Catania, neonata morta, i genitori: «Io e papà pianto tutta la notte». La procura

Catania, neonata morta, i genitori: «Io e papà pianto tutta la notte». La procura
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Domenica 15 Febbraio 2015, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 11:07
«Io e tuo papà abbiamo pianto tutta notte», poi ci siamo «addormentati un pò con la tua camicetta in mezzo a noi». È il messaggio alla figlia Nicole postato da Tania Laura Egitto sul proprio profilo Facebook. La notte scorsa è stata la prima trascorsa a casa dopo le dimissioni dalla clinica Gibiino di Catania, dove il 12 febbraio scorso è venuta al mondo la bambina che è morta in ambulanza in un viaggio verso Ragusa per la mancanza di posti letto nelle Utin ospedaliere etnee.



«Siamo a casa», scrive Tania Laura Egitto in un messaggio rivolto alla figlia Nicole e postato sul Facebook, «ed io e il tuo papà stanotte non avremmo dovuto dormire per cullare te, darti da mangiare, cambiarti il pannolino... invece abbiamo pianto quasi tutta la notte per poi addormentarci un pò con la tua camicetta in mezzo a noi, forse sei stata tu amore di mamma a cullarci per farci dormire...»



«Amore mio piccola... mi dicono - posta Anna Laura Egitto - che adesso sei un angioletto e che il Signore aveva bisogno di te.. In realtà amore mio io e il tuo papà avevamo bisogno di te più di chiunque altro.. e adesso non riusciamo a consolarci... è troppo difficile, è un vuoto troppo grande... Ti amiamo.. ti amiamo tanto».



Nessun nome di indagati. «Non si possono comunicare i nomi degli indagati» nell'inchiesta sulla morte della piccola Nicole, perchè «dovranno ricevere informazione di garanzia». Lo afferma il procuratore di Catania, Giovanni Salvi, confermando che «domani pomeriggio sarà conferito incarico di consulenza tecnica medico legale sulla salma» che sarà composto da «un medico legale, da un ginecologo e da uno specialista di neonatologia e rianimazione».



Indagini in due ambiti. Le indagini sulla morte della piccola Nicole «sono oggi divise in due ambiti». Lo afferma il procuratore di Catania, Giovanni Salvi. «Da un lato - aggiunge il magistrato - l'individuazione delle dirette responsabilità nella morte della piccola Nicole; tra queste responsabilità vi sono anche le ipotesi omissive relative a comportamenti che possano aver contribuito all'evento per l'individuazione dell'unità di rianimazione, in relazione alle informazioni ricevute circa le condizioni critiche in cui versava la bambina. Dall'altro lato - precisa il procuratore Salvi - si procede separatamente alla valutazione di responsabilità per omissione con riferimento alla messa a disposizione delle unità di rianimazione neonatale, alle segnalazioni di insufficienza di quelle funzionanti, alla previsione di meccanismi atti a far fronte ad emergenze nella situazione data».



L'ambulanza era idonea. «Le caratteristiche dell'ambulanza» che ha curato il trasporto di Nicole da Catania all'Utin dell'ospedale di Ragusa «sono risultate idonee al trasporto in rianimazione neonatale», e «il mezzo è stato presidiato da medici rianimatori».
Lo precisa il procuratore Giovanni Salvi, ricordando che le indagini sul caso sono condotte da polizia di Stato, squadra mobile e Sezione di polizia giudiziaria, e sono coordinate da due sostituti procuratori, Alessandra Tasciotti e Angela Brugaletta, e dall'aggiunto Giuseppe Toscano.
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