MEDIO ORIENTE

Israele, Meloni: «Evitare l'ampliamento della crisi». Kadyrov: «Al fianco dei palestinesi, pronti a ristabilire la pace»

Tutti gli aggiornamenti in tempo reale

Israele è in guerra: morti più di 700 israeliani e 400 palestinesi. Tank verso Gaza. Si muovo anche gli Usa
Israele è in guerra: morti più di 700 israeliani e 400 palestinesi. Tank verso Gaza. Si muovo anche gli Usa

Kadyrov: "Al fianco dei palestinesi, pronti a ristabilire la pace"

«Sosteniamo la Palestina e chiediamo la fine della escalation. Se necessario siamo pronti a inviare le nostre unità in qualità di forze di peacekeeping per ristabilire l'ordine e affrontare chi crei problemi». Così il leader ceceno Ramzan Kadyrov su Telegram.

Meloni: "Evitare l'ampliamento della crisi e tutelare i civili"

Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha partecipato questa sera a una riunione telefonica con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il primo ministro britannico, Rishi Sunak, il presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, e il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dedicata all'esame della grave crisi «apertasi dopo il barbaro attacco di sabato scorso perpetrato da Hamas ai danni dello Stato di Israele».

I cinque Capi di Stato e di Governo, si legge in una nota di Palazzo Chigi, «hanno espresso un fermo sostegno ad Israele e una inequivocabile condanna degli spaventosi atti criminali di Hamas, che hanno causato un terribile numero di vittime innocenti, inclusi bambini, donne ed anziani. Si è quindi discusso delle iniziative politiche più urgenti da intraprendere insieme. La tutela della vita degli ostaggi, a partire dai bambini anche di tenera età, è una priorità assoluta e su di essa si concentreranno gli sforzi diplomatici».

Meloni, «nel riaffermare il diritto di Israele a difendersi, ha indicato la necessità di operare per evitare un ampliamento della crisi a livello regionale e per tutelare la popolazione civile coinvolta». I cinque Capi di Stato e di Governo hanno concordato di mantenersi in costante contatto nel prosieguo della crisi.

Ritrovati i corpi di circa 1.500 terroristi palestinesi

Nei pressi del confine di Gaza, in territorio israeliano «sarebbero stari ritrovati i corpi di circa 1.500 terroristi palestinesi». Lo scrive sul suo account X il Jerusalem Post.

Israele risponde ai colpi arrivati dal Libano

Israele sta rispondendo con l'artiglieria ai colpi arrivati dal Libano. Lo ha detto il portavoce militare.

Scoperti più di 100 corpi nel kibbutz dove vivono i due italo-israeliani

Il servizio di soccorso israeliano Zaka ha reso noto che più di 100 corpi sono stati trovati a Bèeri, un piccolo kibbutz nel sud di Israele, che sabato è stato attaccato da Hamas. La notizia arriva dopo che unità dell'esercito israeliano hanno ripulito l'area mentre erano di pattuglia. Nello stesso kibbutz vivevano i due cittadini italo-israeliani di cui si sono perse le tracce da 48 ore.

Tajani: "Due italo-israeliani dispersi probabilmente presi in ostaggio"

Gli italo-israeliani «sono un uomo e una donna, marito e moglie, prima pensavamo si trattasse di padre e figlio, che vivevano nel kibbutz di Beeri e non rispondono alle chiamate della famiglia. Probabilmente sono stati presi in ostaggio oppure risultano dispersi, non abbiamo ancora la certezza».

Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg2. Tajani ha ribadito che i due hanno doppia cittadinanza e che l'Italia lavora «a stretto contatto con Tel Aviv» sulla vicenda. «Speriamo di ritrovarli ma in questo momento non abbiamo altre notizie, è probabile che siano stati presi in ostaggio», ha ribadito.

Abu Mazurk: "Hamas pronta a dialogo per una tregua"

Hamas è aperta alle discussioni su una possibile tregua con Israele, avendo «raggiunto i suoi obiettivi». Lo ha detto un alto esponente di Hamas, Moussa Abu Marzuk, ad Al Jazeera, in un'intervista telefonica. Hamas è aperto a «qualcosa del genere» e a «tutti i dialoghi politici», ha detto Abu Marzuk quando gli è stato chiesto se il gruppo è disposto a discutere un possibile cessate il fuoco. Ha anche detto che Hamas ha catturato «decine» di cittadini israeliani con doppia cittadinanza, compresi quelli con cittadinanza russa e cinese.

 

Media: oltre 900 isreaeliani morti

È salito ad oltre 900 il bilancio delle persone uccise in Israele dall'inizio degli attacchi di Hamas. Lo riferiscono i media locali, come Times of Israel e Channel 12.

Hamas: «Uccideremo un ostaggio per ogni casa palestinese bombardata»

«In risposta ad ogni attacco senza preavviso e ad ogni casa bombardata da parte di Israele, il gruppo giustizierà un prigioniero civile». È l'avvertimento lanciato dal rappresentante ufficiale dell'ala militare di Hamas, Abu Ubaida.

Netanyahu: «Falso che l'Egitto mi abbia avvertito su Hamas»

Il premier Benyamin Netanyahu ha definito una fake news l'indiscrezione secondo cui il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel lo avrebbe avvertito dieci giorni prima di un'operazione di Hamas contro Israele. «È una fake. Non ci ho parlato né l'ho incontrato fin dalla formazione del mio governo: nè attraverso canali riservati nè direttamente. È - ha ripetuto Netanyahu - una notizia totalmente falsa»

Hezbollah: ucciso nostro combattente nel sud del Libano da Israele

Un combattente di Hezbollah è stato ucciso nel sud del Libano da Israele. Lo riferisce lo stesso partito armato filo-iraniano in un breve comunicato citato dalla tv al Manar.

Meloni partecipa stasera al vertice su Israele

È un vertice a cinque il formato della riunione che si terrà stasera per fare il punto sulla situazione in Israele. A quanto si apprende da fonti italiane, prenderà parte la presidente del Consiglio Giorgia Meloni assieme agli altri leader in videocollegamento, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Rishi Sunak.

Israele bombarda postazioni Hezbollah in Libano

L'esercito israeliano sta attaccando postazioni degli Hezbollah in Libano dopo l'infiltrazione di miliziani nel suo territorio. Lo riferiscono alcuni report ripresi dai media. L'esercito ha anche fatto sapere che due colpi di mortaio sono stati sparati dal Libano verso Israele. Intanto il Comune di Kiryat Shmona, centro importante del nord, ha ordinato ai suoi cittadini di andare nei rifugi.

Netanyahu: risposta ad Hamas cambierà il Medio Oriente

La risposta di Israele all'attacco di Hamas da Gaza «cambierà il Medio Oriente». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu incontrando i sindaci delle cittadine israeliane a ridosso della Striscia. «Lo Stato - ha aggiunto - non lascerà nulla di intentato per aiutarvi».

Video

 

Media: oltre 10 britannici morti o dispersi

Sono più di 10 i cittadini britannici morti o dispersi in Israele dopo gli attacchi di Hamas. Ne dà notizia Sky News. L'emittente conferma inoltre che uno dei morti era un militare israeliano con passaporto anche britannico, come si era già appreso.

Gaza: almeno 560 morti e 2.900 feriti

Il bilancio delle vittime nella guerra con Israele sale a 560, informa il ministero di Sanità palestinese, mentre Israele ha colpito gli obiettivi di Hamas per il terzo giorno consecutivo. «560 persone sono state uccise e altre 2.900 ferite» nei combattimenti iniziati sabato dopo che i militanti di Hamas hanno lanciato migliaia di razzi su Israele nell'attacco a sorpresa all'alba. Il precedente bilancio prima delle 8.00 di stamani era di 436 morti e 2.270 feriti.

 

 

Esercito israeliano: miliziani infiltrati dal Libano

L'esercito israeliano ha fatto sapere che alcuni sospetti miliziani si sono infiltrati dal Libano in territorio israeliano. «I soldati - ha detto il portavoce - si sono dispiegati nella zona». Ai residenti di numerose località è stato detto di chiudersi in casa. Secondo alcuni report, «almeno 4 terroristi sono coinvolti in sparatorie» con i soldati israeliani.

 

Meloni sente Mikati: «Evitare allargamento del conflitto»

La presidente del Consiglio auspica «un rapido decremento del conflitto, evitando un allargamento che avrebbe conseguenze incalcolabili per tutta l'area». È quanto affermato dalla stessa premier, come riferisce Palazzo Chigi, «in una conversazione telefonica con il Primo Ministro della Repubblica libanese, Najib Mikati», in cui «sono stati affrontati gli ultimi sviluppi nella regione, con particolare riferimento al conflitto in corso in Israele»

Cbs: gli americani uccisi in Israele sono almeno 9

Gli americani uccisi in Israele sono almeno nove. Lo riporta Cbs citando un portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.

Raid su mercato a nord di Gaza: 50 morti

Aerei israeliani hanno bombardato il mercato ortofrutticolo di Jabalia, nel nord della Striscia, in quel momento molto affollato. Lo riferiscono testimoni secondo cui sul posto ci sono decine di cadaveri. In seguito l'ospedale di Gaza ha riferito che i morti sono oltre 50. Gli abitanti del posto - secondo le stesse fonti - hanno prestato soccorso ai feriti.

Aeroporto di Amburgo chiuso per minaccia di attentato

«A causa di una minaccia di attentato a un aereo proveniente dalla capitale iraniana Teheran, le operazioni di volo all'aeroporto di Amburgo sono state completamente sospese»: lo scrive l'agenzia tedesca Dpa citando una portavoce dello scalo e precisando che dalle 12:40 ora locale e italiana «non ci sono stati né decolli né atterraggi». Un portavoce della Polizia federale ha dichiarato che in mattinata la stessa Bundespolizei ha ricevuto una e-mail con la minaccia di un attentato contro il volo Teheran- Amburgo e che questo avvertimento è stato preso molto sul serio, scrive sempre la Dpa. L'aereo, che era atterrato ad Amburgo circa alle 12:20, si trova ora in un'area speciale. I 198 passeggeri e i 16 membri dell'equipaggio nel frattempo hanno lasciato l'aereo e sono stati sottoposti a controlli di sicurezza in un'area separata. Il velivolo e i bagagli sono stati perquisiti.

 

 

Hezbollah smentisce il lancio di razzi dal sud del Libano

La tv al Manar degli Hezbollah libanesi smentisce la notizia, diffusa in precedenza da media sauditi, circa il lancio di razzi dal sud del Libano verso Israele.

Media Israele: 800 morti

Sarebbero 800 i morti a seguito dell'attacco lanciato sabato da Hamas contro Israele. Lo riporta il Times of Israel sulla base di rapporti di stampa dei media locali non ancora confermati dalle autorità.

Hamas: 4 ostaggi uccisi da raid israeliani

Quattro prigionieri israeliani sono stati uccisi dai raid israeliani su Gaza nelle ultime ore: lo ha detto Abu Obeida, portavoce delle Brigate Izzedin al Qassam, ala armata di Hamas, citato dalla tv al Manar del partito libanese Hezbollah.

Israele ordina assedio completo di Gaza

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato «l'assedio completo» della Striscia di Gaza. «Ho ordinato il completo assedio: non ci sarà elettricità, nè cibo, nè benzina. Tutto è chiuso», ha aggiunto Gallant dopo una consultazione di sicurezza al Comando Sud di Beersheba. «Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza», ha detto, citato dai media.

 

 

 

Razzi verso Tel Aviv e Sderot

I media israeliani riferiscono che razzi sono caduti in un'area all'aperto di Tel Aviv, sulla Route 1 nello Shefala, nessuna vittima è stata segnalata. C'è stato anche un colpo diretto su Sderot, e pure in questo caso le autorità non hanno segnalato vittime. Intanto le sirene d'allarme suonano a nord fino a Hadera e Wadi Ara. Lo riferiscono i media israeliani.

Razzo da Gaza vicino ad aeroporto Tel Aviv

Un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza è caduto vicino all'aeroporto internazionale Ben Gurion a Tel Aviv senza provocare feriti o danni.

Lo ha riferito il Times of Israel, secondo cui sul web circolano filmati che mostrano colonne di fumo alzarsi da un campo nei pressi dell'aeroporto.

Hamas, chi è Yahya Sinwar: la mente a capo del gruppo che sfida Israele

La mente dei rapimenti avvenuti sotto la pioggia dei razzi si chiama Yahya Sinwar. È stato lui a guidare i terroristi urlanti arrivati dalla Striscia a bordo dei camion, armati di kalashnikov, e a ordinare di «uccidere quanti più ebrei possibile, di rapire, terrorizzare, picchiare».

 

 

Sirene di allarme in centro Israele, compresa Gerusalemme

Le sirene di allarme sono risuonate nella zona centrale di Israele e anche a Gerusalemme per il lancio di razzi da Gaza. Lo fanno sapere i servizi di segnalazione locali aggiungendo che si sono udite esplosioni in cielo dovute all'intercettamento dei razzi da parte dell'Iron Dome

Esercito Israele: raggiunti in 48 ore 300mila riservisti

«Siamo in un amplissimo processo di reclutamento dei riservisti». Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, citato dai media. «In 48 ore - ha spiegato - abbiamo raggiunto 300.000 riservisti».

Israele, nuovo raid contro Hamas a Gaza

Le forze israeliane (Idf) hanno reso noto che stanno effettuando nuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza contro obiettivi di Hamas. Lo riferisce il Times of Israel.

Qatar media scambio prigionieri tra Hamas e Israele

Il Qatar sta mediando un urgente scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Lo riporta la Xinhua, citando una fonte del Movimento di resistenza islamica. «Con il sostegno degli Stati Uniti, il Qatar sta cercando di raggiungere l'accordo urgente che porterebbe al rilascio delle donne israeliane catturate da Hamas in cambio di donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane», ha detto la fonte, secondo cui Hamas ha informato il Qatar che sarebbe disponibile all'operazione se tutte le 36 donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane fossero rilasciate. Da Israele non c'è al momento alcuna conferma della mediazione.

Quasi 500 morti nella Striscia di Gaza

È arrivato a quasi 500 il bilancio dei morti a Gaza per i raid di Israele dopo l'attacco dalla Striscia. Lo ha detto il ministero della sanità locale. I feriti sono 2300.

Tajani: italiani stanno già rientrando da Israele

«Stanno già rientrando da Israele i primi italiani con voli della compagnia aerea El Al» e stiamo facendo comunque di tutto per metterli in sicurezza«: lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo in diretta telefonica su Radio Rtl. Tajani ha ribadito che »non ci sono notizie negative« sugli italiani in Israele. »Naturalmente seguiamo minuto per minuto tutti i nostri connazionali con l'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv, con il nostro Consolato a Gerusalemme, con la nostra Unità di Crisi al Ministero degli Esteri.

Egitto: Israele avvertito che Hamas stava preparando «qualcosa di grosso»

Israele era stato avvertito dall'intelligence egiziana che Hamas stava preparando «qualcosa di grosso», ma ha ignorato gli avvertimenti. È quanto sostiene una fonte dell'intelligence egiziana citata a condizione di anonimato dai media israeliani. Le autorità di Israele, ha aggiunto la fonte, hanno preferito concentrarsi sulla minaccia proveniente dalla Cisgiordania ignorando quella dalla Striscia di Gaza. «Li abbiamo avvertiti che stava per esplodere la situazione e anche molto presto. E sarebbe stato grande. Ma hanno sottovalutato questi avvertimenti», ha detto la fonte, che parla a condizione di anonimato.

Iran: noi con Hamas ma non siamo dietro attacchi

«Noi appoggiamo orgogliosamente e incrollabilmente la Palestina, tuttavia non siamo coinvolti nella risposta palestinese (l'attacco a Israele, ndr), che è stata condotta solo dai palestinesi»: lo ha dichiarato in una nota la missione dell'Iran presso le Nazioni Unite, riferendosi agli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico. «L'azione della Resistenza palestinese è stata una difesa pienamente legittima contro i crimini e le usurpazione dell'illegittimo regime sionista», si legge ancora nel comunicato della missione di Teheran.

 

 

Tajani: al lavoro per rientro dei connazionali da Israele

«In partenza in direzione Firenze per gli Stati Generali della diplomazia culturale. Al lavoro per cercare di aiutare i connazionali bloccati in Israele a rientrare in Italia. La loro sicurezza è la priorità più assoluta del governo». Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Uccisi 400 miliziani di Hamas e Jihad islamica nei raid su Gaza

Le Forze della Difesa israeliana stimano di aver ucciso circa 400 miliziani di Hamas e della Jihad islamica durante l'ondata di attacchi notturni condotti sulla Striscia di Gaza. Lo ha detto nel corso di un briefing il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell'Idf.

Onu: oltre 123mila sfollati nella Striscia di Gaza

Più di 123.000 persone sono state sfollate nella Striscia di Gaza , segnala l'ufficio Affari umanitari delle Nazioni Unite.

Israele: combattimenti con Hamas in 8 località vicino a Gaza

Scontri sono in corso tra le forze israeliane e Hamas in sette, otto località in territorio israeliano intorno alla Striscia di Gaza. Lo riferiscono i militari israeliani, come riporta il Times of Israel. «Stiamo ancora combattendo - ha detto il portavoce militare Richard Hecht - Ci sono tra i sette e gli otto luoghi aperti intorno a Gaza in cui abbiamo ancora combattimenti contro terroristi». «Pensavano avremmo avuto entro ieri il pieno controllo - ha aggiunto - Spero lo sarà entro la fine della giornata».

 

 

Prezzo del gas oltre i 40 euro

Il prezzo del gas balza oltre 40 euro in avvio di contrattazioni, con le paure per una escalation della guerra in Israele. Ad Amsterdam le quotazioni salgono dell'8,3% a 41,40 euro al megawattora.

Urso, rischi energetici dal conflitto in Israele

L'attacco ad Israele crea «una situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, per esempio per l'energia». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso parlando a Rai News 24. «Così come è accaduto per la guerra di Russia in Ucraina per il gas, così potrebbe accadere di nuovo perché da quei paesi dal Nord Africa arrivano altre risorse - ha detto il ministro - Dobbiamo capire anche se dobbiamo pensare all'autonomia energetica del nostro Paese».

Israele: sabato peggior giornata della nostra storia

«Di gran lunga la peggiore giornata nella storia di Israele»: così un portavoce delle Forze di difesa di Israele (Idf) su X definisce sabato scorso, il giorno dell'attacco di Hamas allo Stato ebraico, secondo cui l'attacco è paragonabile a Pearl Horbor o all'11 settembre.

 

 

 

Gaza, 436 morti

I morti a Gaza per gli attacchi di Israele sono arrivati a 436 con 2.270 feriti. Questo il nuovo bilancio reso noto dal ministero della sanità della Striscia.

Hamas ancora in 6 posti nel sud, altri entrati di notte

Ci sono ancora 6 località nel sud di Israele vicino alla frontiera in cui sono in corso combattimenti con i miliziani di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari nominando le località di Beeri, Kfar Aza, Nirim e Alumim. I milziani - ha aggiunto - hanno varcato la linea di confine non solo la sera dell'attacco ma anche negli ultimi due giorni. Nella notte scorsa sono stati 70 «i terroristi che si sono infiltrati in Israele».

Esercito, 80 terroristi trovati in Israele nella notte

Questa mattina presto le Forze di difesa israeliane hanno reso noto che circa 80 terroristi sono stati trovati nel Paese durante la notte, mentre i combattimenti sono continuati in sei località lungo il confine con Gaza. Almeno 800 obiettivi di Hamas a Gaza sono stati colpiti dall'esercito. Lo riferiscono i media israeliani.

Colpiti 500 obiettivi a Gaza nella notte

Le Forze della difesa israeliana hanno colpito nella notte oltre 500 obiettivi nella Striscia di Gaza e i bombardamenti stanno continuando ora. Lo rende noto l'esercito israeliano, spiegando che «obiettivo è quello di distruggere le capacità del gruppo terroristico di Hamas». Tra gli obiettivi colpiti nelle ultime ore ci sono diversi posti di comando, un edificio che ospita agenti di Hamas, un centro di comando utilizzato da un alto funzionario delle forze navali di Hamas, una «risorsa operativa utilizzata da Hamas» situata all'interno di una moschea a Jabaliya e una risorsa utilizzata dal gruppo terroristico per l'intelligence.

Israele verso l'operazione via terra a Gaza in 24-48 ore

Gli Stati Uniti si attendono che Israele lanci un'ampia operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24- 48 ore. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Israele avrebbe chiesto agli Stati Uniti missili per l'Iron Dome, bombe di piccolo diametro, munizioni per mitragliatrici e una maggiore cooperazione nella condivisione di informazioni di intelligence.

 

@ilmessaggero.it Servizio di Stefania Piras. A un certo punto nelle redazioni dei giornali stamattina avviene una cosa singolare: le agenzie battono a ripetizione notizie sulla guerra, missili e morti. Ma non è il conflitto in Ucraina. E' la guerra d'invasione lanciata da Hamas contro Israele. Incursori palestinesi sono riusciti a violare militarmente delle città a sud di Israele. Contemporaneamente dalla Striscia di Gaza è partito il lancio di centinaia e centinaia di razzi non tutti sono stati intercettati dal  famoso sistema difensivo Iron Dome. E' una guerra e per come è iniziata ha delle similitudini con la guerra dello Yom Kippur scatenata esattamemte 50 anni fa. Fu un attacco a sorpresa, anche quello. Chi sta armando i terroristi di Hamas oggi? Le prime dichiarazioni di sostegno sono arrivate dal partito armato jihadista filo iraniano Hezbollah. In una dichiarazione dicono che i razzi sono un messaggio ai Paesi arabi che normalizzano i legami con Israele che deve continuare a essere trattato come un nemico da distruggere. E così un siluro oggi è partito dritto contro l'accordo tra Arabia Saudita e lo Stato Ebraico che solo 10 giorni fa sembrava vicinissimo, quando c'è stata la prima visita di un ministro israeliano a Riad. Dietro ai razzi non è difficile scorgere la mano dell'Iran (lo stesso Paese che tiene in carcere il premio Nobel per la pace 2023 Narges Mohammadi). I recenti accordi di Israele con i paesi islamici isolano pesantemente Teheran. #guerra #israele #hamas #guerra #palestina #ilmessaggero ♬ Intense Music(850540) - Pavel

 

Musk segnala il post del leader iraniano su Twitter

Il post della Guida suprema iraniana Ali Khamenei per celebrare gli attacchi di Hamas in Israele «viola le regole di X. In ogni caso X ha deciso che potrebbe essere nell'interesse del pubblico far restare il post accessibile». È la segnalazione della piattaforma ai suoi utenti, accompagnata da una dichiarazione di Elon Musk. «La posizione di Khamenei è chiara, il suo obiettivo è l'eliminazione di Israele e non sostenere i palestinesi. Questo non accadrà. Quello che invece accade, decennio dopo decennio, è un ciclo di violenza senza fine. Alimentare le fiamme dell'odio non sta funzionando. Forse è il momento di considerare altro», mette in evidenza Musk. 

Israele verso l'operazione via terra

Gli Stati Uniti si attendono che Israele lanci un'ampia operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Israele avrebbe chiesto agli Stati Uniti missili per l'Iron Dome, bombe di piccolo diametro, munizioni per mitragliatrici e una maggiore cooperazione nella condivisione di informazioni di intelligence. 

di Mauro Evangelisti

Attesa per l’invasione di terra nella Striscia di Gaza dell’Esercito israeliano mentre si aggrava il bilancio delle vittime dopo l’attacco con missili, droni e raid dei terroristi: almeno 700 vittime e quasi 2.300 feriti tra gli israeliani, molti sono gravissimi. Tra i palestinesi, i morti sono più di 400, i feriti 2.200. Ma rischiano di essere i numeri parziali di una guerra che non sarà breve.

Israele, c'è il rischio che la guerra coinvolga altri Paesi? I razzi di Hezbollah aprono il fronte Nord

OBIETTIVI
«Faremo tutto il necessario per proteggere la nostra gente e ripristinare la sicurezza» dice in serata il generale Daniel Hagari, portavoce dell’Idf, le forze di difesa israeliane.

I combattimenti negli insediamenti a ridosso della Striscia di Gaza, dove i terroristi di Hamas sabato hanno fatto irruzione uccidendo e catturando militari e civili, proseguono. La caccia a quelli che l’Esercito israeliano definisce «infiltrati» va avanti, «le nostre forze hanno combattuto alla periferia del confine di Israele con Gaza per liberare l’area». E una cinquantina di aerei dell’aviazione ha bombardato di nuovo a Beit Hanoun: «L’Air Force sta operando a pieno regime, con migliaia di riservisti pronti». In rete circolano i video dei riservisti schierati a ridosso della Striscia che cantano l’inno. Nei cellulari dei palestinesi che vivono a Gaza stanno arrivando messaggi di testo e audio di Israele che avverte: evacuate, andate via, vi abbiamo avvisato. Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir chiede a «tutti i cittadini israeliani idonei di armarsi. Chi non ha precedenti penali o problemi di salute potrà ricevere il porto d’armi in una settimana tramite una intervista telefonica». Altri appelli ai residenti degli insediamenti israeliani di Sderot (dove ieri sono stati segnalati ancora terroristi): restate nelle case. Nella notte tra sabato e domenica colonne di tank sono giunte ai confini con la Striscia. Tutti questi elementi fanno pensare che le forze armate stanno preparando l’avanzata di terra dentro Gaza, dopo la risposta degli attacchi aerei che hanno distrutto edifici usati da Hamas. Gli attacchi, però, vista anche la densità della popolazione, hanno causato anche la morte di civili.

Entrare dentro Gaza, 350 chilometri quadrati in cui vivono poco meno di 2 milioni di persone, è un’azione probabile ma densa di insidie, tenendo anche conto che nei tunnel e nei seminterrati delle case cadenti sono tenuti prigionieri almeno 100-150 ostaggi. Israeliani, soldati e civili, ma anche stranieri, americani, tedeschi, messicani, nepalesi, thailandesi, perché Hamas (ma anche Jihad islamica e Brigate dei Martiri di Al Aqsa) nella spietatezza dell’assalto di sabato ha preso chiunque, dai giovani che si stavano divertendo durante un festival musicale nel deserto agli immigrati asiatici che erano in Israele per lavorare. Hamas, che ha ufficialmente ringraziato l’Iran per il sostegno ricevuto, si aspetta l’irruzione dell’esercito israeliano. Dice che risponderà, ha inviato «nuove armi e uomini per rinforzare lo schieramento di chi è già entrato in Israele». Non solo: nel territori di Israele ci sono almeno due cellule dormienti di Hamas che potrebbero seminare panico, morte e distruzione a Tel Aviv. L’azione di sabato era stata preparata per lunghi mesi. La risposta dell’Esercito israeliano deve essere soppesata proprio per valutare per tempo cosa hanno in mente i vertici di Hamas: i bombardamenti dell’aviazione e l’irruzione nella Striscia erano prevedibili, dunque il piano dei palestinesi potrebbe avere già contemplato una serie di contromisure. L’obiettivo dell’Esercito israeliano sarà decapitare le organizzazioni terroristiche, ma bisognerà capire quanto in profondità si potrà arrivare, quale sarà l’estensione delle zone interessate dal blitz.

COLONNE
Non solo: le stesse immagini dei carri armati in viaggio verso Sud, i tank Merkava, sono state viste anche verso Nord, perché Israele non può permettersi di sottovalutare al confine settentrionale con il Libano, possibili attacchi degli hezbollah filo iraniani che già ieri hanno lanciato razzi contro tre postazioni israeliane. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato l’evacuazione delle comunità vicino al confine con il Libano per prevenire un’emergenza simile a quella di sabato nel Sud, nei pressi del confine con la Striscia di Gaza. Ieri pomeriggio, quando in Italia non erano ancora le 15, il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha votato la messa in stato di guerra. Vuole dire che si possono intraprendere «attività militari significative».

Le immagini della ferocia dell’assalto agli insediamenti e ai kibbutz israeliani, le ragazze uccise senza pietà, i bambini rapiti, le centinaia di cadaveri lasciati nel deserto dove si stava svolgendo il festival musicale, hanno inevitabilmente saldato il sostegno dell’opinione pubblica israeliana, ma anche di molti Paesi occidentali, a una risposta molto forte. «Hamas è stato più barbaro e più brutale dell’Isis - ha detto il generale Daniel Hagari - lasciatemi essere chiaro: Israele risponderà con determinazione e forza a questi crimini di guerra immotivati». Il ministro della Difesa, Yoav Gallant: «Le regole della guerra sono cambiate. Il prezzo che la Striscia di Gaza pagherà sarà molto alto, e cambierà la realtà per generazioni». Gli Stati Uniti ieri hanno confermato il sostegno a Israele. Biden invierà importanti quantitativi di armi. Spiega il sito Politico: «Un’opzione che la Casa Bianca potrebbe prendere in considerazione è quella di rilasciare una riserva poco conosciuta di munizioni americane immagazzinate in Israele. Le armi sono destinate agli Stati Uniti per l’uso nei conflitti in Medio Oriente, ma gli Usa hanno anche consentito a Israele di accedere alle munizioni in caso di emergenza». Non solo. La Marina Usa avvicinerà a Israele alcune navi sia per solidarietà al Paese sia per eventuali operazioni di evacuazione di cittadini statunitensi. In particolare la portaerei a propulsione nucleare Uss Gerald R. Ford, che, secondo la Cnn, «stava navigando con la Marina Italiana a inizio della settimana appena conclusa, si dirigerà verso Israele, accompagnata da cacciatorpediniere e incrociatori lanciamissili».

Aggiunge la Cnn: «Gli Stati Uniti stanno inoltre adottando misure per rafforzare la presenza di aerei da combattimento nella regione, compresi gli squadroni di F-35, F-15, F-16 e A-10». La Germania intanto taglia gli aiuti ai palestinesi. «Questi attacchi contro Israele segnano una frattura terribile. Ora rivedremo il nostro intero impegno per i territori» dice il ministro dello Sviluppo, Svenja Schulze.

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