Bari, decine di associazioni in piazza per chiedere lo stop al conflitto in Medio Oriente

Bari, decine di associazioni in piazza per chiedere lo stop al conflitto in Medio Oriente
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 11:34

“Fermiamo la violenza, riprendiamo per mano la pace” è lo slogan della manifestazione regionale che si svolgerà domani a Bari, a partire dalle 17 in piazza Diaz. Una mobilitazione organizzata dopo l'acuirsi del drammatico conflitto che si sta consumando in Israele e Palestina dopo l'attacco di Hamas ai civili israeliani e dopo la controffensiva di Tel Aviv contro Gaza. A promuoverla alcune organizzazioni regionali come Acli, Anpi, Arci, Auser, Azione Cattolica, Banca Etica, Centro Studi "Hrand Nazariantz", Cgil Puglia, Frati Minori di Puglia e Molise, Forum Terzo Settore Puglia Libera, Movimento Nonviolento, Masci, Meic, Partito della Rifondazione Comunista, Peacelink, Provincia delle Puglie dei Frati minori cappuccini, Rete dei Comitati per la Pace, Rete delle donne costituenti, Sinistra Italiana, Stati Generali delle donne, Ufficio regionale Pastorale sociale e del Lavoro. Alla piattaforma creata appositamente è giunta l'adesione di alcune decine di associazioni locali laiche e confessionali, in particolare molti comitati per la pace locali di diverse città, Radici Future, Migrantes e Comboniani dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto e gli Uffici Pastorali sociali e del Lavoro delle diocesi di Bari e di Altamura.

La mobilitazione

La manifestazione-presidio chiederà «l'immediato intervento della comunità internazionale e la fine delle ostilità tra Israele e Palestina». Nel documento, che ricalca l'appello nazionale sottoscritto dalla principali organizzazioni della società civile, si condanna «l'ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara della presa di ostaggi. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione».
«Non vi è giustificazione alcuna - si legge - per l'operato di Hamas. Neppure la disperazione e l'esasperazione del popolo palestinese, vittima da decenni dell'occupazione, della restrizione delle libertà, della demolizione delle case, dell'espropriazione dei terreni e delle continue provocazioni delle frange radicali della destra israeliana e dei coloni può trovare una risposta nell'azione terroristica e militare. La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia palestinese sia israeliana, è assoluta. Hamas - affermano - deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità per il bene del popolo palestinese. Israele non deve reagire con la sua potenza militare contro la popolazione della Striscia di Gaza o usare metodi di rappresaglia come togliere cibo, luce, acqua ad una popolazione anch'essa ostaggio della violenza scatenata da Hamas».
Gli organizzatori della manifestazione ventilano «il rischio imponderabile del conflitto che potrebbe travolgere il Medio Oriente.

Ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite - prosegue il documento - affinché assuma la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l'immediato cessate il fuoco. Noi, come gruppi, movimenti, associazioni della società civile, siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere il cammino della pace: invitiamo tutti i cittadini e cittadine ad aderire e partecipare al presidio convocato a Bari».

L'altra manifestazione e la polemica

Intanto, relativamente alla seconda manifestazione organizzata da un gruppo di associazioni studentesche sempre per domani a Bari, Forza Italia ha depositato in prefettura richiesta formale perché il prefetto blocchi la mobilitazione, vietandola di fatto. «Il Direttivo barese di Forza Italia - è scritto in una nota - denuncia l’iniziativa provocatoria di due organizzazioni studentesche e universitarie comuniste. Provocatoria e sobillatoria. Non ci sono altre parole per definire la manifestazione indetta per domani a Bari (come in altre città d’Italia) dalle organizzazioni studentesche e universitarie Opposizione Studentesca d’Alternativa e Cambiare Rotta».

Da qui la richiesta al prefetto «di non autorizzare la manifestazione, inopportuna e deprecabile, perché plaude all’attacco perpetrato contro la popolazione civile israeliana dal movimento terroristico di Hamas, che ha ucciso e rapito barbaramente persone innocenti e indifese, tra cui anziani, donne e bambini. Una carneficina bestiale, definita invece biecamente, da queste organizzazioni studentesche e universitarie, non come un atto terroristico ma come «la resistenza palestinese che è passata al contrattacco».

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