Balneari, nuovo scatto procedura Ue contro l'Italia sulle concessioni: due mesi di tempo, poi possibile deferimento alla Corte

Balneari, avanti con la procedura Ue contro Italia su concessioni: possibile deferimento alla Corte
Balneari, avanti con la procedura Ue contro Italia su concessioni: possibile deferimento alla Corte
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Giovedì 16 Novembre 2023, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 14:20

La Commissione europea ha deciso di proseguire nella procedura contro l'Italia per le concessioni balneari. Il nuovo passaggio è rappresentato da un 'parere motivatò in base al quale all'Italia viene ingiunto di conformarsi al diritto dell'Unione e viene sollecitata a comunicare i provvedimenti disposti a tal fine entro due mesi. Se lo Stato non provvede a conformarsi, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia dell'Unione europea.

Bruxelles ritiene che le autorizzazioni, il cui numero è limitato per via della scarsità delle risorse naturali (ad esempio le spiagge), devono essere rilasciate per un periodo limitato e mediante una procedura di selezione aperta, pubblica e basata su criteri non discriminatori, trasparenti e oggettivi.

Nel 2016 la Corte di giustizia dell'Unione europea aveva stabilito che la normativa pertinente e la pratica esistente a quel tempo in Italia di prorogare automaticamente le autorizzazioni vigenti delle concessioni balneari erano incompatibili con il diritto dell'Unione. L'Italia ha prorogato le autorizzazioni vigenti fino alla fine del 2033 e ha vietato alle autorità locali di avviare o proseguire procedimenti pubblici di selezione per l'assegnazione di concessioni, che altrimenti sarebbero scadute, violando il diritto dell'Unione. Nel 2020 Bruxelles aveva dato all'Italia due mesi di tempo per rispondere. Poi la questione si è arenata per responsabilità di diversi governi. Ora c'è un nuovo passo della procedura: l'Italia ha due mesi di tempo per agire.

Il portavoce

La Commissione Europea «ha mandato un parere motivato», il secondo stadio della procedura d'infrazione Ue, all'Italia «sulle concessioni balneari, come seguito alla lettera di messa in mora del 2020». Lo dice la portavoce al Mercato Interno Johanna Bernsel, rispondendo a una domanda specifica durante il briefing quotidiano con la stampa. Seguendo una procedura assai inusuale, la decisione non è stata inclusa nel lungo comunicato stampa mensile che riassume le procedure d'infrazione, diffuso oggi, ma è stata pubblicata solo nel database.

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