Adolescenti, la nuova mappa dei rischi:
«Webcam, “canne” e diete fai da te»

Sorpasso: più ore in rete che davanti alla televisione
Sorpasso: più ore in rete che davanti alla televisione
3 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Novembre 2010, 18:42
ROMA (29 novembre) - Il pericolo per i giovani di oggi? Non pi la tv, sorpassata da Internet, ma non neanche la sigaretta a cui i ragazzi sembrano preferire le “canne” L'edizione 2010 dell'indagine “Abitudini e Stili di vita degli adolescenti” della Società italiana di pediatria (Sip), realizzata su un campione di 1.300 studenti delle scuole medie di età compresa tra 12 e 14 anni ha evidenziato la nuova mappa dei rischi per i teen agers. E al primo posto tra i comportamenti pericolosi ci sono telefonini e webcam .



Inviare foto, dare informazioni personali, farsi vedere in webcam, accettare incontri con sconosciuti: continuano a crescere i comportamenti potenzialmente a rischio degli adolescenti. Oltre il 16% (contro il 12,8% del 2009) dichiara di aver dato il proprio numero di telefono a uno sconosciuto, ed il 24,6% non ha esitato a inviare una sua foto. Nel Mezzogiorno il fenomeno assume proporzioni maggiori, dove quasi un adolescente su tre dichiara di aver dato informazioni personali. Nella stragrande maggioranza dei casi questi «sconosciuti» sono altri adolescenti ma non sono rari i casi in cui l'interlocutore sia un adulto.



Resta alta, ma si riduce di anno in anno, invece, la percezione del rischio su una lista di comportamenti potenzialmente pericolosi che i pediatri sottopongono da anni al campione, come ubriacarsi o avere rapporti sessuali non protetti. Aumenta inoltre (dal 67,4% al 68,2%) la percentuale di chi dichiara di adottare deliberatamente questi comportamenti pericolosi.



Cala il consumo di sigarette e alcolici ma cresce quello di “canne” così come un'altra pericolosa abitudine, quella delle diete fai da te. Meno di uno su tre dichiara di fumare sigarette, dato in lieve calo rispetto allo scorso anno (27,7% contro 29,5%). In leggera diminuzione anche il consumo di alcolici, che comunque rimane alto (beve birra il 47%, vino il 40%, liquori il 18%). Cresce - dato molto probabilmente anche sottostimato - il consumo di canne: il 9% del campione dice di aver provato almeno una volta uno spinello contro l'8% dello scorso anno. L'1,5% (contro lo 0,3% di un anno fa) ammette di aver provato l'ecstasy che viene percepita sempre di meno come una droga pericolosa. Oltre un ragazzo su cinque ha fatto una dieta dimagrante ma solo il 32% si è rivolto ad un medico. Dilaga dunque la dieta fai da te, sperimentata dal 35% degli adolescenti, percentuale che arriva al 43% fra le ragazze.



È la prima volta che si assiste al sorpasso di Internet sulla televisione: gli intervistati, nello studio che ha riguardato 1.300 studenti fra i 12 e i 14 anni, che passano più di tre ore al giorno sul web (17,2%) superano quelli che passano più di tre ore al giorno davanti al piccolo schermo (15,3%), dato in calo rispetto allo scorso anno quando la percentuale dei ragazzi che guardava la tv più di tre ore al giorno era pari al 22%.



È Facebook il protagonista indiscusso del web: oltre il 67% ha un profilo, con un incremento del 35% rispetto allo scorso anno. Nel 2009 aveva infatti il profilo «solo» il 50% e nel 2008 era una esigua minoranza. Le cybernaute superano i colleghi maschi: 68,7% contro il 65,8%. Solo il 17% dichiara di avere un proprio blog, percentuale che nel 2009 era enormemente più alta, pari al 41,2%. I ragazzi si connettono più per ragioni di contatti sociali che per motivi di studio e oltre la metà ha tv e pc in camera da letto. Sempre elevatissima (86%) la cattiva abitudine di guardare la tv durante i pasti.



Più della metà degli adolescenti italiani vorrebbe l'educazione sessuale nelle scuole, anche se ben il 58% ritiene di avere già tutte le informazioni che gli sono necessarie a proposito del sesso, apprese soprattutto dagli altri ragazzi. Nel dettaglio, dai dati emerge che il 50,4% del campione vorrebbe che venisse introdotta l'educazione sessuale in classe. Il 68% dichiara di avere (o avere già avuto) il “ragazzo” o la “ragazza”. Per saperne di più meno di un terzo si rivolge alla mamma, meno di un quinto al papà, poco più di un decimo agli insegnanti. Il 16% si rivolge al pediatra o medico di famiglia, il 18% cerca le informazioni sui forum in Internet. L'età giusta? Per il 40% del campione non c'è, è «quando ci si sente pronti». Il 16,9% ritiene che sia 14 anni (era l'11,7% nel 2009), il 17% 16 anni e il 25% 18 anni.



L'indagine patrocinata dal Ministero della Gioventù, sarà presentata al convegno «La società degli adolescenti» giovedì 2 dicembre a Salsomaggiore.