Strefezza il falso nueve del Lecce. Ma serve la punta

La strategia del finto centravanti non è una novità per D’Aversa: a Parma il tecnico impiegava Kucka o Gervinho quando mancavano Cornelius e Inglese

Strefezza il falso nueve del Lecce. Ma serve la punta
di Michele TOSSANI
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Mercoledì 9 Agosto 2023, 05:00

Con la trattativa che dovrebbe portare Assan Ceesay agli arabi dell’Al-Fayha in fase di stallo, Roberto D’Aversa si appresta ad iniziare la stagione con grande incertezza nella posizione di attaccante centrale. In vista dell’esordio stagionale in coppa Italia (previsto per domenica prossima, 13 agosto, in casa contro il Como) il nuovo allenatore salentino ha infatti a disposizione due opzioni: una costituita dal già citato Ceesay e l’altra da Gabriel Strefezza. L’italo-brasiliano infatti è stato utilizzato da falso nueve (con riscontri apprezzabili) nella partita col Cadice, valevole per il trofeo Carranza. La strategia che prevede un finto centravanti non è una novità per il tecnico giallorosso. D’Aversa infatti l’aveva già sperimentata a Parma nelle occasioni in cui i gialloblù non potevano schierare né Andreas Cornelius né Roberto Inglese, i due numeri 9 di ruolo. In quelle circostanze l’allenatore di Stoccarda era ricorso a mosse alternative, come l’impiego di Gervinho da riferimento più avanzato oppure l’utilizzo di Kulusevski da trequartista pronto ad attaccare in verticale uno spazio centrale non riempito da nessuno, con i due attaccanti del 4-3-1-2 di base che tendevano infatti ad allargarsi. Una ulteriore intuizione è stata poi quella di adattare come finto centravanti il centrocampista Juraj Kucka. Non è quindi inverosimile pensare che, anche contro il Como, D’Aversa possa riproporre Gabriel Strefezza con i compiti avuti in Spagna

Spesso il termine falso nueve viene abusato ed equivocato. Con questo termine infatti si tende a identificare un centravanti non di stazza, dalle dimensioni fisiche ridotte. Il vero falso nueve invece è un giocatore che, partendo dalla posizione di attaccante centrale, la libera creando spazio che deve poi essere attaccato dai compagni. Questo ad esempio faceva Lionel Messi nel Barcellona di Pep Guardiola. In questo modo il centravanti non è un giocatore mancante di chili o centimetri, bensì la zona di campo libera. Appare inoltre evidente come l’utilizzo di Strefezza o di Ceesay da punta centrale vada a incidere in maniera diversa sul comportamento dei compagni. Con Strefezza infatti toccherebbe agli esterni (Lameck Banda e Pontus Almqvst?) e alle mezzali il compito di attaccare lo spazio centrale, andando alla conclusione come primi terminali offensivi. E, per questo motivo, col centravanti ‘mascherato’ ha spesso più senso utilizzare gli esterni a piede invertito, proprio per favorire un ingresso nei corridoi centrali del campo (quello centrale e i mezzi spazi) che consenta loro di poter andare a giocare anche oltre l’ultima linea avversaria.

Con Ceesay in campo invece quello spazio nel mezzo del fronte offensivo sarebbe occupato dal gambiano, con esterni e mezzali a rimorchio. Ceesay, per caratteristiche, è più portato ad andare in verticale mentre Strefezza, avendo inclinazione per venire a giocare incontro, rappresenterebbe un ulteriore aiuto allo sviluppo della manovra d’attacco sulla trequarti. Detto questo, il ragazzo di San Paolo ha comunque dimostrato a Cadice di saper interpretare anche funzioni di attacco alla profondità. In questo modo, in fase di sviluppo, il 4-3-3 di partenza assumerebbe la conformazione di una sorta di 4-3-1-2, con Strefezza da numero 10 e Banda e Almqvist da attaccanti. Una terza mossa potrebbe infine arrivare a D’Aversa dal mercato. Qualora infatti si sbloccasse per tempo l’affare Ceesay, ecco che l’allenatore del Lecce potrebbe trovarsi in casa Nikola Krstovic, o chi per lui. Nel montenegrino D’Aversa troverebbe una soluzione più tradizionale, da impiegare come un 9 un po’ più ‘classico’, da area di rigore. Una soluzione ulteriore che però, come detto, per realizzarsi necessita prima dell’uscita di Ceesay, che attualmente occupa il terzo slot da extra-comunitario nella rosa giallorossa. 

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