Gabriel, Lucioni, Hjulmand e Coda, ecco i fedelissimi di mister Baroni

Morten Hjulmand
Morten Hjulmand
di Tonio DE GIORGI
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Martedì 12 Ottobre 2021, 05:00

Sono quattro gli intoccabili nel Lecce di Baroni. Stando alle presenze e ai minuti giocati, nelle prime sette giornate di campionato il tecnico giallorosso non ha mai rinunciato a Gabriel, Lucioni, Hjulmand e Coda, in buona sostanza l’asse centrale delle squadra. Nelle sue scelte e nella formazione di partenza questi calciatori ci sono sempre stati.

Gli stakanovisti

Fra tutti Lucioni è il più anziano come età e militanza. E da questa stagione è anche il capitano della squadra. Il difensore ternano arrivò nel campionato 2018-2019 quando fu centrata la promozione in Serie A. L’anno dopo arrivò Gabriel. Il portiere brasiliano si svincolò dal Perugia e accettò la proposta del Lecce per poter vivere finalmente una stagione da protagonista in Serie A. Se Gabriel e Lucioni sono operazioni appartenenti a gestioni precedenti dell’area tecnica, Coda e Hjulmand invece sono ingaggi firmati da Pantaleo Corvino. L’attaccante, che dovrebbe rinnovare a breve il suo contratto con il Lecce, è stato il primo acquisto della gestione-Corvino. Manco a dirlo, un acquisto azzeccato considerato che l’attaccante di Cava de’ Tirreni ha segnato 22 gol laureandosi, per la prima volta nella sua carriera, capocannoniere del torneo di Serie B. A gennaio, invece, è arrivato Morten Hjulmand, centrocampista danese prelevato dall’Admira Wacker Mödling squadra del massimo campionato austriaco, la Bundesliga. Anche Hjulmand, 22 anni, è presto diventato un perno del centrocampo giallorosso. Un poker di elementi sempre in campo e mai sostituiti.
L’estremo difensore brasiliano nel passato campionato fece 38 su 38 senza lasciare un solo secondo ai colleghi Bleve e Vigorito, ai quali concesse solo una presenza, in Coppa Italia, rispettivamente contro Feralpisalò e Torino. Sulla scena del campionato è salito solo lui. Gabriel ha finora collezionato 7 presenze e 673’, recuperi compresi. Stesso minutaggio per Lucioni, alla quarta stagione con il Lecce.

E per Coda e Hjulmand, al secondo anno di militanza in giallorosso. Un giocatore diverso per ogni reparto. Baroni ha individuato i suoi leader.

Gendrey e gli altri

Con 6 presenze seguono Gendrey, Gallo, Olivieri e Di Mariano. Il laterale destro francese in questo avvio di stagione si è presa la fascia favorito pure dal ritardo di condizione di Calabresi. E ha sorpreso per applicazione e facilità di adeguamento ad un campionato nuovo e con caratteristiche differenti da quello francese. Fra coloro con 6 presenze è quello che ha totalizzato più minuti: 515’. Lo segue Gallo (495’), Di Mariano (470’) e Olivieri (298’). Sembrava destinato a stare nel gruppo dei primi, invece, Alessandro Tuia, ma un infortunio lo ha fermato. Con il Cittadella non c’era, contro il Monza si è rivisto in panchina. Fino alla partita di Crotone viaggiava al passo dei primatisti, adesso è fermo a 5 presenze e 471’.
In questa speciale classifica lo segue Gargiulo, uno dei volti nuovi della squadra giallorossa, con 409’. E poi Majer (352’). Quindi Strefezza (297’) e il giovane Helgason (185’) che precede di poco Bjorkengren (180’), nella passata stagione uno dei più impiegati. A chiudere il gruppetto c’è Calabresi (166’) e Paganini (106’). Con 4 presenze c’è solo il francese Blin (109’).
Siamo solo alle battute iniziali e ci saranno certamente calciatori che guadagneranno il terreno perduto inizialmente. Tra questi potrebbe esserci Meccariello che con 3 presenze ha iniziato a muovere il proprio contatore che ora segna 154’. Sullo stesso gradino, per numero di presenze, lo spagnolo Rodriguez con poco più di un’ora (66’) nelle gambe (ha saltato le prime due giornate per squalifica). Ha iniziato a girare pure la lancetta di Barreca (89’). Listkowski 2 presenze e 39’. Chiudono la graduatoria Vera (1 presenza e 63’) e Bjarnason con un gettone e 47.

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