Il 20 per cento dei residenti nei rioni Picone, Carbonara, Ceglie e Loseto di Bari risulta “sconosciuto” alla Tari. È la “scoperta” che Amiu e Comune hanno fatto durante le procedure di consegna delle pattumelle per l’avvio del porta a porta. Un dato che ha portato a rinviare a dopo le feste l’avvio del servizio vero e proprio, con relativa rimozione dei cassonetti.
L'assessore Petruzzelli
«Dobbiamo raggiungere il maggior numero possibile di abitanti – spiega l’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli – e al momento è stato distribuito più del 70 per cento del materiale e sarebbe un numero già sufficiente per avviare il servizio.
«Con questa estensione del servizio più della metà di Bari sarà servita dal porta a porta – ha detto ancora l’assessore - è arrivato il momento di accelerare per incrementare la percentuale di raccolta differenziata cittadina e raggiungere gli obiettivi prefissati. Ricordo anche che in questo modo si riducono notevolmente le quantità di prodotti da avviare a discarica, il che non significa solo rispettare le disposizioni legislative in materia ma soprattutto rispettare il nostro ambiente e contribuire a rendere più sostenibile lo sviluppo del nostro territorio». L’obiettivo è raggiungere il 65 per cento di differenziata entro il 2026.
I progetti finanziati
Intanto vanno avanti le procedure dell’Amiu per la realizzazione dei progetti finanziati con 12, 5 milioni di euro di fondi Pon Metro. Investimenti finalizzati alla dotazione di attrezzature e mezzi dedicati ai servizi della gestione rifiuti, nonché di sistemi a supporto delle modalità di raccolta porta a porta e di igiene urbana del territorio urbano, nell’ottica di incrementare in modo innovativo ed efficiente le modalità operative la raccolta differenziata dei rifiuti e l’igiene urbana.
Il progetto, una volta completato, consentirà di raggiungere la programmata estensione territoriale della raccolta delle frazioni recuperabili e di adeguare il sistema con mezzi idonei, attrezzature speciali per l’igiene urbana, e sistemi di lavaggio. Nel dettaglio, il progetto prevede l’estensione del porta a porta nel municipio IV e a Picone (le cui procedure, come detto, sono state già avviate) e successivamente si passerà a Torre a Mare e San Giorgio. Previsto il potenziamento della raccolta per le utenze non domestiche nelle zone più centrali della città e dei servizi di igiene urbana correlati a tali interventi.
In questi ultimi mesi sono state esperite diverse gare per l’acquisto di mezzi da impiegare per l’avvio dei nuovi servizi di raccolta domiciliare nel Municipio 4 e in parte del quartiere Picone, per incrementare il numero di centri mobili di raccolta, il numero di mezzi da adibire alla raccolta ingombranti e sostituire i mezzi a noleggio.
Le nuove pattumelle
Con due milioni di euro si è proceduto all’acquisto di nuove pattumelle e carrellati; 437mila euro per i sacchetti per la raccolta domiciliare; quattro milioni e 665mila euro per l’acquisto di mezzi e attrezzature varie come le innaffiatrici stradali, le spazzatrici, i lavacassonetti. Quasi 600mila euro per i lavori di ammodernamento del centro raccolta di via Martin Luther King.