Reddito di cittadinanza, la Finanza scopre 17 furbetti: intascati 150mila euro illecitamente

Tali beneficiari, infatti, avrebbero attestato falsamente nelle apposite istanze il possesso dei requisiti previsti dalla normativa di settore, ovvero omesso di dichiarare informazioni dovute

Reddito di cittadinanza, la Finanza scopre 17 furbetti: intascati 150mila euro illecitamente
Reddito di cittadinanza, la Finanza scopre 17 furbetti: intascati 150mila euro illecitamente
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Sabato 1 Luglio 2023, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 16:58

Diciassette "furbetti" sono accusati di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Nelle ultime settimane, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Taranto hanno eseguito controlli finalizzati a verificare la regolare percezione del “Reddito di cittadinanza”.

Gli accertamenti svolti dai finanzieri jonici hanno interessato “target” selezionati all’esito di specifiche analisi di rischio e dell’esame delle risultanze emerse dalla consultazione delle banche dati in uso al Corpo, oppure emergenti da mirate attività info-investigative svolte con l’ausilio del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma e di concerto con l’Inps.

Le indagini

All’esito delle indagini, i finanzieri hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Taranto 17 soggetti accusati di aver percepito illecitamente emolumenti per oltre 150 mila euro. Tali beneficiari, infatti, avrebbero attestato falsamente nelle apposite istanze il possesso dei requisiti previsti dalla normativa di settore, ovvero omesso di dichiarare informazioni dovute.

Contestualmente, è stata avanzata alla Procura della Repubblica di Taranto una richiesta di sequestro delle somme indebitamente percepite. La competente Autorità Giudiziaria ha prontamente intrapreso specifici approfondimenti finalizzati a verificare la fondatezza delle ipotizzate responsabilità penali, nonché la sussistenza dei presupposti per la sottoposizione a sequestro delle somme indebitamente riscosse.

Le indagini dei Reparti della Guardia di Finanza di Taranto sono ora finalizzate all’individuazione di eventuali “regie criminose” preordinate all’indebito ottenimento del beneficio.

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