Ladri abbandonano Lamborghini rubata dopo la sparatoria: folle inseguimento

Ladri abbandonano Lamborghini rubata dopo la sparatoria: folle inseguimento
di Nicola MICCIONE
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Giovedì 18 Aprile 2024, 17:37 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 21:53

La scena, oramai, è sempre la stessa. Quasi fosse inevitabile. Suv e crossover, le auto più profittevoli al momento dello smercio di parti usate, prese di mira da malviventi che, a qualunque ora del giorno e della notte, le rubano per ridurle ai minimi termini e alimentare il mercato clandestino della vendita dei ricambi. Questa volta è toccato a Modugno, ma l'escalation, fra inseguimenti a rotta di collo di carabinieri e polizia, con sirene spiegate e acceleratori pigiati al massimo, e colpi di pistola in aria, ha toccato anche Bitonto, dove gli agenti hanno recuperato una Lamborghini Urus rubata.

Cosa è successo

Tutto ha avuto inizio, tra mercoledì e ieri, intorno a mezzanotte, quando alcuni banditi a bordo di una Bmw hanno preso di mira un’azienda di Modugno, in pieno centro. I ladri, tutti rigorosamente vestiti di nero e a volto coperto, dopo aver adocchiato la Urus, un suv a benzina del valore base di oltre 232mila euro con 4mila cavalli, in sosta nel parcheggio aziendale, hanno deciso di provare il colpo grosso, con i rischi legati al fatto di circolare con un'auto così vistosa. Il proprietario, però, appena ha sentito armeggiare i ladri, si è affacciato dalla finestra per farli desistere, poi è sceso, ma i malfattori hanno esploso un colpo di pistola in aria e sono riusciti a mettere a segno il colpo con un modo semplice. Si rompe il finestrino lato conducente, poi il bloccasterzo e si ruba l'auto spingendola con un'altra (la Bmw) senza azionare i comandi elettrici che potrebbero bloccarsi con l'antifurto. La vittima, nonostante il trambusto, ha subito composto il 112 e sulle tracce delle due auto e dei fuggitivi si sono posti i carabinieri della Compagnia di Modugno ai comandi del maggiore Giovanna Bosso: gli uomini dell'aliquota radiomobile, in pochi minuti, hanno intercettato l’auto lungo la strada provinciale 231, intimando al conducente di fermarsi.

Invece di arrestare la marcia, però, l'uomo ha accelerato, dando vita ad uno spericolato inseguimento. Dai finestrini dell'abitacolo sono partiti persino altri tre colpi di pistola in aria, per far desistere le forze dell’ordine. Fortunatamente finiti altrove e senza causare conseguenze, mentre in supporto ai militari (da Bitonto è intervenuta anche una gazzella della Stazione coordinata dal maresciallo maggiore Roberto Tarantino) è giunta anche una volante del Commissariato, ma a causa dell'elevata velocità, carabinieri e polizia hanno perso le tracce della Bmw, riuscita a dileguarsi. Nelle campagne vicine, a quell'ora troppo buie, non sono stati rinvenuti bossoli.

Una vera e propria sfida con la morte per una Lamborghini Urus recuperata poche ore più tardi. La notevole conoscenza del territorio e del modus operandi dei malfattori, infatti, non ha fatto desistere i poliziotti del dirigente Gerardo Di Nunno che, con arguzia, sono tornati indietro e nelle campagne di Bitonto, al confine con il territorio di Modugno sono riusciti a ritrovare l'auto rubata, completamente intatta: il suv, dopo i rilievi, è stato restituito al legittimo proprietario. Non è chiaro al momento per quale scopo l'auto sia stata rubata, ma, di solito, oltre alla cannibalizzazione dei pezzi pregiati da ripulire nei circuiti dei demolitori compiacenti, veicoli di questo tipo sono ricercati per le loro prestazioni da bande di ladri e rapinatori. Non di rado, in particolare, si tratta di specialisti dei furti nelle abitazioni.

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