Luigi Antonio Pennelli, il 23enne arrestato a Bari con l'accusa di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda, e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, non ha risposto alle domande del Giudice per le Indagini Preliminari. Il ragazzo, però, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee e ha detto di non aver alcuna intenzione di usare le armi trovate in casa.
L'interrogatorio
Pennelli, assistito dal suo legale Andrea Melpignano durante l'interrogatorio di garanzia, resterà in carcere.
L'indagine che ha portato all'arresto di Pennelli è stata avviata dopo una segnalazione della Digos di Bari a seguito di un monitoraggio sul web svolto dall'Aisi su ambienti suprematisti di estrema destra. È stata quindi rintracciata una chat di Telegram collegata al canale 'Sieg Heil', sulla quale era attivo l'indagato, che diffondeva materiale propagandistico antisemita e di matrice nazionalsocialista.