Castello Svevo, nuovi lavori per recuperare gli spazi. Nuovi tesori e percorsi interattivi

Castello Svevo, nuovi lavori per recuperare gli spazi. Nuovi tesori e percorsi interattivi
di ​Daniela UVA
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Sabato 7 Ottobre 2023, 07:52

Attualmente su 15mila metri quadri complessivi sono solo 1.550 quelli visitabili. E così la maggior parte degli spazi e dei tesori custoditi nel castello Svevo sono interdetti. E sconosciuti. A partire dal prossimo agosto questo gap potrà, almeno in parte, essere colmato grazie ai lavori di ristrutturazione in corso, che permetteranno di restituire a cittadini e turisti angoli di questo patrimonio ancora nascosti. 

Le opere finanziate


Le opere, finanziate nell’ambito del Pon cultura e sviluppo 2014-2020 con tre milioni 800mila euro, sono cominciate lo scorso aprile e dovrebbero essere completate entro agosto. Nel frattempo il cantiere procede spedito ed è parzialmente visitabile grazie a un percorso di immagini, che ricostruiscono il castello nel suo antico splendore, e a una serie di feritoie che consentono già di ammirare cortili che presto saranno messi a disposizione del museo. Che, nel frattempo, è entrato nella lista dei musei autonomi italiani. Grazie alla riqualificazione, il castello sarà quindi dotato di nuovi percorsi di visita e di connessioni con quelli già esistenti.

Così come di innovativi impianti e dispositivi tecnologici hi-tech. Le aree esterne, comprese fra il nucleo originario e la cinta bastionata cinquecentesca, saranno inoltre riqualificate con la sistemazione dei percorsi pedonali, il restauro degli ambienti da destinare a laboratori didattici e locali di servizio e il recupero di alcuni vani interni. Il castello sarà anche dotato di nuovo impianto elettrico e idrico, così come di nuovi sistemi di condizionamento, antincendio e di illuminazione. 

La finestra sul cantiere


Lo stato di avanzamento dei lavori sarà infine condiviso con cittadini e turisti attraverso l’iniziativa "La finestra sul cantiere", che promuoverà una serie di iniziative per rendere tutti partecipi dello stato di avanzamento dei lavori e per consentire l’utilizzo degli spazi mentre sono in trasformazione. «Questo è un esempio di buona pratica che vede coinvolti quattro istituti periferici del ministero – ha detto Longobardi -. I percorsi di visita saranno valorizzati per rendere il castello ancora di più cerniera e attrattore di tutti i flussi turistici». Fino a pochi anni fa il castello è stato la sede della Sovrintendenza ai monumenti e alle gallerie di Puglia e Basilicata. Nel 2017, in seguito a una serie di lavori di ristrutturazione e ammodernamento, gli uffici sono stati spostati e contestualmente l’edificio risalente al tredicesimo secolo è stato parzialmente restituito ai cittadini. Adesso l’obiettivo è renderlo ancora più attrattivo, svelando aree e angoli che finora sono stati interdetti, come per esempio il cortile Sud, quello Nord-Est e quello Ovest. 


«Vogliamo aprire questo monumento – conferma Maria Piccarreta, segretario regionale per la Puglia del ministero della Cultura – e renderlo il più possibile fruibile. Questo passo contribuirà ad arricchire la narrazione di una città a vocazione turistica e culturale». Per l’assessore comunale alle Culture, Ines Pierucci, si tratta di una «politica strategica e lungimirante, perché questo monumento rappresenta il fondamento della cultura e della storia della città». Recentemente sono stati fatti altri passi avanti del recupero del castello. Per esempio, sono stati realizzati percorsi digitali, allestimenti permanenti e sono stati allestiti spazi per la realizzazione di grandi eventi e di mostre temporanee. I nuovi lavori sono costituiscono però un passo in più, finalmente vicino nonostante le lungaggini determinate dall’emergenza Covid. «I lavori di preparazione del cantiere sono durati troppo a lungo a causa del Covid – conclude Longobardi -. Adesso il loro completamento permetterà di implementare i servizi già presenti».
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