Roberto D'Aversa, pomeriggio da incubo: testata a Henry (e rosso). Poi le scuse. La Curva: «Vattene via». Cosa è successo

Roberto D'Aversa, pomeriggio da incubo: testata a Henry (e rosso). Poi le scuse. La Curva: «Vattene via». Cosa è successo
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Domenica 10 Marzo 2024, 15:42 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 14:37

La testata di Roberto D'Aversa e la contestazione della Curva Nord. Lecce-Verona finisce nel modo peggiore per il tecnico giallorosso. Prima perde la testa - letteralmente - e colpisce al volto Henry alla fine della partita, poi per questo viene espulso dall'arbitro Chiffi, richiamato sul terreno di gioco da un proprio collaboratore. Adesso sarà squalificato. Le immagini, in onda su Dazn, chiariscono l'episodio: a fine gara l'allenatore si avvicina all'attaccante del Verona, che aveva poco prima litigato in campo con Pongracic, e gli tira una testata. 

Le scuse del tecnico

Il tecnico a fine partita commenta così: «L'intenzione era quella di allontanare i giocatori.

Negli ultimi minuti di partita ci sono state provocazioni, inizialmente volevo allontanare i miei ragazzi ed evitare, oltre alla beffa della partita, di prendere anche delle espulsioni. E ho commesso l’errore di prendere io l’espulsione quando Henry si è avvicinato a Gendrey. Rivedendo le immagini il gesto sembra più duro di quello che è, ma c’è da scusarsi. Adesso ragioniamo sulla partita successiva». 

Poi le scuse sui social. «Desidero chiedere scusa a tutti e al contempo ricostruire brevemente il triste e spiacevole episodio che mi ha visto protagonista in negativo al termine della partita Lecce-Verona. Sono venuto a contatto testa a testa con Henry, ma non ho colpito con una testata il calciatore veronese, né l'ho ricevuta da lui. Si è trattato di un contatto fisico - spiega -, di un pessimo esempio, di un'immagine anti sportiva figlia della grande tensione e dell'adrenalina, che però non devono e non vogliono essere mie scusanti né attenuanti. Ho sbagliato e chiedo scusa. Mi sono lasciato trascinare dalla foga e ho perso lucidità, ma non al punto di colpire un'altra persona. Questo non mi appartiene, lo respingo e non lo accetto.
Ancora una volta mi scuso con Henry, con il pubblico leccese, veronese e italiano, con gli arbitri, con i due club, con la mia dirigenza, il mio staff e la mia squadra.

La società: gesto contrario ai valori dello sport

Il Lecce, tramite una nota, condanna il gesto: "L’U.S. Lecce, con riferimento all’episodio che ha visto coinvolto l’allenatore D’Aversa ed il giocatore del Verona Henry, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi ed ai valori dello sport".

La contestazione dei tifosi

A fine partita, invece, era stata la Curva Nord, cuore pulsante del tifo del Lecce, a contestare il tecnico. "D'Aversa vattene via" il coro ripetuto più volte nel finale. Non è stato l'unico, però. Riferimenti anche alla società: "Lecce calcio, guarda che partita!" ha cantato la Curva. "Meritiamo di più", l'ultimo coro prima che la squadra tornasse negli spogliatoi. Con un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione, ora per il Lecce si fa dura. E il clima è incandescente.

Il club valuta la situazione: a ore una decisione.

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