Pfizer e Astrazeneca per errore: somministrate a un anziano due “prime dosi”

Pfizer e Astrazeneca per errore: somministrate a un anziano due “prime dosi”
di Massimiliano MARTUCCI
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Venerdì 7 Maggio 2021, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 20:27

Un anziano cittadino di Taranto ha ricevuto due prime dosi, a distanza di un mese l'una dall'altra. Un errore, una distrazione? Al momento si possono raccontare i fatti così come sono stati ricostruiti dall'avvocato Filiberto Catapano Minotti, legale dell'anziano, che ha inviato una richiesta di spiegazioni all'Asl di Taranto. Il primo aprile il cittadino, classe 1935, si reca all'hub dell'ex Banca d'Italia perché convocato per fare la prima dose di vaccino anti-covid. È il Pfizer, che in quella fase della campagna veniva somministrato agli anziani. Il richiamo era stato previsto per il 29 aprile, presso il Palaricciardi. Il 28 aprile, il giorno prima della data della seconda dose, l'anziano si reca presso un altro hub per chiedere se fosse possibile fare lì la somministrazione, perché più vicina al suo domicilio. «La dottoressa presente, dalle generalità sconosciute, ignorando la documentazione prodotta che attestava il primo vaccino» scrive l'avvocato, «comunicava allo stesso paziente che avrebbe potuto vaccinarsi in quel preciso momento senza tornare il giorno dopo». Il paziente accetta, ma si accorge solo dopo l'inoculazione che gli hanno iniettato una dose di AstraZeneca. Rilevato l'errore, «veniva rilasciata una certificazione, a mano e su carta semplice, a firma della dottoressa» responsabile del centro vaccinale, «con la quale si attestava l'avvenuta vaccinazione con AstraZeneca».

La versione della Asl


Secondo la versione dell'Asl, invece, i fatti non sono andati proprio così. In una lettera firmata proprio dalla dottoressa e indirizzata ai direttori dell'Asl di Taranto e al direttore del Dipartimento di Prevenzione Michele Conversano, si afferma che «il paziente si è seduto per l'anamnesi alla scrivania del medico presente in servizio che ha sottoposto al paziente le domande previste nel modulo del consenso informato, ricevendo per tutte risposta negativa». Fatto il triage, quindi, al paziente viene iniettato l'AstraZeneca e solo quando lo informano della data della seconda dose, l'uomo mostra il foglio di prenotazione per il giorno successivo. Sarebbe stato il paziente, insomma, secondo il racconto della dottoressa, ad aver omesso di essere stato già vaccinato con la prima dose. A quel punto la dottoressa responsabile dell'hub informa il professor Silvio Tafuri dell'Università di Bari, alla guida della Control Room Covid e responsabile del Punto vaccinazioni del Policlinico di Bari, che «non sono note particolari problematiche sanitarie legate alla somministrazione dei due diversi vaccini e che non è indicata la somministrazione di una ulteriore dose».

Il paziente sarà però costantemente monitorato.

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