Zone 30 non solo in centro, proiettori a led e “bulbout”: il piano di Bari per la sicurezza

Zone 30 non solo in centro, proiettori a led e “bulbout”: il piano di Bari per la sicurezza
di Samantha DELL’EDERA
3 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Maggio 2024, 05:00

Zone 30 non solo nel centro città, nuovi attraversamenti pedonali nelle strade più “pericolose” e bulbout per allargare marciapiedi e “ridurre” la corsa degli automobilisti. L’assessore alla Mobilità, Nicola Mele, illustra il piano di interventi effettuati e da effettuare del Comune per garantire una maggiore sicurezza in strada.

Il piano

A cominciare dai nuovi semafori. «Abbiamo installato impianti in alluminio, quindi più resistenti e che necessitano di meno manutenzione – spiega Mele – che sono anche centralizzati. È possibile infatti controllarli a distanza in modo non solo da individuare i guasti in tempo reale, ma anche da regolare il rosso o il verde in base al flusso di traffico». È inoltre partita una sperimentazione che prevede l’installazione di telecamere vicino ai semafori che consentono la rilevazione, il monitoraggio del traffico e la classificazione dei veicoli. Con un sofisticato algoritmo di analisi video diviene possibile monitorare l’area di rilevamento e contemporaneamente acquisire dati in tempo reale, come lo stato del traffico. Saranno in totale 36 i punti dove saranno installate le nuove telecamere: in elenco compaiono alcune strade del San Paolo, la zona di via Napoli, ed ancora via Giulio Petroni, via Trisorio Liuzzi, viale Pasteur.

«Un’altra sperimentazione – spiega ancora Mele – riguarda il proiettore a led che proietta appunto una linea rossa sull’asfalto e che serve per attirare l’attenzione del pedone, distratto ad esempio dall’uso del telefonino. Da corso Vittorio Emanuele contiamo di estenderci in altre zone della città. D’altronde Bari è stata tra le prime città ad adottare questo sistema con la proiezione a led».

Dopo l’estate partiranno i lavori per cinque nuovi attraversamenti pedonali.

Sono state scelte strade che presentano notevoli fattori di rischio per i pedoni sia per la dimensione della carreggiata oltre che per un notevole transito di mezzi: via Caldarola, il lungomare Nazario Sauro ad incrocio con piazza Diaz, il lungomare Imperatore Augusto, corso Trieste e via Giovine. Gli impianti saranno dotati di 6 dispositivi di segnalazione sonora e di 6 dispositivi count-down per garantire la fruibilità delle persone ipovedenti/ipoudenti.

«Per quanto riguarda le zone 30 – prosegue ancora Mele – dopo quelle che abbiamo attivato nel Murattiano, nell’Umbertino, a Madonnella o in alcuni centri storici come Carbonara o Palese, ci accingiamo a prevederne delle altre sulla litoranea tra Palese e Santo Spirito, a San Pasquale zona Politecnico, al San Paolo e a Torre a Mare». Ed ancora, negli ultimi anni il Comune ha potenziato i cosiddetti “bulbout”, allargamenti di marciapiedi proprio all’altezza degli incroci. «Un sistema non molto apprezzato dagli automobilisti perché ha portato in alcuni casi a ridurre i posti in sosta – continua Mele – ma importantissimo per garantire la sicurezza negli attraversamenti. C’è più spazio per i pedoni e le auto sono costrette a rallentare». Senza dimenticare i vari interventi di traffic calming con la realizzazione di rotatorie e il restringimento, in alcuni casi, delle carreggiate. «Nelle zone dove notiamo più infrazioni soprattutto per quanto riguarda le zone 30 – conclude Mele – potenzieremo la segnaletica. Sicuramente però ogni volta che realizzeremo una nuova strada o procederemo con una riqualificazione, inseriremo i vari interventi per garantire una maggiore sicurezza, come appunto i bulbout».

© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA