Amiu: «Stipendi pagati». Ma è stato di agitazione

Amiu: «Stipendi pagati». Ma è stato di agitazione
di Paola CASELLA
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Martedì 5 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:09

Ieri pomeriggio Kyma Ambiente Amiu ha comunicato che sono stati eseguiti i pagamenti dello stipendio di febbraio per il personale dipendente dell’azienda dopo giorni di ritardo. Tutti gli altri problemi, però, restano. 

Le criticità

Prosegue, infatti, il botta e risposta tra le forze progressiste ed il presidente di Kyma Ambiente Amiu Giampiero Mancarelli. Il capo della società partecipata domenica scorsa, replicando ad un intervento degli ex alleati, ha ricordato che il prestito ponte, a differenza di quanto da loro dichiarato, è stato totalmente restituito.


Ieri Una Strada diversa, Partito democratico, Movimento 5Stelle, Con, Europa Verde e Partito socialista hanno nuovamente risposto a Mancarelli: «Il presidente di Kyma Ambiente cerca di sviare l’attenzione dalla pessima gestione del tema rifiuti, soffermandosi sul fatto che il prestito ponte di 2,5 milioni di euro, approvato dal consiglio comunale nella primavera del 2023, sia stato restituito. Gli ricordiamo che è stato restituito grazie alle trattenute operate sulla quota che il Comune versa mensilmente all’azienda per il servizio. La pseudo maggioranza scarica le responsabilità addirittura sui cittadini, affermando che dovrebbero essere richiamati alla “necessità di rispettare il decoro e le regole”, come se la colpa della scarsa igiene urbana fosse dei tarantini. I cittadini devono collaborare, ma chi ha ruoli di responsabilità non può scaricare le proprie inadeguatezze sui cittadini. Se la città è sporca, non è certo colpa dei cittadini».


Per le forze progressiste restano numerose criticità: «L’azienda versa ancora in condizioni economico-finanziarie critiche, al punto che il Durc parrebbe non disponibile; i lavoratori dovrebbero ricevere lo stipendio in ritardo e solo per il potenziale intervento del Comune di Taranto; il nuovo contratto di servizio non c’è ancora; la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città non è ancora partita; i tarantini, a breve, potrebbero pagare una Tari più salata a causa dei tassi di conferimento dell’indifferenziato. Tassazione più alta, quindi, a fronte di un servizio scadente». E a tutto ciò poi aggiungono: «Lo spazzamento meccanizzato è ancora sospeso in larga parte della città, data la mancanza del contratto di servizio; il continuo ricorso al sostegno economico del Comune evidenzia una criticità finanziaria persistente». 
Da qui il timore dello spettro più temibile su cui il sindaco Rinaldo Melucci ed il presidente di Kyma Ambiente Amiu Giampiero Mancarelli vengono esortati a fare chiarezza: «Se non si è in grado di produrre una soluzione credibile alla crisi, il rischio è la privatizzazione.

Su questi aspetti, come sulle sorti dell’azienda partecipata, rinnoviamo la richiesta di chiarezza al sindaco e al presidente di Kyma Ambiente».

Conferenza di servizi


Intanto, sulla questione Amiu scendono nuovamente in campo le organizzazioni sindacali che hanno indetto per questa mattina a partire dalle 10 una conferenza stampa dinanzi all’ingresso del cantiere autoparco di Amiu, in via Cesare Battisti.
In una nota il segretario generale Fp Cgil Cosimo Sardelli, il segretario Fiadel Giuseppe Lisi, il segretario generale Uiltrasporti Carmelo Sasso, il segretario Fit Cisl Fausto Rossetti, il segretario Usb Angelo Ferrarese ed il segretario Siuls Domenico Lomartire comunicano che a partire da oggi si svolgeranno una serie di assemblee sindacali, proclamando lo stato di agitazione del personale. I sindacalisti pongono poi una serie di interrogativi: «Quale futuro ha questa azienda? Solo licenziamenti e mancato rispetto dei diritti dei lavoratori? Il contratto di servizi che fine ha fatto? Sono queste le domande che ci poniamo e le risposte che esigiamo da azienda e socio unico. Abbiamo sempre chiesto al sindaco e al management aziendale che la situazione di Kyma Ambiente e l’igiene urbana fossero le priorità per una città che continua a essere sporca e priva di un efficiente sistema di gestione dei rifiuti. A tutt’oggi, la crisi economico- finanziaria dell’azienda, così come la partenza della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città entro gennaio 2024 restano un miraggio». 

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