Chiuso il cinema Esedra, la storica sala ha interrotto le proiezioni. «Costi aumentati troppo. A rischio la riapertura»

Chiuso il cinema Esedra, la storica sala ha interrotto le proiezioni. «Costi aumentati troppo. A rischio la riapertura»
di Valter CIRILLO
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Martedì 11 Luglio 2023, 08:52

Come sempre accade nell’epoca moderna è stato un post a mettere in allarme i più. Sono stati avvertiti i naviganti che lo storico cinema Esedra in largo Monsignor Curi è stato chiuso, non come sempre accade nei mesi di luglio e agosto, per via dell’assenza della climatizzazione, ma definitivamente. Salvo colpi di scena. La sala di proprietà della chiesa San Giuseppe, alla quale è annessa anche a livello strutturale, come è stato scritto, «non riaprirà più». Sebbene, con l’intento di promuovere e valorizzare la cultura, il post non è veritiero al 100% perché la situazione è grave ma la decisione non è definitiva.

L'incognita riapertura

«Il cinema Esedra è temporaneamente chiuso – fanno sapere dalla chiesa San Giuseppe -.

Quella della chiusura è un’idea che è stata ponderata dal parroco don Tino Lucariello, ma che non è ancora stata stabilita. La situazione non è più gestibile a livello economico. Sono subentrate delle tasse, tra cui il pagamento dell’Imu, che hanno creato un buco nei conti. Però si sta ancora cercando di trovare un’alternativa». Però il futuro, a quanto hanno fatto capire non è roseo. I pettegolezzi social partono in quanto già da tempo c’è questo scenario e don Tino è già impegnato in un dialogo con l’amministrazione per capire come salvare il piccolo luogo di cultura del quartiere Madonnella. 


Il cinema parrocchiale fu costruito agli inizi degli anni Cinquanta, ben attrezzato, secondo il modo di pensare di quel tempo. Il suo primo nome fu Cinema Felix. Il parroco personalmente revisionava tutte le pellicole e dove c’era da tagliare lo faceva senza complimenti, con la ribellione delle agenzie cinematografiche e qualche volta del pubblico che si esprimeva con mugugni. La domenica mattina c’era lo spettacolo gratuito per i più piccoli che avevano il tesserino a posto con la frequenza al Catechismo e alla celebrazione dell’Eucarestia. La sala parrocchiale riuscì a dare una certa tranquillità morale alle famiglie che volevano assistere a uno spettacolo sereno e mandare i loro figli con la sicurezza di non causare loro turbamento di alcun genere. Vicende varie, dopo molti anni, portarono alla chiusura del cinema che, ristrutturato e modernizzato, riaprì i battenti nel febbraio 1977 con il nome di Esedra, che riprese le sue finalità e risponde efficacemente a tutte quelle motivazioni per cui deve esistere una sala cinematografica parrocchiale. 


Come in molti casi è accaduto, in questa seconda fase il cinema si è prestato per attività scolastiche durante i mesi invernali e cinemforum grazie all’impegno di don Tino e dei due ragazzi che con lui gestivano gli ingressi e lo sbigliettamento. Ora come accade da quando si chiamava Felix, dopo il mese di giugno il cinema parrocchiale va in vacanza per due mesi, perché a differenza dei multisala, è sprovvisto di un sistema di aereazione che consenta la comoda visione di film al chiuso. Quest’anno però questa pausa stagionale ha assunto dei connotati diversi, perché c’è lo spettro della chiusura. «Il parroco è fuori per motivi personali – hanno fatto sapere sempre da San Giuseppe – ma tornerà a fine mese». Si preannuncia dunque un’estate molto calda per il piccolo cinema del quartiere Madonnella, nella quale si proverà in tutti i modi a resistere a una crisi che coinvolge tutta la Nazione, che ha visto chiudere nel 2021 circa 500 sale. Dopo il lockdown la gente va poco al cinema e il settore è in crisi anche per via delle piattaforme che propongono film in esclusiva o a pochi giorni di distanza dalla proiezione cinematografica.
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