La Liberazione a Taranto in due giornate: il ricordo dei partigiani

Un momento della cerimonia di oggi in piazza della Vittoria
Un momento della cerimonia di oggi in piazza della Vittoria
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 13:24

Diverse cerimonie si sono svolte a Taranto tra ieri e oggi per la Festa della Liberazione.

Stamattina la celebrazione istituzionale nel capoluogo con gli interventi del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e del prefetto Demetrio Martino. In piazza della Vittoria è stata deposta una corona d'alloro ai piedi del Monumento ai Caduti. 

Ieri il Partito Democratico e l'Anpi provinciale di Taranto  hanno deposto una corona al cippo dedicato al partigiano Pietro Pandiani, comandante della brigata "Giustizia e Libertà" durante la resistenza. Una piazzetta sul lungomare, all'angolo con via Nitti, porta il suo nome e anche oggi, dopo la celebrazione in piazza c'è stato un secondo ricordo del partigiano Pandiani con un'altra manifestazione. 

Lì si sono dati appuntamento gli esponenti del Pd e dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia alla vigilia del 25 aprile. Tra loro c'erano il deputato Ubaldo Pagano, i segretari provinciale e cittadino Anna Filippetti e Giuseppe Tursi, il segretario dei Giovani Democratici Luca Morello, l'assessore Mattia Giorno, alcuni consiglieri comunali e il presidente provinciale Anpi di Taranto Riccardo Pagano.

La testimonianza

Era presente anche il presidente onorario dell'Anpi Taranto, Valentino Gennarini, classe 1928, che durante la Resistenza faceva la staffetta: «La libertà è la cosa più bella che si possa avere.

All'epoca ero un bambino - racconta -, dopo il bombardamento di Taranto ci trasferimmo in Liguria, in un paesino di 200 abitanti. Lì agivano la Brigata Garibaldi e Giustizia e Libertà: io ero un bambino, e con altri bambini, quattro o cinque, portavamo da mangiare ai partigiani sulle colline. Un giorno stavamo salendo e sentimmo dei colpi di mortaio. I tedeschi erano appostati sulla collina opposta. Quando arrivammo per portare vitto e acqua purtroppo li trovammo tutti morti. Non avevo mai visto un morto, è una scena che ho ancora davanti agli occhi».

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