Taranto, la denuncia di Slc Cgil sulle condizioni di un call center: «Pagati 3 euro l'ora se non chiudono almeno 18 contratti»

Taranto, la denuncia di Slc Cgil sulle condizioni di un call center: «Pagati 3 euro l'ora se non chiudono almeno 18 contratti»
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Mercoledì 16 Febbraio 2022, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:48

«A Taranto, nei pressi di viale Magna Grecia, c'è un'azienda di call center  che offre ai collaboratori un contratto in cui si sostiene che la paga oraria è quella prevista dall'accordo nazionale per i contratti a progetto (circa 8 euro l'ora), ma con una piccola clausola: la paga viene rispettata solo se il lavoratore riesce a produrre, per conto dell'azienda, ben 18 contrati. Se non raggiunge questo livello di produttività, ha diritto solo ad un rimborso di 250 euro al mese».

La denuncia, ormai l'ennesima, è di Andrea Lumino, segretario provinciale della Slc Cgil di Taranto. Il sindacalista spiegaì che «conti alla mano, se si lavora circa 80 ore al mese (20 ore alla settimana per 4 settimane) senza raggiungere i 18 contratti, il lavoratore, che ha effettivamente sacrificato tempo e lavoro, percepisce un rimborso spese (così come riportato in busta paga) di circa 3 euro l'ora: una mercificazione vergognosa del lavoro, nella forma e nella sostanza».

Botta e risposta

Secondo Lumino, «che questo avvenga per conto di Enel Energia, azienda a partecipazione statale che sta incassando moltissimo a seguito del caro bollette, rende squallida tutta la vicenda. E sorvoliamo sulla fattispecie per la quale, in questa azienda, la formazione per lavorare (5 giorni) e la prova non sono retribuiti. Come Slc Cgil di Taranto non fermiamo quella che è stata una delle nostre battaglie di questi anni: anche questa azienda è stata denunciata da noi ed auspichiamo un rapido intervento delle forze dell'ordine». «Enel Energia - conclude Lumino - tolga appalto a questa società e garantisca l'assorbimento di quei lavoratori sul territorio a condizioni normali e dignitose».

In un post social successivo, lo stesso segretario spiega che il call center in questione ha dichiarato di non lavorare per Enel Energia «ma per un committente che si chiama Energia: falso. Attendiamo querela da parte aziendale: come Slc ci rendiamo disponibili a fornire all’autorità giudiziaria i nomi di alcuni cittadini che hanno fatto contratto con Enel Energia. Per i lavoratori coinvolti in questa azienda: contattateci in privato e proviamo a trovare qualche soluzione per farvi lavorare in maniera dignitosa sottraendoci allo schiavismo».

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