Papadopulo e Cosmi in coro: "Lecce, senza paura per centrare la promozione in serie A"

A sinistra Beppe Papadopulo, a destra Serse Cosmi
A sinistra Beppe Papadopulo, a destra Serse Cosmi
di Antonio IMPERIALE
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Lunedì 28 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:56

Sette giornate per cacciare via i ricordi maligni. Per esorcizzare la lotteria dei play off e riprendersi la serie A in proiezione diretta, fare impazzire di gioia il “Via del Mare” già alla prima settimana di maggio, ultimo atto di una stagione regolare a lungo esaltante, che non può essere messa a rischio. Sullo sprint per la promozione diretta il parere di due grandi ex, Beppe Papadopulo e Serse Cosmi ai quali abbiamo posto cinque domande.
1) Come giudica il rendimento del Lecce in questo torneo di B? Quali i punti di forza e quali i punti deboli? 
Papadopulo «Il rendimento del Lecce è stato certamente positivo e l’epilogo dovrebbe essere quello che ci si aspetta. Parlerei di squadra omogenea con una difesa assestata bene, attacco prolifico, e il trait-d’union del centrocampo che ha il riferimento importante in Hjulmand. Non mi pare che ci siano particolari punti deboli».
Cosmi «Il rendimento del Lecce è in linea con le aspettative di vertice, complicato magari dal fatto che le contendenti sono molto bene attrezzate. Ma il Lecce è sempre stato lassù, con consapevolezza e merito. Il punto di forza è certamente l’attacco, con un super bomber come Coda che segna in continuazione anche quest’anno e di talenti come Strefezza, come Rodriguez e adesso tornerà anche Di Mariano. I risultati si colgono con i giocatori di qualità. Non ci sono particolari debolezze».
2) Nel campionato scorso, già ampiamente sull’autostrada della serie A, il Lecce si infilò nel labirinto dei play off, pregiudicando la stagione. Quale il rischio che si ripeta? Che cosa non deve sbagliare ? Corini e Baroni, quali differenze?
Papadopulo «Mi pare che quest’anno ci sia con Baroni una maggiore consapevolezza di poter raggiungere l’obiettivo. È cresciuta anche la società, che vuole fare tesoro di quella esperienza. L’errore da non compiere è quello di portarsi dentro paure, timori, crederci sempre, si vince il campionato, quest’anno, magari per un punto».
Cosmi «Ripensando all’anno scorso, un pizzico di timore può essere legittimo. Soprattutto rivedendo il modo con il quale si persero anche i play off. Ma le esperienze negative temprano e a Lecce c’è una società che sa privilegiare il “positivo”, trasmettendolo alla squadra. Quest’anno i concorrenti sono davvero tanti. I pareggi hanno sempre un duplice risvolto. Ma dopo quattro pari il Lecce è sempre lassù e Baroni vorrà accelerare. Fondamentale sarà il tono con il quale si affronterà la ripresa».
3) Come sono cambiati i valori nell’alta classifica, dopo il mercato di gennaio?
Papadopulo «A gennaio si sono rinforzate le squadre che ne avevano più bisogno. Il Pisa, per esempio, inizialmente puntava su Lucca e ha dovuto preoccuparsi poi di dare peso all’attacco prendendo Torregrossa che si rivela decisivo. Il Lecce questi problemi non ce li aveva e si è preoccupato di scelte utili ma soprattutto che non destabilizzassero il gruppo».
Cosmi «A gennaio c’è stata una corsa diffusa a rinforzare i ranghi. Per i risultati occorre sempre attendere. Il Pisa soprattutto, ma anche il Monza sono cresciute ancora. Il Lecce si è mosso con la solita saggezza di Corvino».
4) Quali sono le squadre favorite?                                                                                          Papadopulo  «Naturalmente la Cremonese, poi il Lecce. Il Pisa ora ci ha preso gusto, così il Monza che investe da due anni notevolmente; a Brescia il comportamento del presidente può essere controproducente, può diventare un alibi per i calciatori».
Cosmi «Con le partite così ravvicinate questo più che un campionato sembra un torneo, se magari hai un infortunio invece dell’assenza di una sola giornata ti toccherà fare a meno del giocatore per due o tre gare. Per vincere si fanno i conti con questa incredibile situazione. Il Pisa da sorpresa è diventato realtà, ma le prime lotteranno sino in fondo, sul filo di lana. E ci sarà il Lecce».
5) Quattro partite in casa e tre fuori, quanto può decidere il Via del Mare?
Papadopulo «Il pubblico sarà determinante come lo fu per noi. È superiore a tutti per passione e capacità di trascinare la squadra. Le quattro gare interne hanno un valore aggiunto».
Cosmi «Non sarà solo il Via del Mare determinante per il Lecce.

I fantastici tifosi giallorossi sono ovunque, su tutti i campi. Ed esalteranno la squadra».

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