Febbre d'atletica, e a Taranto è conto alla rovescia per i Giochi 2026

Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi
Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi
di Giuseppe ANDRIANI
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Martedì 3 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:44

Le due medaglie in undici minuti di domenica pomeriggio hanno fatto impazzire una nazione intera. Tutti pazzi per l’atletica, da Desenzano del Garda alla Puglia. Ma la situazione oggi nella nostra regione qual è? Taranto procede verso la realizzazione di un gioiellino a otto corsie, con i Giochi del Mediterraneo del 2026 che faranno da volano, Brindisi resta in attesa di finanziamento per il Montanile, Lecce sembra ancora avere qualche problemino.

Il parere di Leone

La fotografia la fa il presidente del comitato regionale Fidal, Giacomo Leone, eletto nel 2016, vincitore della maratona di New York del 1996, nato e cresciuto a Francavilla Fontana. «Melucci ha immaginato una mission diversa per Taranto, un futuro diverso, con una trasformazione dell’industria, la rivalutazione della cultura della Magna Grecia e lo sport come veicolo di rinascita. Ha partecipato quindi all’assegnazione dei giochi del Mediterraneo del 2026, con il supporto del presidente Emiliano e del Coni con Sannicandro, che sono stati bravissimi. Nel 2026 ci saranno i giochi, Taranto sarà dotata di ogni ben di Dio di struttura sportiva. Già adesso sono in corso i lavori per la riqualificazione dell’impianto di atletica leggera alla Salinella: avremo una nuova pista a otto corsie nella città di Taranto. Il sindaco vuole l’inaugurazione prima di maggio 2022. A Taranto avremo un gioiellino, da Roma in giù soltanto Napoli, Agropoli e Molfetta hanno impianti ad otto corsie per l’atletica. Sono pochissimi gli impianti a otto corsie dedicati soltanto al nostro sport in tutta Italia». 


Taranto sarà una chicca, a Brindisi invece l’impianto da riqualificare è quello del campo scuola Montanile, in contrada Masseriola, a due passi dal palazzetto dello sport: «Attualmente è da ristrutturare, ormai sono passati vent’anni dagli ultimi lavori. Ma il sindaco Rossi ha partecipato al bando “sport e periferie”, a breve uscirà la graduatoria e speriamo di avere un finanziamento per ristrutturare questo impianto». Leone fa da sveglia all’amministrazione Salvemini per quel che riguarda la situazione di Lecce, che al momento - secondo quanto ci racconta il presidente della Fidal regionale - resta la nota critica delle tre province del grande Salento: «Sono anni che le società di Lecce combattono e stimolano l’amministrazione comunale per ristrutturare il campo scuola Santa Rosa. È bellissimo, tra poco verrà intestato alla memoria del professor Pino Felice, che stava dalla mattina alla sera su quel campo.

Eppure nonostante gli incontri con me, con i presidenti, abbiamo fatto una valutazione a nostre spese sugli investimenti da fare. Spero che capiscano l’importanza dell’atletica leggera come veicolo di promozione per i ragazzi e decidano quindi di investire su questo ramo». 

Le novità
Non solo le grandi città, però, perché la Federazione si è mossa anche in altre direzioni: «Abbiamo collaborato come Fidal regionale alla riqualificazione di Oria: faranno un campo da calcio, ma con la pista d’atletica attorno e le pedane per salto in alto, salto in lungo e lancio del peso. Il progetto è già stato affidato da Fidal e Figc, quindi poi dovremo soltanto aspettare i tempi tecnici». E a Grottaglie, città europea dello sport 2020 (poi 2021), la speranza è la stessa: «Tante atlete che hanno fatto bene a Grottaglie a marzo, nel campionato italiano di marcia, ora sono a Tokyo. Quel campionato ha avuto i complimenti da tutta Italia. Ora l’amministrazione ha presentato il progetto per la realizzazione della pista. Abbiamo superato le difficoltà, la Fidal ha approvato il progetto, in questi giorni farà lo stesso il Coni e poi ci sarà il bando di gara. Nel giro di pochissimo avremo due impianti nel tarantino». Leone, però, stringe una promessa: vuole 10 impianti sportivi per l’atletica leggera entro la fine del suo mandato da presidente Fidal. «Io sono arrivato a novembre 2016 come presidente della Fidal Puglia, volevo creare le condizioni per nuovi impianti. Ne avevamo zero, oggi ne abbiamo quattro. Poi sono stato rieletto a gennaio scorso, il mio mandato finirà nel 2024: voglio dieci impianti di atletica leggera già pronti. Aggiungendo a quelli che già ci sono o sono in preparazione, Foggia, Brindisi e Lecce».

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