Lungomare San Girolamo, associazioni e ludoteche nei locali rimasti vuoti. Il sindaco incontra i residenti

Lungomare San Girolamo, associazioni e ludoteche nei locali rimasti vuoti. Il sindaco incontra i residenti
di Benedetta DE FALCO
4 Minuti di Lettura
Martedì 12 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:51

Sono sei i locali rimasti vuoti e che si trovano sul lungomare di San Girolamo. Quattro erano stati messi a bando per l’affidamento nei settori della ristorazione e dei bar, ma è andato deserto con dissapore dell’amministrazione. Ieri il sindaco Antonio Decaro insieme all’amministrazione ha organizzato un incontro aperto e partecipato dalla comunità barese per discutere ed immaginare con i residenti il futuro dell’immobile al fine di riarticolare il bando, più aperto ed inclusivo, basato sulle esigenze della città e delle proposte ricevute. 
«Abbiamo deciso di fare questa iniziativa per invitare cittadini, operatori commerciali e associazioni dedicate per guardare i locali e ricevere suggerimenti. Oggi vogliamo mostrarvi questi bellissimi locali sul mare da utilizzare e per ascoltare altre esigenze».

Un quartiere dedito al mare

Ristoranti, sede per associazioni che si occupano di sport acquatici e negozi di attrezzature sportive come sup, surf e canottaggio sono le attività proposte dagli operatori del settore che rispettano la vocazione del quartiere sul mare e degli immobili che ricordano, per il contatto diretto e visivo con il mare per le grandi vetrate che lo confinano, l’atmosfera di attività di ristorazione come Santa Lucia e Provolina. Non solo ristoranti per rifunzionalizzare gli spazi: è stata proposta infatti una ludoteca per bambini. 
Dal parcheggio selvaggio alle conseguenze che ne derivano per i commercianti che lamentano la mancata sosta di clienti nei loro bar per la fila di macchine: sono tra i temi sollevati ed accolti ma che troveranno voce in una prossima assemblea.

La giornata di ieri approda dopo un percorso di riflessione con la rete civica di San Girolamo, gli operatori locali e gli scout come spiega Vitandrea Marzano, parte dello staff del sindaco per l’innovazione sociale: «Questo è un quartiere stratificato e questa piastra non può che riflettere la sua eterogeneità. Il ristorante non rifletterebbe la ricchezza del rione ma luoghi dello sport: è aperto un dialogo con il Cus, centro sportivo universitario, per creare una succursale qui. Anche lavoro per i giovani con spazi di coworking, scout, oratorio». Una nuova spinta del bando sarà verso la cogestione anche tra associazioni artistiche spiega Marzano: «C’è stato un errore amministrativo nel indirizzare l’immaginario di questo immobile nella monofunzionalità ristorativa».

«I locali si possono anche dividere»

Decaro ha colto l’occasione per difendere a ragion veduta una sua affermazione pubblica, pronunciata nel mese di maggio in cui ricollegava la mancata partecipazione al bando degli operatori a «qualche pressione da parte di qualcuno» di natura criminale. Da qui la volontà di costruire una giornata di forte presenza sul luogo. Il bando infatti risulta un’occasione economica da non sprecare per il sindaco dato che l’affitto dei locali viaggiano sui 2500 euro l’anno e i soldi sono incassati dal ministero dell’Economia e delle finanze, essendo un bene del demanio: un costo che sorprende positivamente i presenti considerato che i locali sono già ristrutturati e allacci elettrici predisposti in base alla necessità. «I locali si possono anche dividere: l’associazione sportiva magari ha bisogno di uno spazio più piccolo. Siamo qui per capire con voi cosa fare, che tipo di bando pensare: non dedicarlo soltanto alla ristorazione ma provare a trovare un equilibrio di servizi». L’immobile che si affaccia direttamente sul mare è suddiviso in sei spazi: il più piccolo presenta una metratura 280 mq e il più grande di 426 mq, alcuni sviluppati su due piani che sono stati visitati dai presenti all’assemblea con l’assessore alle infrastrutture Galasso. Il bando sarà pubblicato verso fine luglio e da settembre verranno installate tre telecamere di videosorveglianza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA