Sciopero a Teleperformance: la Slc denuncia l’azienda

Sciopero a Teleperformance: la Slc denuncia l’azienda
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Sabato 21 Novembre 2015, 02:37 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 09:18

Lo spartiacque che ha incancrenito i rapporti tra sindacati e Teleperformance è costituito da decine di lettere. Avvisi, più di un centinaio, in cui l’azienda lamenta scarsa produttività dei lavoratori in maniera analitica e continuativa. Un controllo a distanza che sta prendendo sempre più corpo dopo il Jobs Act ma che i sindacati hanno immediatamente respinto. Per diverse ragioni: la mancata condivisione degli obiettivi con i rappresentanti sindacali, un monitoraggio del dipendente che sconfina nella vessazione, l’esasperazione di un clima già rovente.

Tant’è che Slc Cgil e Ugl Tlc hanno ribadito “l’assoluta contrarietà rispetto alle procedure adottate dall'azienda, condannandola nella sostanza delle lettere e nella modalità con cui quelle lettere sono state elaborate”.

Sottolineando che la “direzione aziendale continua a non dare riscontro su criteri e condivisione degli obiettivi, utilizzando strumenti impropri, a nostro avviso, sul controllo a distanza”. E concludendo di aver dato “mandato alle strutture legali di portare l'azienda Teleperformance in Tribunale per rispondere di condotta antisindacale (art 28 legge 300/70) e violazione dell’articolo 4 legge 300/70 sul controllo a distanza”.

Dopo il caso della mamma pedinata e la denuncia della Cgil, quelle lettere sembrano destinate a non fermarsi. Anzi. Una guerra vera e propria che ha portato a un annuncio di Andrea Lumino, segretario territoriale della Slc Cgil. “Ai sensi della normativa vigente, la Slc Cgil di Taranto indice, a partire da lunedì 9 Novembre, sciopero di un’ora a inizio e alla fine di ogni turno per ciascun lavoratore. Si precisa che in caso di solidarietà o allattamento, verrà considerata come ora a chiusura del turno, quella antecedente al giustificativo”.

Lo sciopero indetto dalla Slc Cgil è stato quindi ufficializzato. Una decisione, una reazione non solo all’ultimo caso del pedinamento; è una conseguenza di diverse azioni aziendali. Lumino li ha elencati: “Pedinamenti dei lavoratori in malattia con gravissimo caso di interferenza aziendale verso una dipendente che aveva chiamato polizia a sua tutela. Abuso sulle lettere di produttività che preparano il solco ai licenziamenti individuali. Policy aziendale sulla sicurezza che viola la privacy e dignità del lavoratore. Gestione di turni e orari senza criteri. Stress e pressione indebita sui lavoratori”.

Al momento, la scelta non ha fatto breccia nelle altre sigle sindacali. Il segretario di Ugl Taranto, Francesco Russo, ha confermato che non aderirà ufficialmente all’astensione ma a ciascun iscritto è demandata ampia e libera scelta. «Da qualche giorno Teleperformance è sui giornali per un motivo o per un altro - ha dichiarato Russo - crediamo che l’azienda debba necessariamente tornare sui suoi passi e pensare a costruire con le organizzazioni sindacali un dialogo serio e sereno. Chiariamo da subito una cosa: non siamo disponibili a sottostare a un regime di terrore come quello in cui la direzione della multinazionale francese ci sta sottoponendo. Ci chiediamo se davvero introdurre iniziative come quella delle investigazioni private, possa davvero garantire il rilancio richiesto dalla corporate senza minare irrimediabilmente il clima aziendale».

Una serenità persa anche a causa di altre iniziative aziendali.

«Ancora, ci chiediamo come possa essere pensabile di vietare le giacche nelle sale quando l’impianto di condizionamento mostra evidenti limiti nel suo funzionamento. Prendiamo atto delle dichiarazioni dell'azienda circa l’ultimo eclatante accadimento e riteniamo che si possano percorre strade evidentemente più adeguate per tutti: dall'uso degli strumenti idonei per il controllo della malattia agli incentivi per la produttività, nonché temi ancora più ambiziosi: il nostro vorrebbe essere un progetto costruttivo, innovativo per il territorio. C'è la volontà di non indietreggiare di un solo passo e, a pochi mesi dalla firma dell’accordo vigente di luglio, di fornire a Teleperformance gli strumenti giusti per migliorare il clima aziendale e rilanciarsi sul mercato con i lavoratori di Taranto sicuramente più sereni di quanto lo sono oggi».

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