Ex Ilva, salta l'assemblea dei soci di Acciaierie d'Italia. La Fiom: «L'azienda ci sfida». E il governo fa la voce grossa

Ex Ilva, salta l'assemblea dei soci di Acciaierie d'Italia. La Fiom: «L'azienda ci sfida». E il governo fa la voce grossa
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Venerdì 25 Novembre 2022, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 19:32

Rinviata l'assemblea dei soci di Acciaierie d'Italia, convocata per oggi e ora rinviata al 2 dicembre. Senza Arcelor Mittal, l'assemblea è saltata e secondo la Fiom è «soltanto l'ultima sfida». «È evidente che siamo alla resa dei conti - dice Gianni Venturi, responsabile nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil -, all'impossibilità di continuare in una situazione paradossale: il governo mette le risorse pubbliche, Arcelor Mittal che ha in affitto gli impianti decide della gestione e delle prospettive del gruppo, come dimostrano le divergenze sull'utilizzo del miliardo già stanziato per il rafforzamento patrimoniale della società».

La Fiom: «Sciogliere subito il nodo»

«Non è pensabile arrivare così al 2024, serve sciogliere da subito il nodo dei rapporti con Arcelor Mittal attraverso una decisione che non può che essere quella di una nazionalizzazione del gruppo, anche a termine, o comunque l'acquisizione da subito della maggioranza del Consiglio di amministrazione.

Chiediamo al ministro e all'insieme del governo - prosegue Venturi - di convocare urgentemente un tavolo di confronto con Federacciai e le organizzazioni sindacali sul futuro di Acciaierie d'Italia e per un piano nazionale sulla siderurgia, viste anche le disponibilità recentemente ribadite dalla associazione delle imprese del settore».

La posizione del governo

«Il Governo non accetterà di dare nuove risorse senza un "cambio di passo" da parte di Acciaierie d'Italia e senza che, a breve, Acciaierie d'Italia riprenda tutte le attività sospese e gli ordini alle imprese dell'indotto». Lo ha detto in aula alla Camera la sottosegretaria alle Imprese e made in Italya Fausta Bergamotto, rispondendo ad una interrogazione sull'ex Ilva di Taranto presentata da Ilaria Cavo (Nm) riguardante la decisione della proprietà di sospendere i contratti con le 145 ditte appaltatrici. Bergamotto ha riferito gli esiti del tavolo convocato dal ministro Adolfo Urso il 17 novembre scorso. «Posso assicurare - ha affermato - anche a seguito delle interlocuzioni con il Ministero del Lavoro, che, anche per il 2023, permarrà la cassa integrazione straordinaria per il personale che non è stato assunto da ArcelorMittal prima e da Acciaierie d'Italia dopo, rimanendo in carico ad Ilva in amministrazione straordinaria. Si tratta dell'integrazione salariale alla cassa integrazione guadagni straordinaria per il 2022 che è stata finanziata con 19 milioni di euro» dalla precedente legge di Bilancio. La sottosegretaria ha quindi ricordato che al tavolo «le parti sindacali e datoriali hanno sollevato anche la questione dell'attuazione delle »Misure urgenti per il sostegno alla siderurgia« disposte dal decreto Aiuti-bis, che autorizza Invitalia alla sottoscrizione di aumenti di capitale o all'utilizzo di altri strumenti idonei al rafforzamento patrimoniale di Acciaierie d'Italia, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, fino a un miliardo di euro. Invitalia, in proposito - ha riferito l'esponente del governo -, ha già riferito di aver attivato l'interlocuzione con il socio privato per applicare al meglio la norma del »decreto Aiuti-bis«, sottolineando che condividerà con il Governo la soluzione migliore per l'azienda, i lavoratori e tutto l'indotto; Invitalia ha, altresì, dichiarato di essere operativa con DRI d'Italia Spa, che controlla al 100 per cento, per studiare la fattibilità di impianti di produzione di direct reduced iron, noto anche come »preridotto«, ossia il semilavorato siderurgico contenente prevalentemente ferro metallico da usare nel ciclo produttivo dell'acciaio riducendo carbon coke e minerali, con l'obiettivo di avere una produzione più sostenibile nell'ottica della decarbonizzazione». «Ô chiaro che, considerata la complessità e l'urgenza della tematica in parola - ha aggiunto Bergamotto -, l'incontro tenutosi il 17 novembre scorso va considerato solo come il primo di una serie di incontri che si svolgeranno nei prossimi giorni anche e, soprattutto, con i rappresentanti di ArcelorMittal, dai quali ci attendiamo collaborazione massima, tenuto conto dell'urgenza sin qui detta».

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