano a portare né idee né consenso». Come dichiarazione programmatica, basta e avanza. Il resto lo fanno gli scatti dei delegati: quello di Lucia Parchitelli, che bacia sulla guancia Loredana Capone post elezione, e quello dei tarantini Enzo Di Gregorio e Anna Filippetti, al fianco di Bonaccini; il sindaco di Ruvo, Ninni Chieco, in cima alle scale della “nuvola” di Fuksas, e gli abbracci di Francesco Boccia. Quando cala la sera, sulle vetrate del centro congressi della Capitale, il Pd che verrà ha già iniziato a prendere forma. E vale anche per quello pugliese.

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