Si è svolta nel porto mercantile di Taranto una complessa esercitazione, con la quale la Capitaneria di Porto ha testato l’efficienza del sistema di allertamento e risposta ad eventuali atti illeciti intenzionali contro la sicurezza marittima, nell’ambito delle previsioni del vigente “Programma nazionale della sicurezza marittima” (port security).
Nel dettaglio è stato simulato il ritrovamento a bordo di una motonave ormeggiata al quinto sporgente di un pacco con all’interno un ordigno.
L'esercitazione
Nel frattempo è stata simulata l’esplosione dell’ordigno con conseguente incendio. Di qui il necessario arrivo dei Vigili del Fuoco ai quali spettava il compito di circoscrive e domare le fiamme, con la collaborazione del personale antincendio della nave e degli uomini dei presidii antincendio del porto. Una volta assicurata l’estinzione dell’incendio, il Nucleo artificieri della Polizia ha proceduto a compiere le previste azioni di bonifica al fine di verificare l’eventuale presenza di ulteriori ordigni e per consentire il successivo accesso al personale del pronto soccorso avvertito in seguito alla presenza di un ferito a bordo.
«L’esercitazione - hanno spiegato dalla Capitaneria - si è conclusa con il riscontro di un’elevata prontezza operativa dei dispositivi adoperati, un celere intervento di risposta, una corretta attuazione delle procedure previste dai relativi piani di security e, infine, di un soddisfacente sistema di comunicazione e coordinamento tra tutti i soggetti impegnati. Al buon esito dell’esercitazione hanno contribuito gli uomini della Polizia, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, oltre a quelli della security dell’impianto portuale Acciaierie di Italia»