Sarà una Natale ridimensionato quello del 2022 con luminarie che si accenderanno solo in determinati orari, risoarmio energeti anche sui monumenti e spettacoli ridotti. E' il piano del comune di Taranto che ha costretto l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Rinaldo Melucci a mettere mano, tagliando ove possibile, all'organizzazione del Natale in città. Obiettivo: risparmio che si rende necessario a causa dell'aumento dei costi in primis dell'energia.
I motivi della scelta
«Intorno a noi, purtroppo, tutti i territori fanno i conti col "caro energia" e non possiamo, per altro, non mettere al primo posto le difficoltà delle famiglie e delle imprese, anche in quella che sarà la programmazione pubblica relativa al Natale 2022», ha dichiarato il primo cittadino.
«Per tutte queste considerazioni, sono certo che i cittadini di Taranto approveranno in gran parte che l'amministrazione ha affinato l'organizzazione delle luminarie d'autore nei quartieri, stabilendo orari di consumo ridotti e rafforzando le altre iniziative già collegate al risparmio energetico dei nostri edifici pubblici per il periodo natalizio. Ugualmente, verrà moderato il palinsesto degli spettacoli originariamente previsti, tentando di preservare un poco la magia a favore dei nostri bimbi, nonché sostenere l'attività dei nostri esercizi commerciali».
Cosa accadrà
«Inoltre, la giunta sta realizzando significativi progetti che interverranno a sostegno di giovani e famiglie circa le spese universitarie, sociosanitarie o legate alle tasse locali».
«Tra meno di due mesi ci ritroveremo a Santa Cecilia, l'inizio tradizionale del Natale tarantino, che ha un impatto non trascurabile sulle economie del commercio di vicinato e su tante altre attività di una città che vuole ripartire, dopo due anni di lockdown, oltre ad essere quel momento dell'anno importante per il nostro essere comunità, non solo nelle attenzioni verso i più piccoli e i più deboli».