Nel quartiere degradato uno stadio dell'atletica con la pista da Olimpiadi

I lavori in corso alla Salinella
I lavori in corso alla Salinella
di Nicola SAMMALI
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Mercoledì 20 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:39

Sta nascendo un autentico gioiello al quartiere Salinella. Lo stadio di atletica leggera che l’amministrazione comunale sta realizzando per essere il cuore pulsante dei Giochi del Mediterraneo 2026, e per il futuro sportivo di Taranto, sarà una struttura moderna, all’avanguardia, perfettamente in linea con le rigidissime prescrizioni della Federazione per il regolare svolgimento delle competizioni, comprese le dotazioni come ostacoli e fotofinish. C’è di più: il materiale che costituirà il manto della pista ad anello di 400 metri a otto corsie, di colore azzurro, sarà lo stesso utilizzato per gli impianti di Tokyo 2020. 

L'opera

Dei 3 milioni di euro previsti per lo stadio di atletica, poco meno della metà riguardano esclusivamente la pista che per caratteristiche nulla avrà da invidiare a livello europeo (il manto costa dai 130 ai 140 euro al metro quadro). Per ottenere l’omologazione necessaria ogni particolare dovrà essere calcolato al millimetro, non esiste margine di errore (i controlli si susseguono periodicamente): la precisione richiesta e la cura dei dettagli, anche e soprattutto per le pendenze, rappresentano la vera sfida che le ditte appaltatrici (si tratta di una associazione temporanea di imprese composta da Caroli Pietro Costruzioni S.r.l. e Geoscar S.r.l.), stanno portando avanti ormai dall’autunno scorso (proprio ieri il cantiere ha festeggiato un anno dall’avvio dei lavori), sfruttando soluzioni innovative e uniche nel Sud Italia. 
Un esempio, il più evidente in questa fase, è il cordolo che cinge la pista dentro cui scorre la canaletta per la raccolta delle acque: si tratta di un sistema di «altissima qualità, previsto per le Olimpiadi», spiega l’architetto Francesco D’Elia che ha definito l’intera progettazione, e che insieme all’assessore ai Lavori pubblici Francesca Viggiano e al responsabile unico del procedimento, il geometra Vincenzo Piccolo, ha mostrato da vicino lo stato di avanzamento degli interventi. 
Resteranno visibili soltanto delle piccole feritoie che scompariranno nei tratti in corrispondenza dei due lunotti (il progetto iniziale ne prevedeva soltanto uno), per non impattare sulla performance degli atleti (è il caso del lancio del giavellotto, dei tremila siepi, che non incontreranno ostacoli). Allo stesso modo verrà posato il sistema salva-sabbia, che impedisce alla pista di sporcarsi. Sotto il campo di atletica è già stato realizzato un imponente impianto di drenaggio. Dieci operai, con punte di venti, e diversi mezzi meccanici, lavorano ogni giorno per rispettare tempi e misure, spaccando il centimetro. 
Sarà evidentemente tutto il quartiere ad acquisire valore, a beneficiarne: lo stadio di atletica offrirà possibilità di investimento per i privati che vorranno sfruttare le potenzialità di una zona che non sarà più la stessa. 
Tornando nel perimetro, il blocco degli spogliatoi, la casa del custode, le sale per i giudici e l’antidoping sono in via di completamento. La ristrutturazione della tribuna da 700 posti (lato via Golfo di Taranto) è un altro tassello dell’opera di riqualificazione e adeguamento di quello che era il campo scuola Coni (si discuterà anche di una possibile copertura): la capienza dello stadio di atletica in vista dei Giochi del Mediterraneo verrà implementata dalla collocazione di tribune temporanee, che porteranno il numero di spettatori a quasi cinquemila. L’impianto di illuminazione sarà di alto livello e garantirà una luce perfetta, a giorno, su tutto lo stadio di atletica. 
Nell’area dell’ex mercato delle pulci verrà realizzato un “pistino” dedicato agli allenamenti (ce ne sarà anche uno coperto dalla parte opposta), suddiviso per uomini e donne (per la presenza di atleti musulmani alle gare dei Giochi del Mediterraneo), e saranno allestiti i box provvisori per le nazionali e stalli per gli autobus. Il quartiere Salinella diventerà quindi una cittadella dello sport, fortemente attrattiva. Il rudere (in origine doveva essere una piscina) adiacente alla palestra Ricciardi (che sarà rivista) sarà riqualificato (il Comitato organizzatore si sta interrogando sulla possibile destinazione d’uso), oppure abbattuto per lasciare posto ad altri spazi funzionali. Sono previste due pedane per il salto in lungo, poi salto in alto e salto con l’asta: il costante dialogo con le federazioni - nazionale e internazionale - e con lo stesso Comitato organizzatore ha permesso l’adeguamento del layout all’ultimo regolamento. 
L’impianto, ed è questo probabilmente l’aspetto che maggiormente lo valorizza, sarà completamente fruibile per le persone disabili e per gli atleti con disabilità: il Comitato paralimpico potrà quindi organizzare qui delle gare ufficiali. «Questo impianto - afferma l’assessore Viggiano - diventa una speranza per chi vuole praticare lo sport a Taranto, e una certezza per gli atleti che non dovranno più muoversi per fare determinate discipline. Ma soprattutto è una proiezione verso il futuro, perché qui sarà possibile attirare competizioni ai più alti livelli: sono cose che potevamo soltanto sognare, diventeranno realtà.

L’orizzonte è ampio: questo stadio nasce per la città, ci adegueremo ai Giochi del Mediterraneo grazie all’esistente e non viceversa. Ringrazio i tecnici e gli operai perché stanno facendo un lavoro spettacolare». Presto, forse già per la prossima primavera, il nuovo stadio di atletica sarà pronto per sbalordire.

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