La Finanza scopre una frode da due milioni di euro sulle macchinette da gioco

La Finanza scopre una frode da due milioni di euro sulle macchinette da gioco
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Martedì 11 Luglio 2023, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 09:28

Una frode da quasi due milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Taranto nel corso di controlli sulla gestione di apparecchi elettronici da gioco, mentre sono 31 le macchinette finite sotto sequestro. E’ pari a oltre 1,9 milioni di euro, infatti,  il prelievo unico erariale che sarebbe stato evaso da 2 associazioni culturali tarantine in relazione all’illecito utilizzo di apparecchi e congegni da divertimento, del tipo Awp (“Amusement with prizes”), in grado di corrispondere ai giocatori vincite in denaro.Questo è il bilancio di alcune attività ispettive svolte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria di Taranto a contrasto del gioco illegale e irregolare.

Gli accertamenti

I controlli rappresentano lo sviluppo, sul piano fiscale, di numerosi accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle sull’intero territorio provinciale, che hanno portato all’individuazione e al sequestro di 31 apparecchi da divertimento e intrattenimento non collegati alla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e alla segnalazione all'autorità giudiziaria di tre persone.

Le verifiche

I finanzieri ionici hanno selezionato i soggetti interessati dagli accertamenti, titolari di circoli privati, sale scommesse e associazioni culturali del capoluogo e di diversi Comuni della provincia, incrociando le informazioni presenti nelle diverse banche dati disponibili con quelle acquisite nel corso di servizi di controllo economico del territorio o attraverso specifiche analisi di rischio e attività di intelligence.

Ricostruito il volume complessivo delle giocate e quantificata in oltre 8 milioni di euro la base imponibile sottratta a tassazione, gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto hanno constatato l’evasione del prelievo unico erariale per un importo di oltre 1,9 milioni di euro, segnalando alla competente Autorità amministrativa i rappresentanti legali delle 2 associazioni.

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