Stranieri libero dopo 37 anni di carcere: era il numero 2 della Sacra Corona Unita

Stranieri libero dopo 37 anni di carcere: era il numero 2 della Sacra Corona Unita
di Nazareno DINOI
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Venerdì 7 Gennaio 2022, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 08:42

Dopo 37 anni e mezzo di carcere, tutti trascorsi con il regime di isolamento del 41 bis, il manduriano Vincenzo Stranieri, ex numero due della Sacra corona unita, ha fatto ritorno nella sua Manduria da uomo libero con il solo obbligo di firma.
Ha trascorso le festività nella sua casa paterna dove vive la figlia Anna che quando suo padre fu arrestato l'ultima volta aveva appena cinque anni e da allora non ha mai smesso di aspettarlo. Ora è lei che lo assiste e lo cura dalle ferite interiori e fisiche (è stato operato di tumore alla gola), prodotte da quasi 38 anni di restrizione ininterrotta ed altri sei precedenti iniziati quando era ancora minorenne.

Da boss a nonno di quattro nipotini


Entrato l'ultima volta in carcere quando aveva 24 anni, il temutissimo boss della malavita tarantina ha ora 61 anni e fa il nonno di quattro nipoti in una Manduria che non riconosce più.
«C'è molta confusione, troppe macchine, tante cose che non conosco», confida lui indicando il televisore a schermo piatto e lo smartphone sul tavolo della figlia. «Quello proprio non riesco ad usarlo», ammette l'ex boss. Una vera diavoleria per lui che quando ha perso la libertà i pochi telefoni nelle case erano con la numerazione a ruota e i bar che offrivano il servizio avevano l'apparecchio a gettoni e le funzioni a distanza con wifi o bluetooth erano trucchi da fantascienza.

La stella tatuata sulla fronte e quel soprannome che lo segnò


Arrestato per la prima volta l'11 febbraio del 1975, Stranieri, alias «stellina» per la stella a cinque punte tatuata sulla fronte, non aveva ancora quindici anni. In tanti anni di isolamento, il boss di Manduria che è stato il numero due della Sacra corona unita fondata quando era in carcere insieme al mesagnese Pino Rogoli, non è stato mai un ergastolano, non ha avuto condanne per omicidi neanche come mandante. Si è macchiato di numerosissimi reati contro il patrimonio, traffico di sigarette, armi e droga.
Il reato più pesante per il quale è stato condannato definitivamente, costatogli l'isolamento per 37 anni, è stato quello del sequestro della manduriana Annamaria Fusco, figlia dell'imprenditore del vino, Antonio Fusco, rimasta per sei mesi nelle mani di una banda di sequestratori del Gargano prima di essere rilasciata dopo inenarrabili sofferenze e il pagamento di un ricco riscatto.

Il carcere duro applicato ai detenuti più pericolosi


Per le sentenze, Stellina fu il basista e organizzatore di quel rapimento compiuto con l'aiuto di altri malavitosi del posto che hanno pagato pene inferiori ed altri rimasti sconosciuti sui quali il boss non ha mai ammesso l'esistenza negando a sua volta e sino alla sentenza definitiva ogni suo coinvolgimento.
Detenuto per quella condanna, dopo la strage di mafia di Capaci del 1992 in cui furono uccisi il giudice Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, lo Stato reagì istituendo il regime di carcere duro (41 bis). Il nome di Vincenzo Stranieri fu inserito nell'elenco dei primi 236 detenuti più pericolosi d'Italia a cui fu applicato quel regime di massimo isolamento dal quale il manduriano si è liberato qualche settimana fa. Oggi, assistito dalla figlia e coccolato dai nipoti, Stellina non ama parlare del suo passato.
 

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