Detenuto morto in cella, giallo sulle cause: c’è l’ipotesi del suicidio

Detenuto morto in cella, giallo sulle cause: c’è l’ipotesi del suicidio
Detenuto morto in cella, giallo sulle cause: c’è l’ipotesi del suicidio
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Sabato 26 Agosto 2023, 20:13

È giallo sulla morte di un detenuto nel carcere di Taranto, trovato privo di vita nella sua cella. Si tratta di un ragazzo di 28 anni. Sono confuse e contrastanti le possibili cause del decesso. 
Le notizie circolate nelle prime ore del mattino parlavano di impiccagione, poi di una morte improvvisa da probabile infarto. Da fonti interne al penitenziario, infine, si dava come probabile causa un’ingestione volontaria di farmaci. La certezza sarà data dagli approfondimenti medico legali disposti dalla Procura della Repubblica di Taranto prima di consegnare la salma ai famigliari. Il pm Rosalba Lopalco ha disposto l’autospia.

«Se sarà confermato un suicidio sarà il quarto dall’inizio dell’anno», un primato «spaventoso che deve far riflettere» per il segretario nazionale del Sappe, sindacato autonomo della polizia penitenziaria, Federico Pilagatti che commenta a caldo la notizia appena appresa dai suoi colleghi di servizio ieri pomeriggio nel carcere ionico.
Un luogo di pena da sempre al centro di polemiche e toccato da continue emergenze per le quali non si riesce a trovare una via d’uscita. Proprio ieri lo stesso sindacato autonomo aveva diramato un documento con l’ennesimo grido d’allarme degli agenti di custodia.

La denuncia del Sappe

«L’altro giorno durante una rissa tra detenuti – denunciava il Sappe -, due poliziotti intervenuti per fermare il linciaggio nei confronti di un marocchino appena giunto dal Carcere di Foggia sono finiti all’ospedale con prognosi di 7 e 20 giorni, mentre gli altri poliziotti richiamati dai colleghi feriti, hanno evitato che lo stesso venisse ammazzato, riportando “solo” varie ferite curate presso il locale nosocomio».

Nell’ultimo incontro in Prefettura di qualche settimana fa, il provveditore regionale aveva assicurato prefetto e sindacati che la grave situazione gestionale presente a Taranto sarebbe stata risolta con l’arrivo di nuovo organico. Invece, scrive ancora il Sappe, «il personale non è ancora arrivato, e quando arriverà la situazione resterà critica, in quanto continuano ad arrivare detenuti da tutte le parti» si legge in una nota.
Gli organici sono rimasti per 350 detenuti, mentre allo stato ce ne sono quasi 850. «Riteniamo che questo fallimento gestionale in qualsiasi altro ambito lavorativo avrebbe generato la cacciata dei dirigenti, abbiamo provato in tutti i modi compresa la magistratura ordinaria per denunciare i comportamenti compiuti».

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