Ayana, 10.000 da leggenda: oro e record strepitoso

Ayana Almaz
Ayana Almaz
di Carlo Santi
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Sabato 13 Agosto 2016, 09:32
dal nostro inviato
RIO DE JANEIRO L'inizio che non ti aspetti nella mattina che vede l'atletica entrare in scena. Almaz Ayana nella prima finale dell'Olimpiade, quella dei 10 mila metri, mette a segno un botto pazzesco, un record del mondo davvero clamoroso correndo in 29'1745. L'etiope ha stracciato quello precedente di 14, il discusso 23'3178 della cinese Junxia Wang ottenuto a Pechino l'8 settembre del 1993. Una corsa straordinaria quella di questa piccola etiope di quasi 25 anni che ha disputato il suo secondo 10 mila della carriera dopo aver gareggiato lo scorso maggio a Hengelo chiudendo in 30'0700. In un colpo solo, sulla pista dello stadio Olimpico di Rio, ha tolto al suo primato la bellezza di 50 secondi.
«Sono pulita come l'acqua e la forza me l'ha data Dio e gli allenamenti ha detto Almaz Il mio è un sogno che diventa realtà. Il mio doping? E' Gesù». Ha corso d'impeto, ha seguito la keniana Alice Nawowuna che ha preso il comando subito con ritmi folli, 3'0153 al primo mille ma soprattutto 8'5270 al terzo e 14'4681 a metà gara. Senza pensarci troppo, la Ayana ha lasciato la compagnia delle sei battistrada e ha da sola è andata verso l'oro e il record correndo gli ultimi 1000 metri in 2'54 e i secondi 5000 molto più velocemente, sul piede di 14'15, al di sotto del primato olimpico. E avrebbe vinto, nei 5000, l'oro delle ultime tre Olipiadi.
 
LA RAGAZZA DEL BENISHANGUL

Almaz Ayana viene dalla provincia del Benishangul Gumuz, estremo occidente dell'Etiopia, regione vicina al Sudan, a maggioranza musulmana. Lì, nel '41, ad Asosa, il piccolo capoluogo, un reparto italiano si è arreso a un corpo di spedizione belga inviato dal Congo per smantellare una parte dell'impero. Il posto dove è nata è una zona di montagna, 1500 metri di quota, e lì sono cresciuti campioni come Haile Gebrselassie, Kenenisa Bekele e il clan delle sorelle Dibaba con le quali non ha grandi rapporti di amicizia. Lei è donna da ritmo, anche estremo, che può essere sconfitta in volata. Per questo le sue gare sono come quella di ieri: deve prendere un bel vantaggio sulle rivali. Lo stesso aveva fatto al Golden Gala a Roma quando, nei 5000 metri, ha sfiorato il mondiale con 14'1256, secondo tempo di sempre. Le siepi sono state il primo amore della Ayana: nel 2010 al Mondiale junior di Moncton è stata quinta ma due anni dopo ha scelto i 5000, distanza che l'ha visto bronzo al Mondiale di Mosca 2013 e oro lo scorso anno a Pechino. La sua è una famiglia di sportivi: il marito, Soresa Fida, correva i 1500 in 3'3474 e nel 2011 è stato terzo ai campionati africani. L'argento è andato alla keniana campionessa del mondo Vivian Cheruiyot (29'3253, record nazionale), il bronzo dell'etiope Tirunesh Dibaba, due volte campionessa olimpica della distanza (29'4246, record personale). Anche la quarta, la keniana Alice Aprot, è scesa sotto il muro dei 30' (29'5351). E' stata una gara storica, che ha visto le prime 13 firmare il primato personale e ben otto hanno migliorato quello nazionale (Etiopia, Kenya, Stati Uniti, Svezia, Burundi, Grecia, Kirghizistan e Uzbekistan), con l'azzurra Veronica Inglese sono trentesima con 32'1167 ma vittima di una caduta al secondo chilometro.