Uomo carbonizzato nel Tarantino: è giallo, nessuna pista esclusa

L'auto in fiamme
L'auto in fiamme
di Nazareno DINOI
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Lunedì 11 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:36


Se non ci saranno sviluppi prima dalle indagini dei carabinieri e dei vigili del fuoco, bisognerà attendere almeno quattro giorni per sapere qualcosa sulla tragica morte dell’84enne manduriano il cui corpo carbonizzato è stato trovato l’altro ieri all’interno della sua auto nelle campagne di Maruggio, in provincia di Taranto.

Le analisi

Giovedì mattina il medico legale Marcello Chironi riceverà l’incarico per l’autopsia del cadavere dal pubblico ministero Filomena Di Tursi che conduce l’inchiesta. Nel pomeriggio dello stesso giorno Chironi effettuerà l’esame coadiuvato da un genetista che si occuperà della identificazione attraverso la tipizzazione del Dna.

Dal primo esame sommario eseguito sul posto, il consulente della procura ha potuto escludere solo la presenza di lesioni grossolane sul corpo le cui condizioni non permettevano altro. Dall’autopsia si potrà scoprire, ad esempio, se la morte è stata provocata dal fuoco o da altre cause naturali o di diversa natura.

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Le indagini

Intanto dall’attività investigativa condotta dai carabinieri della stazione e della compagnia di Maruggio e Manduria e del comando provinciale di Taranto, emergono dei particolari tutti ancora da interpretare.

A quanto pare il pensionato sarebbe stato visto girare per le strade di Maruggio prima che con l’auto si fermasse in quel posto di così difficile accesso nascosto tra gli alti cespugli e gli alberi d’ulivo in zona Montalto. Gli investigatori inoltre hanno acquisito le registrazioni di alcune telecamere di sorveglianza posizionate sulle strade di accesso al luogo della tragedia che potrebbero aver ripreso l’arrivo della Ford Escort con a bordo il manduriano. Al momento nessuna pista si può escludere.

Le ipotesi

La prima a cui si è pensato è quella del suicidio ma altre possibili cause sono altrettanto credibili, dal drammatico incidente al delitto. Tra le ipotesi avanzate, infatti, c’è quella di un fenomeno di autocombustione o di un cortocircuito partito dal motore che ha innescato l’incendio propagatosi poi all’interno e quindi all’intero autoveicolo. In questo caso il pensionato potrebbe essere stato colto da malore ed aver perso i sensi rimanendo all’interno. In tal caso una risposta potrebbe darla solo una perizia sulle parti meccaniche della vecchia utilitaria oppure l’esito delle indagini condotte dagli specialisti del Nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco (Niaf) fatti intervenire da Bari. A loro è stato affidato il compito di analizzare le tracce del rogo alla ricerca dell’origine dell’incendio.

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All’arrivo dei vigili del fuoco del distaccamento di Manduria chiamati dagli abitanti della zona, la macchina era già avvolta dalle fiamme partite dalla parte anteriore della Ford Escort. Quando si sono avvicinati con gli idranti, i pompieri si sono accorti che all’interno c’era la sagoma di una persona oramai spacciata. Il corpo dell’uomo era seduto tra i sedili anteriori. Tutto è accaduto tra le 7,30 e le 8 del mattino di sabato in quella contrada all’estrema periferia Est del comune di Maruggio. Perché proprio lì, saranno le indagini a dirlo, per ora l’unica ipotesi è quella di una passeggiata in cerca di asparagi selvatici. 

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