La classifica fa scuotere la testa, è impietosa: l'Happy Casa Brindisi è ultima a zero punti dopo le prime sei partite del campionato, al pari di Treviso dell'ex Vitucci pur con sostanziali differenze di roster. La sconfitta di trenta contro l'Olimpia Milano - che ora pensa con un pizzico di serenità in più a scalare posizioni in Eurolega - matura anche e soprattutto per il confronto impari tra le parti, come nel dopogara ha subito evidenziato coach Ettore Messina. Senza due playmaker (Senglin e Laquintana), senza due lunghi (Bayehe e Johnson), con soli otto uomini in rotazione a scambiarsi per giunta regia e ruoli, l'impresa era davvero ardua in partenza. C'era nel PalaPentassuglia gremito, tuttavia, chi tra i più ottimisti, durante il riscaldamento, si aggrappava alla cabala e ricordava il colpo riuscito l'11 aprile 2021: anche in quel caso, contro Milano, a Brindisi mancavano un play (Thompson) e un pivot (Perkins), oltre a Harrison, ma il roster biancazzurro era di tutt'altro spessore con gente che oggi (Willis, lo stesso Thompson) gioca in Eurolega provando a non far rimpiangere qualche mostro sacro dell'Efes. Tant'è che quell'Happy Casa, e quella vittoria, portarono Brindisi sul tetto d'Italia.
Classifica preoccupante
Oggi, al contrario, il fondo della classifica comincia a preoccupare l'intero ambiente. E la preoccupazione maggiore - al netto dell'esperienza e della dose di autostima che riuscirà a infondere l'arrivo dell'esperto allenatore - è la piega che ha preso la stagione. Un'inerzia da ribaltare immediatamente, prima che sia troppo tardi. Facendo leva pure sulle facce, positive, che i giocatori avevano dopo i primi due quarti contro i campioni d'Italia (nulla a che vedere con quelle post Pistoia). La società continua a fare il massimo, anche ieri a caldo, ai microfoni di Ciccio Riccio, il presidente Fernando Marino, dopo le valutazioni su quelli che possono considerarsi a tutti gli effetti errori iniziali in sede di allestimento dell'organico, ha ribadito che il club sta lavorando sul mercato per scongiurare la retrocessione («Questo pubblico non la merita», ha sottolineato il massimo esponente brindisino).
L'impegno in EuropeCup e gli infortunati
Recuperare gli indisponibili, riuscire ad allenarsi in palestra con continuità e, soprattutto, riuscire a fare un allenamento con la squadra al completo sarebbe, oggi, già un toccasana. Tuttavia la EuropeCup incombe e mercoledì 8 novembre, con l'organico ridotto all'osso, si dovrà viaggiare per giocare a Saragozza, rientrare e preparare la successiva trasferta di Venezia di domenica 12 novembre, poi ci sarà un altro impegno di mercoledì, il 15 contro il Kalev/Cramo, e la trasferta di Trento il 18 per un mese di novembre che si chiuderà il 26 con l'arrivo della Virtus Bologna. Compattarsi nel momento più difficile, prendere il massimo da questo calendario è l'imperativo con l'auspicio di presentarsi, poi, alle sfide-salvezza di dicembre nelle condizioni di giocarsele ad armi pari. Coach Marco Esposito, ritrovatosi a dirigere dalla panchina per la terza volta di fila tra Europe Cup e campionato (coach Sakota appena presentato era assente per un problema di salute), ieri in merito è stato molto chiaro: «In questi giorni, con tutte queste partite, anche gli allenamenti non sono così numerosi - ha fatto notare -.