Dai riti della Settimana Santa al folklore: nasce il Registro delle Eredità Immateriali

Dai riti della Settimana Santa al folklore: nasce il Registro delle Eredità Immateriali
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Martedì 6 Febbraio 2024, 21:03

Assicurare tutela, sopravvivenza, valorizzazione e trasmissione alle generazioni più giovani del patrimonio culturale cittadino, costituito non solo dall'insieme dei beni fisici, dai luoghi significativi del territorio e del paesaggio, ma anche dai beni immateriali, ossia riti e tradizioni che, da sempre, caratterizzano cultura e folklore della città di Bitonto. Come, ad esempio, feste patronali, riti pasquali e tanto altro.

Approvato in Consiglio 


Nasce con questo obiettivo il Registro delle Eredità Immateriali (Rei), approvato all’unanimità nell’ultimo Consiglio comunale e proposto dal sindaco Francesco Paolo Ricci. Secondo il consigliere di maggioranza Rocco Mangini si tratta, in particolare, di «un atto propedeutico alla candidatura dei Riti della Settimana Santa a Patrimonio Immateriale dell'Unesco, da parte della rete delle città "Europassione", di cui Bitonto è parte integrante dal 2018». 
Sarà, in parole più semplici, una specie di inventario di riti e tradizioni volto alla loro salvaguardia e valorizzazione. 


«Questi riti - ribadisce Mangini -, sempre sospesi tra pietà popolare e interesse culturale, tra fede e folklore, costituiscono una cifra identitaria per la nostra città e per le città del Sud».
Il documento, si legge nel provvedimento, «raggruppa pratiche, rappresentazioni, conoscenze e abilità che comunità, gruppi e individui riconoscono come parte della loro cultura».

Rientrano, nell’ambito di interesse del Rei, anche tradizioni ed espressioni orali, compresa la lingua come veicolo del patrimonio culturale immateriale; arti dello spettacolo; pratiche sociali; conoscenze e pratiche riguardanti natura e universo; artigianato tradizionale; pratiche agricole tradizionali. Un patrimonio culturale ricchissimo e antichissimo, da tramandare di generazione in generazione.

La commissione 


Ma non sarà un elenco rigido e chiuso a innovazioni e integrazioni, assicura il testo approvato a Palazzo Gentile. Comunità, gruppi e singoli individui potranno, infatti, richiedere l’iscrizione di ulteriori beni immateriali. Le loro proposte saranno analizzate da una commissione ad hoc, con sede nella biblioteca “Eustachio Rogadeo”, che annualmente aggiornerà il registro. La commissione sarà composta da cinque membri, scelti dal sindaco (componente di diritto) tra figure di elevato spessore culturale ed esperte in tema di salvaguardia, valorizzazione, promozione e trasmissione del patrimonio culturale immateriale. 
M. Cot.
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