Marocco, dopo il devastante terremoto, paura per i pugliesi in vacanza. «Mio figlio è lì, non riesco a contattarlo»

Il Marocco devastato dal terremoto
Il Marocco devastato dal terremoto
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Sabato 9 Settembre 2023, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 18:40

Marocco, dopo il devastante terremoto che ha causato almeno 800 morti, paura anche per i pugliesi che erano in vacanza lì e che ora stanno tornando in Italia. Non risultano, al momento, italiani dispersi, ma la paura dei familiari, che in queste ore non riescono a mettersi in contatto con i loro cari che si trovano in Marocco, è tanta.

La paura dei familiari

Tra i tanti, un grido d'aiuto lo lancia sui social Dario Boriglione, il direttore artistico della discoteca Demodè di Modugno: "Ho mio figlio lì, non riusciamo a metterci in contatto con la Farnesina, linee tutte occupate. Qualcuno può aiutarci a capire come fare?". Per fortuna, qualche ora dopo, è lo stesso Boriglione a rassicurare gli amici sul fatto che è riuscito a mettersi in contatto con il figlio Ivan e che alle 17 è stato fatto salire, insieme agli altri italiani in vacanza in Marocco, su un volo che li riporterà a casa.
 

Gli italiani in Marocco

Al momento non risultano italiani coinvolti nel sisma in Marocco. Lo ha detto l'ambasciatore italiano in Marocco, Armando Barucco, parlando a Rainews24. «Finora siamo riusciti ad entrare in contatto con tutte le segnalazioni» riguardo agli italiani, ha affermato Barucco, confermando che per ora non vi sono italiani coinvolti.

Monitoriamo di ora in ora, anche con le autorità marocchine«, ha aggiunto.

Il numero da chiamare

L'Ambasciata di Rabat e il Consolato Generale di Casablanca, insieme all'Unità di Crisi e al Consolato Onorario di Marrakech, si sono sin da subito attivati per fornire assistenza, in stretto contatto con le autorità marocchine, ai connazionali presenti nell'area interessata dal sisma. È quanto si legge in una nota della Farnesina, dopo il violento terremoto magnitudo 7.0 che ha colpito il Marocco nella Regione dell'Atlante. Il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani è stato tenuto costantemente aggiornato sugli sviluppi della situazione sin dai primi momenti. «Invito gli italiani attualmente presenti nel Paese e non in possesso di biglietto aereo a evitare di dirigersi all'aeroporto di Marrakech, stante la congestione dello scalo, dove è in ogni caso operativa una cellula del Consolato Onorario di Marrakech raggiungibile al numero telefonico +21 2666342080. Per chi avesse necessità di rientrare immediatamente in Italia suggerisco di verificare anche i voli in partenza dagli Aeroporti di Rabat e Casablanca, regolarmente operativi.» 

Il terremoto: 800 morti ma la cifra potrebbe salire

Oltre 800 morti accertati, con il timore che le vittime diventeranno migliaia, sono il primissimo bilancio del terremoto di magnitudo 7 che ha colpito il Marocco a una settantina di chilometri dalla città storica di Marrakech. I sismografi hanno registrato la scossa alle 23.11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro è stato localizzato nel centro del Paese, a 16 chilometri del villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakesh. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi. Poi la difficoltà nel raccogliere le informazioni dai territori più remoti, come i Paesi che punteggiano l'Atlante che sono molto poveri, spesso senza collegamento internet, dove le case sono costruite con il caratteristico muro a pisé, realizzato in paglia, fango e sassi.

Paura a Marrakesh

Grande paura nella Medina di Marrakesh, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Si segnalano danni anche nella kasbah e crolli di abitazioni nella zona a nord est. Nella città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull'Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud. «È come se fossimo stati colpiti da una bomba», ha descritto con sgomento all'Afp una residente di Mellah, Hafida Sahraouia. «Stavamo preparando la cena quando abbiamo sentito qualcosa come un'esplosione. Preso dal panico, sono uscito velocemente con i miei figli. La nostra casa purtroppo è crollata», racconta la donna di 50 anni che si è rifugiata con la sua famiglia in una grande piazza all'ingresso nel suo quartiere. «Non sappiamo a chi rivolgerci. Abbiamo perso tutto», confida. Anche Mbarka El Ghabar, una vicina, ha visto la sua casa «distrutta» dalle scosse. «Dormivamo quando c'è stato il terremoto, parte del tetto è crollata, ci siamo ritrovati bloccati dentro ma siamo riusciti a scappare, io e mio marito», testimonia, aggiungendo di aver «passato una notte da incubo». Nella vicina Algeria, le autorità hanno annunciato di non aver registrato vittime o danni per il sisma, che è però stato avvertito in alcune province dell'ovest. Le condoglianze arrivano da più parti, anche da Vladimir Putin che le ha rivolte al «popolo amico» del Marocco dopo il terremoto. E dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Il presidente Usa Joe Biden si è detto «profondamente addolorato per la perdita di vite umane e la devastazione: »I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti a tutti coloro che sono colpiti da questa terribile difficoltà«, ha aggiunto Biden in una nota della Casa Bianca. Il Regno Unito aiuterà il Marocco »in qualsiasi modo possibile«: lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly. Israele si è detto pronto a fornire il suo aiuto al Marocco, così come la Spagna ha offerto squadre di soccorso.

Gli aiuti

L'Italia ha messo a dfisposizione la Protezione civile per intervenire in Marocco mentre al momento non risultano esserci italiani fra le vittime, come ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che è in contatto costante con l'ambasciata a Rabat e il consolato a Marrakech. Rislta però che ci siano circa 200 cittadini italiani sul territorio nazionale. La premier Giorgia Meloni ha garantito »la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza«

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